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Padoan: in Italia la crescita è strutturale e non ciclica

Il ministro dell’Economia ha confermato la linea delle riforme: “Contesto chi dice che questa è una debole ripresa ciclica, ci sono elementi strutturali che renderanno l’economia più solida”. E sulla Tasi: “In Italia tasse troppo alte”

Padoan: in Italia la crescita è strutturale e non ciclica

“Ci aspettiamo un rafforzmanento della ripresa” ha affermato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. Il ministro è intervenuto a Milano alla “Italy Conference” di Euromoney e ha proseguito:”Qualcuno potrebbe tendere a definire questa una debole ripresa ciclica, ma io contesto questa visione, ci sono elementi strutturali che renderanno questa economia più solida e capace di affrontare le sfide internazionali” ha aggiunto.
“La sfida chiave – ha proseguito – è l’implementazione delle misure approvate e delle riforme strutturali. E questo vale anche per le riforme istituzionali. Ho sempre creduto che delle istituzioni forti diano una spinta alla crescita economica a lungo termine. Se si fanno le riforme istituzionali non è quindi solo un successo politico ma anche un successo economico”.

Alla fine di questa settimana il governo presenterà la nota di aggiornamento del Def, con le nuove stime macroeconomiche. Seconod quanto anticipato ieri sera in tv dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, la previsione sul Pil di quest’anno sarà rivista a +0,9% dall’attuale 0,7%.

Padoan, che ha ribadito l’impegno del governo ad insistere sulla strada delle riforme strutturali, ha inoltre difeso il piano del governo per la riduzione della Tasi.
“È stata una scelta molto criticata, ma lasciatemi essere in disaccordo. Nel caso dell’Italia c’è un impatto sulla fiducia, che coinvolge l’80% della popolazione, proprietaria di una casa; capisco le critiche a livello generale, ma credo che queste siano meno fondate nel caso italiano” ha osservato il ministro, ricordando che il provvedimento aiuterà il settore edilizio, oggi ancora in difficoltà. Padoan, presentato sul palco come “uno degli architetti della Renzinomics”, ha difeso la politica fiscale del governo, sottolineando che si tratta di “un’ampia strategia di tagli fiscali in un paese dove le tasse sono viste come semplicemente troppo alte, cosa su cui io sono d’accordo”.

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