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Pensioni, bonus, lavoro: ecco la vera manovra 2017

TESTO INTEGRALE DELLA LEGGE DI BILANCIO ALLEGATO IN PDF – La legge di Bilancio approda in Parlamento – Solo il pacchetto di misure per le pensioni prevede 9 capitoli – Molte le novità fiscali e le agevolazioni per le imprese – Detassazioni per chi investe a cinque anni nella Pmi – Salvi fondi per la sanità – Interventi per il pubblico impiego e fondi per la ricostruzione post-terremoto.

Pensioni, bonus, lavoro: ecco la vera manovra 2017

Dopo un’attesa più lunga del previsto, la scorsa settimana il testo della nuova legge di Bilancio è stato bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato e inviato al Quirinale, che ne ha autorizzato la trasmissione al Parlamento. Rispetto alle prime bozze circolate, la manovra risulta più snella (104 articoli dai 122 iniziali). Tuttavia, i principali capitoli sono confermati: dall’anticipo pensionistico (Ape) ai vari bonus, dagli interventi per il terremoto alle misure per le imprese. Ci sono anche alcune novità, come la gara per il Superenalotto e la lotteria degli scontrini. Il valore complessivo è di circa 26,5 miliardi di euro.

Ecco una sintesi delle misure principali.

PENSIONI

– Anticipo pensionistico

Dal primo maggio 2017 (e in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018), l’Ape permetterà ai nati fra il 1951 e il 1953 con almeno 20 anni di contributi di ritirarsi dal lavoro con un anticipo compreso fra un minimo di sei mesi e un massimo di tre anni e sette mesi rispetto ai requisiti per la pensione di vecchiaia. L’anticipo pensionistico non concorre a formare reddito ai fini delle imposte.

Il meccanismo si articola in tre diverse tipologie. Quella volontaria prevede un prestito bancario assicurato (ma erogato dall’Inps) che dovrà essere restituito nei primi vent’anni di pensionamento effettivo. Si potrà richiedere con una pensione di almeno 700 euro. Il rimborso avverrà in 13 rate annue attraverso un taglio dell’assegno previdenziale fino al 5% per ogni anno d’anticipo (in media oscillerà tra il 4,6 e il 4,7%).

La seconda tipologia è l’Ape social, interamente a carico dello Stato, che ha una platea potenziale di 34mila persone. Potrà essere richiesta solo da alcune categorie:
1) disoccupati che abbiano esaurito gli altri ammortizzatori da almeno 3 mesi;
2) chi assiste coniugi o parenti di primo grado disabili;
3) chi ha una disabilità almeno al 74%;
4) lavoratori impiegati in una delle 11 attività considerate particolarmente gravose (maestre d’asilo, edili, infermieri e ostetriche, conciatori, conduttori di gru, ferrovieri, camionisti, addetti all’assistenza dei non autosufficienti, addetti alle pulizie, operatori ecologici e facchini).

L’ultima tipologia è l’Ape aziendale, in base alla quale il ritiro anticipato dei lavoratori coinvolti in ristrutturazioni aziendali sarà finanziato dal datore di lavoro.

– Lavori usuranti

Potrà andare in pensione anticipata chi ha svolto lavori usuranti per almeno 7 anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa nel caso delle pensioni con decorrenza entro il 31 dicembre 2017, e per almeno la metà della vita lavorativa complessiva nel caso delle pensioni che scattano dopo tale data.

– Lavoratori precoci

Dal primo maggio potranno andare in pensione i lavoratori precoci (cioè quelli con almeno 12 mesi di contributi versati prima dei 19 anni di età) che rientrano in una delle seguenti categorie:
1) disoccupati;
2) persone che assistono il coniuge o un parente di primo grado convivente con handicap grave;
3) persone con un’invalidità civile pari o superiore al 74%;
4) lavoratori che svolgono attività gravose.

– Rendita integrativa temporanea anticipata (Rita)

Sempre dal primo maggio 2017 (e in via sperimentale fino al 31 dicembre 2018) i lavoratori che perdono il posto potranno richiedere la Rendita integrativa temporanea anticipata alle forme pensionistiche complementari, che sarà agevolata fiscalmente.

– Quattordicesima

La quattordicesima sarà concessa anche agli 1,2 milioni di pensionati con redditi complessivi personali fino mille euro al mese. I 2,1 milioni di pensionati che già la percepivano, quelli con un assegno fino a 750 euro al mese, vedranno aumentare l’importo del 30%. Il costo per lo Stato è di 1,9 miliardi. 

– Gestione separata Inps

Viene ridotta al 25% l’aliquota contributiva pensionistica per i lavoratori autonomi con partita Iva iscritti alla Gestione separata Inps (e non ad altre casse).

Ricongiunzione gratuita dei contributi

Per chi ha versato contributi a enti diversi, la ricongiunzione diventerà gratuita. Ci sarà però uno svantaggio rispetto al passato: non si potrà più scegliere il metodo di calcolo più conveniente fra quelli dei diversi enti, perché l’assegno sarà calcolato pro-rata, cioè con le regole di ciascun ente per la relativa quota di contribuzione. Inoltre, la ricongiunzione gratuita riguarda solo le gestioni pubbliche, non le casse dei professionisti.

– No tax area

La soglia di reddito che consentirà ai pensionati di rientrare nella no tax area salirà a 8.125 euro lordi l’anno, la stessa prevista per i lavoratori dipendenti. La novità non ha a che fare solo con le pensioni molto basse, dal momento che la detrazione su quella porzione di reddito si applica a tutti i pensionati che dichiarano fino a 55mila euro lordi l’anno.

– Esodati

Arriva con la legge di Bilancio anche l’ottava salvaguardia per gli esodati, che comprende altre 27.700 persone. Il costo è di 1,5 miliardi.

FISCO

– Iva: aumento scongiurato nel 2017

È questo il capitolo più oneroso dell’intera manovra. Per sterilizzare le clausole di salvaguardia sul 2017, che avrebbero comportato un aumento delle aliquote Iva dal 10 al 12% e dal 22 al 24%, il Governo stanzia 15,1 miliardi di euro. La nuova legge di Bilancio, tuttavia, prevede anche che nel 2018 l’Iva salga dal 10% al 13% e dal 22% al 25%. Rincari che presumibilmente il Governo cercherà di evitare, ma che per quest’anno servono a far quadrare i conti sulla carta. La sterilizzazione dell’aumento Iva nel 2018 costerà altri 19,571 miliardi.

– Sismabonus

Il bonus casa previsto fino alla fine del 2016 viene esteso fino al 2021 per le zone sismiche nella misura del 50%. La detrazione sale al 70% nel caso gli interventi determinino il passaggio ad una classe di rischio sismico inferiore e all’80% se il passaggio è a due classi inferiori. Previsti fino a 600 milioni nel 2017 per la ricostruzione.

– Ecobonus

La detrazione del 65% sugli interventi per migliorare l’efficienza energetica degli immobili (ecobonus) viene rinnovata per tutto il 2017. Nel caso dei condomini l’estensione arriva fino al 2021, inoltre è prevista una detrazione al 70% per l’involucro dell’edificio e al 75% per le spese per le parti comuni. Gli alberghi, gli agriturismi e le strutture ricettive avranno un credito d’imposta del 50% per i lavori di ristrutturazione.

– Bonus mobili ed elettrodomestici

Chi usufruisce del bonus ristrutturazioni potrà sfruttare l’anno prossimo anche il bonus mobili ed elettrodomestici al 50%, con limite di spesa a 10mila euro.

– Bonus mamme e asili

Dal primo gennaio 2017 ogni futura mamma al settimo mese di gravidanza riceverà un bonus di 800 euro. Altri mille euro l’anno arriveranno per pagare il nido ai bambini nati dal primo gennaio 2016. Il congedo obbligatorio per i papà viene prorogato di un anno.

– Bonus 18enni

Confermato il bonus da 500 euro per svolgere attività culturali destinato ai ragazzi che compiono 18 anni nel 2017.

– Bonus ricerca e sconto rientro cervelli

Il credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo, attualmente previsto fino al 2019, viene esteso al 2020. È utilizzabile solo in compensazione e a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui si è investito. La riduzione della base imponibile per il “rientro dei cervelli” si estende ai professionisti ma scende dal 70 al 50%.

– Tasse locali: stop agli aumenti anche nel 2017

Il blocco degli aumenti dei tributi e delle addizionali locali è prorogato a tutto il 2017, ma i Comuni che avevano confermato nel 2016 la maggiorazione Imu/Tasi dello 0,8 per mille possono mantenerla. Salta l’incremento dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco sugli aerei.

– Il canone Rai scende a 90 euro

L’anno prossimo il canone per la televisione pubblica scenderà da 100 a 90 euro.

– Acquisti all’asta

L’imposta di registro per gli immobili acquistati all’asta e rivenduti entro 5 anni (non più due) resta ferma a 200 euro fino a giugno 2017.

– Voluntary disclosure e clausola di salvaguardia

Dalla nuova voluntary disclosure, finalizzata all’emersione non solo dei capitali esportati illegalmente ma anche dei contanti non dichiarati, il Governo si aspetta d’incassare 1,6 miliardi nel 2017. La platea potenziale è di 27mila contribuenti. Se il gettito risulterà inferiore alle previsioni, l’ammanco sarà coperto con tagli di spesa (non con aumenti di accise, come inizialmente si era ipotizzato).

– Lotteria degli scontrini dal 2018

È questa una delle novità più curiose. Dal 2018 si potrà partecipare all’estrazione di premi grazie a uno scontrino “parlante” – ovvero con il codice fiscale del cliente – emesso da chi trasmette alle Entrate i dati per via telematica. L’obiettivo, naturalmente, è combattere l’evasione incentivando a chiedere gli scontrini.

– Visto ad hoc e sconto sulle tasse per i paperoni

Sarà garantito un visto biennale agli stranieri che investono almeno 2 milioni di euro in titoli di Stato italiani o almeno un milione nel capitale di un’impresa italiana (in entrambi i casi con l’obbligo mantenere l’investimento per un minimo di due anni), oppure che fanno una donazione filantropica per un importo non inferiore al milione di euro. Il visto viene rilasciato a condizione che la provenienza delle risorse sia lecita. Inoltre i ricchi che trasferiscono la loro residenza in Italia potranno optare per un’imposta forfettaria, sostitutiva dell’Irpef, pari a 100mila euro l’anno più 25mila euro per familiare, il tutto da versare in un’unica soluzione.

MISURE PER LE IMPRESE

– Sgravi assunzioni

In arrivo sgravi contributivi per assumere a tempo indeterminato studenti che abbiano svolto presso lo stesso datore di lavoro attività di alternanza scuola-lavoro. Il tetto dell’esonero contributivo è pari a 3.250 euro su base annua. Sono attese circa 30mila assunzioni in 2 anni: 9.900 nel 2017 e 18.900 nel 2018.

– Super e iper-ammortamento

Confermato per le imprese il super-ammortamento al 150% per gli acquisti entro fine 2017 o entro giugno 2018 se l’ordine è accettato entro fine anno e si è già pagato almeno il 20%, esclusi i mezzi di trasporto. Via libera anche all’iper-ammortamento al 250% per l’acquisto di beni per la trasformazione tecnologica e digitale in chiave Industria 4.0. Il credito d’imposta per ricerca e sviluppo sale al 50% (con un tetto che passa da 5 a 20 milioni) e viene esteso fino al 2020.

– Produttività

Crescono gli sgravi per i premi di produttività. La tassazione agevolata al 10% sarà applicata a importi fino a 3mila euro, soglia che sale a 4mila euro se le aziende coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro. Il tetto di reddito sale da 50 mila a 80 mila euro lordi annui. Per lo Stato c’è una possibile perdita di gettito di 389 milioni nel 2018.

– L’Ires scende al 24%

Come già previsto nella manovra dell’anno scorso, dal 2017 l’imposta sul reddito delle società scende dal 27,5 al 24%.

– Pmi: dall’Iri alle tasse per cassa

Sempre dall’anno prossimo arriva l’imposta sul reddito imprenditoriale al 24% per le Pmi (costo 1,2 miliardi), mentre ai contribuenti in contabilità semplificata sarà applicato il regime “per cassa” per la determinazione dei ricavi su cui pagare le imposte. Estese e rafforzate le agevolazioni per gli investimenti in start up e Pmi innovative. La nuova Sabatini viene estesa a tutto il 2018.

– I Piani individuali di risparmio (Pir)

Una novità importante è quella dei Pir, i Piani Individuali di risparmio a lungo termine, che permettono alle persone fisiche d’investire in azioni e obbligazioni di imprese italiane senza pagare l’imposta sulle plusvalenze (attualmente al 26%), né quella di successione o donazione. Si ha diritto alla detassazione solo se l’investimento dura almeno cinque anni e non supera i 150mila euro (al massimo 30 mila euro l’anno). Se gli investitori sono casse previdenziali o fondi pensione il tetto all’investimento è pari al 5% del loro patrimonio.

– Nasce il Fondo per investimenti e sviluppo

Il nuovo fondo avrà una dotazione di 1,9 miliardi nel 2017, che saliranno a 3,15 miliardi nel 2018 e a 3,5 nel 2019, per poi riscendere a 3 miliardi dal 2020 al 2032. Lo scopo è finanziare interventi che vanno dalla viabilità al dissesto idrogeologico, dall’edilizia pubblica (scuole comprese) alla prevenzione del rischio sismico.

SANITÀ, SCUOLA E UNIVERSITÀ

– Fondo sanità a 113 miliardi

Dopo tante polemiche, alla fine il Governo ha deciso di non ridurre l’incremento previsto per il Fondo sanitario nazionale, che nel 2017 salirà di due miliardi, a quota 113.

– Scuole paritarie

Le scuole paritarie che accolgono alunni con disabilità riceveranno 24,4 milioni di euro l’anno. Alle materne paritarie andranno invece 25 milioni.

– No tax area per studenti universitari

Prevista anche una no tax area per gli studenti universitari che appartengono a famiglie con Isee fino a 13mila euro (circa 300 mila nuclei). Per avere l’esenzione completa, tuttavia, lo studente dovrà dimostrare di aver raggiunto un certo numero di crediti ed essere in corso. Nuove agevolazioni in arrivo anche per le famiglie con Isee da 13 a 25 mila euro.

– Borse di studio

Aumenta di 50 milioni di euro, a partire dal 2017, il fondo integrativo statale per la concessione delle borse di studio. Saranno create poi 400 super-borse da 15 mila euro per gli studenti dell’ultimo anno delle superiori. Potranno essere richieste da chi ha un Isee uguale o inferiore a 20 mila euro e una media voti pari o superiore all’8 già nel penultimo e nel terzultimo anno. A questi requisiti si aggiungeranno anche i punteggi delle prove Invalsi. Per finanziare queste borse sono stati stanziati 6 milioni per il 2017, 13 per il 2018 e 20 dal 2019 in poi.

ALTRE MISURE

– Terremoto

In arrivo 7,1 miliardi dal 2017 al 2047 per la ricostruzione post-sismica: 6,1miliardi per le spese private e 1 miliardo per la ricostruzione pubblica.

– Pubblico impiego

Viene istituito un fondo per finanziare il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione, gli 80 euro per militari e polizia e le nuove assunzioni di poliziotti, vigili del fuoco e dipendenti delle agenzie (comprese quelle fiscali). La dotazione è di 1,920 miliardi di euro per il 2017 e di 2,630 miliardi dal 2018. Il conto comprende anche i 300 milioni già stanziati lo scorso anno e mai utilizzati.

– Esuberi banche

Quasi 650 milioni fino al 2021 per il fondo esuberi delle banche e di tutti i settori per i quali sono previsti fondi di solidarietà bilaterali. La misura si applica a un limite massimo di 25 mila dipendenti nel triennio 2017-2019.

– Gara Superenalotto

Viene rimessa a gara la gestione del Superenalotto. La base d’asta è di 100 milioni e l’aggio dei concessionari è al 5%. La durata della concessione è di 9 anni.

– Frequenze

Confermato il riordino del sistema delle concessioni in scadenza delle frequenze. Se l’asta non porterà un gettito di 2,01 miliardi si procederà con una riduzione degli accantonamenti del Mise.

– Fondo Africa

Nasce un nuovo fondo per sostenere il dialogo con i Paesi africani. Il finanziamento, previsto solo per il 2017, è di 200 milioni di euro.

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