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Parte la grande asta d’estate su Ctz, Bot e Btp: da oggi prova del fuoco per l’Italia

Test molto impegnativo per Monti – Il Tesoro deve raccogliere entro lunedì 18 miliardi – Dopo i Ctz arrivano le aste per Bot e Btp – I mercati aspettano con fiducia le prossime mosse della Fed e della Bce – In Giappone scoppia lo scandalo Nomura – A Piazza Affari il “giallo” Ligresti-Mediobanca promette scintille – La Borsa parte tranquilla.

Parte la grande asta d’estate su Ctz, Bot e Btp: da oggi prova del fuoco per l’Italia

ASTA CTZ, PRIMA PROVA DEL FUOCO PER IL TESORO. I MERCATI SCOMMETTONO SULLE MOSSE DI BCE E FED

Parte stamane la grande asta d’estate. Il Tesoro scende in campo con un’offerta di Ctz (3 miliardi) e Btp-i (fino ad un miliardo). Seguiranno poi le offerte di Bot a 6 mesi e di Btp  5 e 10 anni.  In tutto 18 miliardi da raccogliere entro lunedì 30. Un test cruciale per verificare, dopo la tempesta di questi giorni, il rientro di alcuni investitori stranieri.

Alla vigilia spunta il verdetto di Egan-Jones, un’agenzia di rating Usa, che ha tagliato il rating dell’Italia da B+ a CCC+, dando le possibilita’ di un default dell’Italia al 22 per cento. Il rendimento del Btp decennale è sceso al 6,39% (dal 6,54% di ieri), lo spread in serata è a quota 513 (-18 punti base).

Sono stati collocati 2,32 miliardi di Bund a 30 anni ad un rendimento minimo record del 2,17% dal 2,41% dell’asta precedente. Ma sulla finanza pubblica tedesca cade l’outlook negativo di Moody’s sui Lander tedeschi più importanti, sei in tutto, tra cui Baviera e Nord Rhein Westphalia.

Fa ben sperare l’apertura del membro austriaco della Bce, Ewald Nowitskry, in merito alla licenza bancaria per l’Esm. Nowitzsky, assai vicino alla Bundesbank, ha detto che “se ne può parlare”. Intanto il Regno Unito entra ufficialmente in recessione: il pil a fine giugno è in calo per il terzo trimestre consecutivo. Secondo il Financial Times, Londra rischia di perdere a breve la tripla A.

Seduta positiva per le Borse asiatiche, a partire da Tokyo +0,38%, in attesa delle decisioni attese dal prossimo vertice della Fed. Intanto, nel secondo trimestre, il pil della Corea del Sud è salito solo del 2,4%, al tasso più basso dal primo trimestre 2009. Ma anche la finanza giapponese ha il suo scandalo ai vertici del sistema bancario.  I due massimi dirigenti di Nomura hanno rassegnato stamane le dimissioni sull’onda di un’inchiesta per insider trading.

Seduta contrastata nelle Borse Usa. Da una parte i dati negativi sulle vendite delle nuove case e lo scivolone di Apple (-4,6%) dopo i conti deludenti del trimestre, dall’altra le note positive in arrivo da  Boeing +1,9%, Caterpillar +2% e dal settore finanziario che già sconta le probabili misure espansive della Fed. Il Dow Jones ha chiuso a +0,47%, S&P -0,03% Nasdaq –0,31%.

Dopo tre sedute consecutive di ribasso in cui l’indice FtseMib ha perso quasi il 10%, Piazza Affari ha messo a segno un timido recupero. L’indice ha chiuso con un progresso dell’1,1%, dopo aver sfiorato, a metà seduta, un rimbalzo del 2%. Anche le altre Borse europee hanno rallentato nel finale: Londra ha concluso la seduta in parità, Parigi e Francoforte segnano progressi dello 0,2%.

In Europa i progressi maggiori sono stati dei titoli dell’auto (Stoxx del settore +1,8%) con Daimler salita del 4,1% dopo avere annunciato che l’utile operativo 2012 non sarà inferiore a quello del 2011. A Milano Fiat ha guadagnato il 2,3% e Fiat Industrial il 4,1%, incoraggiata dalle buone indicazioni dell’americana Caterpillar  che vede opportunità di crescita globale nel business delle macchine per costruzioni.

Il maggior vigore di Piazza Affari rispetto alle altre Borse europee viene dalle banche: Unicredit  è salita dell’1,3%, Intesa  +1,4%, Popolare dell’Emilia  +3,2%, Ubi addirittura +7,6%. Nelle assicurazioni, Generali è salita dell’1,1%.

Violenti assestamenti per le compagnie interessate alla maxi-aggregazione: FondiariaSai ha perso il 9,7% dopo la conclusione della trattazione dei diritti dell’aumento di capitale. Unipol ha chiuso in rialzo del 8,8%.

Il “giallo” dell’accordo tra la famiglia Ligresti e Mediobanca promette prossimi sviluppi. Alberto Nagel spiegherà in Procura la posizione della banca, che nega l’esistenza di un accordo. La Consob aspetta indicazioni dalla magistratura per avviare eventuali iniziative. Fra i titoli industriali, ha corso Ansaldo +2,5%, in netto rialzo Prysmian  +3,6%, StM ha recuperato dopo la discesa di ieri ed è salita del 4,7%.

Partita in forte rialzo, Telecom Italia è salita del 2%: in Brasile si avvicina una conclusione indolore della vicenda che ha visto l’authority locale delle tlc imporre uno stop all’attività commerciale della controllata Tim Brazil. Forte rialzo di Amplifon +7,5% dopo i buoni dati trimestrali.

Telefonica decide quest’anno di non pagare il dividendo per rispettare le scadenze del debito, annulla il programma di buy back e taglia le stime sui ricavi per il 2012. In occasione della pubblicazione della semestrale, la societa’ ha comunicato di annullare il dividendo e il programma di buy back relativo al 2012, come misura eccezionale e di riprendere a remunerare gli azionisti nel 2013.

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