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Nove Regioni in palio: per Renzi obiettivo en plein e Bonaccini si candida per l’Emilia

Saranno nove le regioni italiane in cui, tra questo autunno e la prossima primavera, si voterà per eleggere il nuovo presidente – Il premier Matteo Renzi punta a ripetere i risultati delle europee e strappare al centrodestra tutte le regioni, anche accordandosi con Cuperlo e Bersani – La novità dell’ultima ora è però la candidatura di Bonaccini per l’Emilia.

Nove Regioni in palio: per Renzi obiettivo en plein e Bonaccini si candida per l’Emilia

Poco meno di mezza Italia. Sette regioni in palio tra quest’autunno e la prossima primavera. da Nord a Sud, dalla Calabria al Veneto, passando per Puglia, Campania, Umbria, Marche, Toscana, Emilia Romagna e Liguria. La prima grande prova per il centrosinistra guidato da Matteo Renzi, dopo le elezioni europee che avevano sancito l’inizio della luna di miele tra il premier e l’elettorato italiano.

La missione, per il centrosinisistra, e quello migliorare, o almeno confermare, il risultato della precedente tornata regionale, che parlava di 6 regioni a 3, tra quelle interessate. Se il trend messo in mostra nelle europee dovesse proseguire, però, si profilerebbe all’orizzonte anche una possibilità concreta di en plein.

Una possibilità che Renzi, a quanto sembra, sarebbe interessato a perseguire anche a costo di penalizzare alcuni dei suoi uomini di fiducia. La priorità, infatti, è quella di scegliere uomini forti sul territori chiudendo anche, dove necessario, accordi con le minoranze che fanno capo a Bersani e Cuperlo.

Le diverse situazioni, però, saranno valutate individualmente. In Toscana Renzi ha già lanciato la candidatura del presidente uscente Enrico Rossi, uomo non vicinissimo al premier, allontanando la possibilità di ricorrere alle primarie.

In Emilia, Calabria, Veneto, Campania e Puglia, invece, le primarie si faranno. In campo uomini di Renzi, ma non solo. L’obiettivo è l’en plein. Per raggiungerlo il premier tiene aperte tutte le porte. ma la novità dell’ultima ora, destinata a muovere le acque e a scompaginare gli equilibri, è l’annuncio di ieri del segretario regionale dell’Emilia e Romagna, Stefano Bonaccin,i, molto vicino a Renzi, a candidarsi alle primarie per succedere a Vasco Errani: tramonta così l’accordo tra il premier e Bersani che insisteva per il sindaco di Imola, Daniele Manca, considerato però dai più un grigio burocrate, la cui candidatura aveva sollevato anche le ire dei prodiani che speravano nella leadership del professor Patrizio Bianchi, attuale assessore regionale e già rettore dell’Università di Ferrara. Manca si è ritiato ma, in compenso, alle primarie si profila uno scontro aperto tra renziani perchè, oltre a quella di Bonaccini, è in campo il cattolico ed ex Margherita, Matteo Richetti. Renzi l’ha presa con filosofia: “Sarà una bella sfida”.

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