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Ocse: l’eurozona migliora, l’Italia no

Migliora l’andamento economico dell’area Ocse dove il Pil, nel secondo trimestre dell’anno, cresce dello 0,5% su base congiunturale in accelerazione rispetto al +0,3% segnato tra gennaio e marzo.

Ocse: l’eurozona migliora, l’Italia no

Migliora l’andamento economico dell’area Ocse dove il Pil, nel secondo trimestre dell’anno, cresce dello 0,5% su base congiunturale in accelerazione rispetto al +0,3% segnato tra gennaio e marzo. Bene anche l’area euro, in cui Pil, secondo l’Ocse, avanza dello 0,3%, contro il -0,3% dei primi tre mesi. Idem per l’Unione europea a 27 : +0,3% contro il precedente -0,1%.

Non si può dire esattamente la stessa cosa per l’Italia dove il prodotto interno lordo scende per l’ottavo trimestre consecutivo segnando un -0,2%, nettamente migliore del -0,6% registrato nei primi tre mesi del 2013. In Gran Bretagna e negli Usa la crescita è dello 0,6%, contro rispettivamente il +0,4% e il +0,3% tre mesi prima. La Germania avanza dello 0,7%, a fronte di una crescita piatta dei primi tre mesi, mentre la Francia sale dello 0,5%, contro il precedente -0,2%. In Giappone la corsa del Pil rallenta e passa da +0,9% a +0,6%.

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