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Open Fiber “allaccia” Vo’ Euganeo: dopo lo stop, più fibra

Il piccolo Comune veneto, tra i primi focolai del Coronavirus in Italia, prova a ripartire dopo settimane di isolamento: arriva la rete ultraveloce FTTH.

Open Fiber “allaccia” Vo’ Euganeo: dopo lo stop, più fibra

Molti ricorderanno il paesino veneto di Vo’ Euganeo, in provincia di Padova, come uno dei primi epicentri dell’epidemia coronavirus, che di lì a pochi giorni ha travolto tutta l’Italia e poi mezzo mondo. Ad accompagnare la ripartenza della località, segnata da settimane di isolamento, arriva anche la banda ultra larga: Open Fiber, la società concessionaria del bando pubblico di Infratel per la copertura e la realizzazione della rete nelle aree bianche del Veneto, in accordo con il Comune di Vo’, ha ripreso le attività del piano #BUL sul territorio comunale, con l’obiettivo di accelerare l’attivazione dei clienti che hanno fatto richiesta agli operatori partner. I lavori sull’infrastruttura sono infatti terminati e Vo’ è uno dei primi comuni della regione in cui sono stati aperti alla vendibilità i servizi in fibra ultraveloce.

Open Fiber ha realizzato a Vo’ una rete con la massima efficienza possibile e cioè in modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa), che ha collegato oltre 1600 unità immobiliari, tra case e attività commerciali del territorio, attraverso 29 chilometri di fibra ottica. Per gli interventi in corso, la società ha aggiornato alle nuove prescrizioni le misure in tema di salute e sicurezza sul lavoro sia verso i propri lavoratori sia verso le imprese che operano sui cantieri e nelle operazioni di allaccio della linea in casa dei clienti.

“Da questa fase tragica della nostra storia, cerchiamo di uscirne più forti – ha commentato il sindaco, Giuliano Martini -. Abbiamo combattuto il virus adottando un modello di contenimento apprezzato in tutto il mondo. Ora guardiamo avanti, ripartiamo anche dalla banda ultra larga. Siamo ancora tutti costretti a stare in casa perché l’emergenza non è finita, ma con la rete interamente in fibra ottica sarà possibile ricominciare a lavorare, riprendere le attività in modalità smart working. Con Open Fiber seguiremo in questa fase tutti gli interventi necessari per attivare le diverse persone che hanno fatto richiesta del servizio. Siamo tra i primi comuni del Veneto, e anche questo è un motivo di orgoglio”.

“Siamo in prima linea nella digitalizzazione del Paese – ha sottolineato l’Amministratore Delegato di Open Fiber, Elisabetta Ripa – e siamo convinti che una rete pubblica neutrale veramente in fibra ottica sia l’asset strategico per la crescita dell’Italia. Anche durante questa emergenza, in sicurezza e in conformità alle prescrizioni dei DPCM, continuiamo a lavorare per fornire ai cittadini italiani una connettività a 1 Gigabit al secondo, che soddisfi le esigenze di comunicazione, lavoro e svago cresciute esponenzialmente con la permanenza forzata in casa. Desidero ringraziare il comune di Vo’ per aver rilasciato rapidamente le autorizzazioni degli interventi, viste le numerose richieste di attivazione che abbiamo ricevuto dai cittadini. Per ripartire serve uno sforzo comune”.

Il valore del complessivo del bando per la realizzazione della rete a banda ultra larga nelle aree bianche del Veneto ammonta a circa 440 milioni di euro. L’intervento interessa complessivamente oltre 500 comuni e più di 900mila unità immobiliari. Come nel resto del Paese, per agevolare i cittadini in questa fase d’emergenza, sono previsti sconti per chi attiva la rete FTTH di Open Fiber facendone richiesta agli operatori partner.

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