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Occupazione: 5,5 milioni di assunzioni programmate nel 2023. Cresce il mismatch

L’occupazione è a livelli record, ma con un tasso di mismatch elevatissimo che mette in difficoltà le imprese: nel 45% dei casi le aziende non trovano il personale che cercano, percentuale che sale al 65% per i diplomi ITS Academy. Prete di Unioncamere: agire subito sull’orientamento

Occupazione: 5,5 milioni di assunzioni programmate nel 2023. Cresce il mismatch

Le assunzioni che le imprese italiane hanno programmato a fine 2023 sono 6,4% in più di quelle del 2022. Lo dice il Bollettino annuale del sistema informativo Excelsior (Unioncamere e Anpal) presentato a Jo&Orienta, il salone dell’orientamento, scuola e lavoro in corso alla Fiera di Verona.

In termini assoluti sono 5,5 milioni le assunzioni programmate per il 2023 con contratti a tempo indeterminato o a tempo determinato superiori a 30 giorni. Si tratta di 330.000 in più rispetto al 2022 (+6,4%) e quasi 894.000 sul 2019. Numeri molto positivi che per altro inglobano “condizioni economiche meno favorevoli nel secondo semestre” dice una nota.

In cima il settore turismo, seguito da commercio, costruzioni, manifattura

Il settore principe è stato quello del turismo, lungo tutta la sua filiera, con oltre 1,1 milionidi assunzioni previste (+160.000 rispetto al 2022 e +291.000 sul 2019). A seguire ci sono il settore del commercio con quasi 749.000 contratti (rispettivamente, +77.000 e +59.000), delle costruzioni (+40.000 e +177.000, per complessive 549.000 assunzioni) e delle industrie manifatturiere (con 957.000 entrate, +22.000 sul 2022 e +103.000 sul 2019).

Cresce il mismatch: introvabili diplomati Ats Academy e operai specializzati

Nota dolente è ancora la difficoltà delle imprese nel trovare il personale adatto. Quasi la metà delle ricerche di personale è difficile da realizzare e in particolare sono introvabili i diplomati ITS Academy, scuole di eccellenza ad alta specializzazione tecnologica post diploma, e gli operai specializzati.

Nel dettaglio, il mismatch continua ad aumentare per tutti i profili ricercati, collocandosi al 45,1% delle assunzioni, in crescita di 4,6 punti percentuali sul 2022 e di 18,7 punti percentuali sul 2019. In particolare, raggiunge il 60,3% la quota di criticità per gli operai specializzati, dice la nota di Unioncamere.

Per più di 8 assunzioni su 10 i candidati dovranno possedere almeno un titolo di studio secondario: oltre 800.000 i contratti per profili con una formazione terziaria (laurea o ITS Academy) e più di 3,5 milioni le posizioni offerte per professioni con un titolo tecnico-professionale e di istruzione e formazione professionale. Difficili da reperire il 65,5% dei diplomati ITS Academy, il 49% laureati e il 46,9% dei qualificati/diplomati professionali.

“Sono diversi i fattori che stanno determinando l’alto tasso di mismatch registrato anche quest’anno”, sottolinea il presidente di Unioncamere, Andrea Prete. “Di sicuro una leva sulla quale agire subito è l’orientamento dei giovani. Ci sono percorsi formativi, come gli Its Academy, che assicurano tassi di occupazione altissimi. Sono scelte ponderate, che assicurano grandi opportunità”.

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