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Pensioni, esodati: si cerca una soluzione condivisa tra Parlamento e sindacati

Si è svolta alla Camera la riunione tra i rappresentanti della commissione Lavoro e i segretari dei sindacati, per cercare una soluzione condivisa sul tema degli esodati – All’ordine del giorno la proposta di legge del Pd firmata da Cesare Damiano, in attesa del decreto ministeriale – “Chi ha sottoscritto accordi ha diritto alla vecchia normativa”.

Pensioni, esodati: si cerca una soluzione condivisa tra Parlamento e sindacati

Trovare una soluzione condivisa tra Parlamento e sindacati sugli esodati. Questo l’obiettivo della riunione che si è svolta alla Camera, tra i rappresentanti della commissione Lavoro e i segretari di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. “Abbiamo aperto un confronto – spiega il presidente della commissione, Silvano Moffa – su quei lavoratori che, per effetto della riforma Fornero, non hanno un reddito e non potranno usufruire della pensione. È un tavolo che si impegna a trovare una soluzione complessiva a un problema di iniquità sostanziale”.

Il tavolo tecnico comincerà a riunirsi già nelle prossime ore per inquadrare normativamente il problema. “Il Parlamento intende riaffermare la propria centralità sulle questioni molto delicate che investono lo stato sociale e che non possono essere risolte solo con i numeri, perchè dietro i numeri ci sono le persone e quindi bisogna intervenire in maniera seria e concreta“, sottolinea Moffa.

La commissione ha da tempo all’ordine del giorno una proposta di legge del Pd, primo firmatario Cesare Damiano, ma si attende anche il decreto ministeriale sugli esodati che va adottato entro il 30 giugno. Il confronto che e’ stato aperto punta a trovare una soluzione per tutti i lavoratori coinvolti puntando più sull’individuazione delle tipologie interessate che sui numeri. ” Stiamo aspettando il decreto ministeriale – sottolinea Damiano – e per ora abbiamo un testo non ufficiale. Ho istituito un tavolo tecnico. Vorremmo lavorare celermente anche per individuare le risorse necessarie“.

“L’obiettivo – sottolinea Susanna Camusso – è il mantenimento per queste tipologie di lavoratori della legge in vigore prima della mannaia della riforma“. Puntualizza Bonanni: “Tutti coloro che hanno firmato accordi entro il 31 dicembre dovranno essere tutelati”. “Il percorso individuato – spiega il segretario confederale della Uil Domenico Proietti – è quello per cui chi ha sottoscritto accordi ha diritto a vedersi applicata la vecchia normativa“.

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