Condividi

Pd: Renzi, prima vittoria nei circoli. Intanto continua la polemica intorno alla Cancellieri

Renzi al 46,7% e Cuperlo al 38,4%: sono i risultati (quasi definitivi) della consultazione nei circoli del Pd, per l’elezione del segretario – Cuperlo tiene nelle grandi città, il sindaco di Firenze nel Sud e nella sua Toscana – A Roma si impone Cuperlo – Continuano intanto le polemiche sulla sorte del ministro Cancellieri

Pd: Renzi, prima vittoria nei circoli. Intanto continua la polemica intorno alla Cancellieri

Renzi al 46,7%, Cuperlo al 38,4%, Civati al 9,2%, Pittella al 6%. Sono questi i dati ufficiali (anche se non ancora al 100%)  sul voto nei circoli del Pd resi noti in una conferenza stampa nella sede del partito dal deputato Davide Zoggia. Scorrendo i dati che via via, forniti dalle singole federazioni regionali, diventano sempre più ufficiali si vede che Gianni Cuperlo tiene nelle grandi città, Matteo Renzi va bene nel sud e il voto degli iscritti si distribuisce prevalentemente sui due principali candidati alla segreteria dei Democratici.

Il candidato triestino conquista, tra le altre, due città storicamente in mano alla sinistra come Genova (dove sfiora il 49,95% lasciando Renzi al 34,03%) e Bologna, dove con il 51,87% supera addirittura la maggioranza assoluta degli iscritti (Renzi è al 35,36% e tra i due è testa a testa in regione). Anche a Milano, Roma, Napoli e Bari, secondo quanto viene riferito dal suo comitato, Cuperlo sarebbe avanti. Il sindaco di Firenze conquista invece Torino con il 47,1% (mentre Cuperlo è al 40,7%) e Palermo, anche se di soli 3 voti di scarto. Renzi vince, oltre alla sua Toscana, dove va oltre il 51%, anche le Marche (con il 53%) e molti circoli al sud. In Puglia, ad esempio, il rottamatore, sarebbe avanti con il 42,79% contro il 33,51% di Cuperlo. Vittoria del sindaco anche in Calabria mentre al candidato triestino vanno il Molise e la Sicilia.  

Nonostante il successo nazionale, Renzi non riesce a sfondare nella Capitale. A Roma il sindaco di Firenze non passa e si arrende a Cuperlo, trionfatore nei circoli con il 54% delle preferenze, quasi 20 punti percentuali in più rispetto al suo diretto concorrente, fermo al 33%».

Hanno dipinto queste primarie come «un plebiscito», come una «strada asfaltata» per Renzi, e invece “il 40% o giù di lì” ha scelto una impostazione diversa. Così Gianni Cuperlo, al Tg3, commenta l’esito delle votazioni degli iscritti del Pd. Ora “mi aspetto primarie molto partecipate, due milioni o più di persone” che “rifletteranno questo primo passaggio”, perchè il popolo degli iscritti non è così diverso, spiega, di coloro che voteranno l’8 dicembre. “Sono convinto che questa partita è oggi aperta”, assicura. Poi, la stoccata a Matteo Renzi: “Quando il sindaco parla di una sinistra distrutta non riflette la realtà”. E da questa corsa congressuale “esce l’indicazione di una sinistra viva e vitale”.

L’ex presidente del Consiglio, Massimo D’Alema si dice «soddisfatto» del risultato di Cuperlo. “Fino a 2-3 mesi fa – ha sostenuto D’Alema – pochissime persone sapevano chi fosse Cuperlo. Sebbene sia una persona di grande qualità, era pressochè sconosciuto, mentre Renzi era una star: i sondaggi lo davano al 90% e invece, tutto sommato, sono arrivati testa a testa. Malgrado – ha aggiunto ancora – Renzi fosse sostenuto da gran parte del partito. Non possiamo dire che era il candidato di un gruppo di ragazzi; penso a Veltroni, a Fassino, Franceschini, De Luca e Bassolino. Un elenco sterminato delle maggiori personalità del nostro partito. Malgrado il sostegno di tutti questi, è arrivato molto vicino a Cuperlo”.  

Ma il fronte renziano è più che soddisfatto. E lo stesso sindaco di Firenze non ha mancato di sottolinearlo. “Essere nettamente in testa anche tra gli iscritti è un risultato che in molti non si aspettavano: bene così, avanti tutta fino alle primarie aperte e libere dell’8 dicembre”, ha commentato su Facebook prima ancora che dal Pd uscissero i dati ufficiali.”Non ce l’aspettavamo davvero di andare così bene. Cuperlo sperava di agganciare la quota simbolo del 40 per cento, ma non ce l’ha fatta”, dice Antonio Funiciello,componente della segreteria dei Democratici.

Commenta