Condividi

Piazza Affari risorge con la galassia Agnelli e l’industria

A metà giornata in territorio positivo tutti i listini europei: il migliore è Francoforte – In vetta al FtseMib Exor che guadagna quasi il 4% dopo la pubblicazione dei conti – Bene anche gli energetici, con il petrolio che sale a 70 dollari al barile, il massimo da inizio anno – Cala leggermente lo spread Btp-Bund.

Piazza Affari risorge con la galassia Agnelli e l’industria

Piazza Affari rimbalza sulla scia dell’ottima performance di Wall Street e dei listini asiatici propiziata dall’allentamento dei timori di una guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. A Milano l’indice Ftse Mib guadagna circa l’1,4% oltre quota 22.300 punti. Rialzo simile a Parigi, Madrid rimbalza di un punto percentuale. Fa ancor meglio Francoforte, il mercato più sensibile alla salute del commercio, in ascesa del 2,16% davanti a Londra +1,9%. Lo Stoxx europeo guadagna l’1,45%.

Da segnalare a Parigi i progressi di Casino + 4% dopo che la controllata Monoprix ha annunciato un accordo con Amazon. In controtendenza la svedese H&M perde il 6,5% dopo dati non incoraggianti nel secondo trimestre e sotto le attese nel primo. Il titolo è ai minimi da 13 anni e ha perso un terzo del suo valore dai massimi registrati a marzo 2015. I future di Wall Street segnalano un’apertura in aumento di mezzo punto. 

Il petrolio Brent sale dello 0,4% a 70,50 dollari il barile, sui massimi da inizio anno. A Piazza Affari Eni +1,5%. Saipem +1%. Tenaris +1,7%. Nel quadro dei nuovi accordi commerciali tra Stati Uniti e Corea del Sud, sarebbe stato raggiunto un accordo anche sui tubi in acciaio: non saranno introdotti davi sulle importazioni di acciaio coreano, ma ci saranno delle forti limitazioni.  

L’euforia non è stata intaccata nemmeno dal calo del sentiment economico nell’Eurozona a marzo. Secondo il dato fornito dalla Commissione europea l’indice è calato di 1,6 punti a quota 112,6. Si tratta del terzo calo consecutivo, anche se l’indice resta a livelli elevati. Dati analoghi anche per l’Italia, ove però è in ascesa la fiducia delle famiglie. “E’ difficile dire – scrive Paolo Mameli di Intesa San Paolo – quanto abbia influito l’esito elettorale ma la salita smentisce per ora i timori di un effetto negativo sulla fiducia degli operatori economici”.  

Lo spread Btp/Bund si contrae leggermente a 136,9 punti base con il rendimento del decennale italiano all’1,89%. Stamani il Tesoro ha emesso 6 miliardi di Bot a 6 mesi scadenza 28/09/2018, spuntando un rendimento pari a -0,430%, in flessione di 3 centesimi rispetto all’asta del mese precedente. Buona la domanda che si è attestata a 9,8 miliardi di euro con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,63. 

Il banchiere centrale lituano Vitas Vasiliauskas si accoda al collega estone ed a Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, che nei giorni scorsi si sono detti concordi con le aspettative dei mercati finanziari, i quali pronosticano un primo aumento del costo del denaro nella prima metà del 2019. 

Sotto i riflettori Exor +3,72% che ha pubblicato ieri i conti. La holding che controlla Ferrari, Fca, Partner Re oltre ad asset minori ha chiuso il 2017 con utile netto di competenza dei soci della capogruppo a 1,39 miliardi di euro da 588,6 milioni del 2016 e proporrà un dividendo stabile a 35 cent (yield 0,6%). Fiat Chrysler +3%. Ferrari +2%. Cnh Industrial +2,8%. Avanza anche Brembo +3%. 

Avanza Stmicroelectronics +3,72% assieme agli altri gruppi europei dei chips. Banche positive. Intesa Sanpaolo sale dell’1,5% a pochi giorni dall’arrivo dell’offerta vincolante della cordata Christofferson Robb & Company/Intrum per 12 miliardi di euro di sofferenze.

Unicredit +1%. L’amministratore delegato Jean Pierre Mustier sarebbe uno dei candidati alla guida di Deutsche Bank, al posto dell’attuale a.d., John Cryan. Lo scrive Il Times di Londra. Mustier non sarebbe in cima alla lista, al primo posto ci dovrebbe essere Richard Gnodde, senior executive di Goldman Sachs.

Ubi Banca +1,7%. Moody’s ha assegnato un rating provvisorio ‘Ba3’ al programma di emissioni ‘senior non-preferred’ da 15 miliardi. 

Salgono Generali, Unipol e Poste, tutte +1% che parteciperà, assieme alle due compagnie, con la controllata Vita Sono tra le compagnie assicurative italiane che parteciperanno allo stress test Eiopa 2018. 

Nel resto del listino: 

  • Il Sole 24 Ore avanza del 3,45% dopo aver annunciato il ritorno all’utile nel 2017 e il piano industriale al 2021. Il gruppo editoriale ha anche annunciato di aver accettato l’offerta risarcitoria di Di Source per 2,96 milioni di euro. 
  • Unieuro festeggia con un +3,66% i conti 2017. La società ha archiviato l’esercizio 2017-2018 con ricavi consolidati preliminari in crescita del 12,8% a 1,87 miliardi.  
  •  Boom di volumi per Tiscali, già quasi tripli rispetto alla media sull’intera seduta dell’ultimo mese. Il titolo guadagna il 2,38% grazie ai rumors su un possibile risiko delle tlc in arrivo. 

Commenta