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Pensioni, il Governo pensa a “Rita”: la rendita integrativa anticipata

La misura, che potrebbe confluire nella manovra, introduce la possibilità per i sottoscrittori di fondi pensione complementari di richiedere l’erogazione di un reddito prima che siano maturati i requisiti per percepire la pensione.

Pensioni, il Governo pensa a “Rita”: la rendita integrativa anticipata

Il governo sta valutando la possibilità d’introdurre nella legge di Stabilità un intervento chiamato “Rita”, acronimo per rendita integrativa temporanea anticipata. L’annuncio è arrivato, nel corso di un convegno a Milano, dal consigliere economico alla Presidenza del Consiglio Stefano Patriarca.

In sostanza, la misura introdurrebbe la possibilità per i sottoscrittori di fondi pensione complementari di richiedere l’erogazione di un reddito prima che siano maturati i requisiti per percepire la pensione. Alla rendita verrebbe applicata un’imposizione fiscale agevolata del 15%.

“Per rilanciare la previdenza integrativa il provvedimento a cui stiamo pensando, ‘Rita’, consente di utilizzare in anticipo quanto accantonato”, ha detto Patriarca.

Per potere beneficiare del “Rita”, ha chiarito il consigliere di Palazzo Chigi, bisognerà avere gli stessi requisiti previsti per il cosiddetto Ape, il piano di anticipo pensionistico allo studio del governo per rendere più flessibile l’uscita dal lavoro.

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