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Nucleare Iran: accordo storico, petrolio in calo

Annuncio della tv di Teheran, a fine mattinata dichiarazione congiunta. Intesa “storica”, metterà fine a 35 anni di ostilità Usa-Iran. Previsti tetti al programma nucleare civile iraniano e controlli per evitare la produzione di armi. Contrari Israele, Arabia Saudita e Paesi del Golfo

Nucleare Iran: accordo storico, petrolio in calo

Accordo fatto sul nulcreare in Iran. E il petrolio va giù: -2% il Wti a quota 51,1 dollari, influenzando i titoli energetici come l‘Eni in flessione dello 0,75% a 15,75 euro alle 10. I mercati vedono nell’intesa la ripresa della produzione di greggio iraniana e il conseguente impatto in calo sui prezzi dell’oro nero.

L’intesa è stata annunciata da poco e sarà presentata a fine mattinata in una conferenza stampa a Vienna. Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, Germania (il cosiddetto 5+1) hanno raggiunto un accordo “storico” con l’Iran che ha fatto filtrare la notizia. Una dichiarazione congiunta sarà letta dall’Alto rappresentante Ue Federica Mogherini e dal ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif.
In queste ore è previsto un nuovo incontro tra il 5+1 e l’Iran e la tv iraniana stanattina anticipava che l’accordo potrebbe essere annunciato verso mezzogiorno (ora locale).

L’intesa includerebbe uun compromesso tra le richieste di Washington e la posizione di Teheran che consentirebbe le ispezioni dell’Aiea , l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, non solo sulle centrali civili ma anche sui siti miliatari iraniani. Tuttavia l’accesso degli ispettori “non sarà necessariamente garantito e potrà anche essere rifiutato”.

Il punto centrale dell’accordo, comunque prevede limiti stretti e verificabili per il programma nucleare iraniano per evitare che possa trasformarsi in produzione di armi nucleari. Grazie all’intesa l’Iran il graduale annullamento delle sanzioni economiche che penalizzano la sua economia da decenni. Si conclude inoltre un periodo di 35 anni durante il quale le relazioni diplomatiche tra Usa e Iran sono state interrotte.

Contro l’intesa si sono già più volte espressi Israele, Arabia Saudita e i Paesi del Golfo. 

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