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Notre-Dame, il Lusso per il restauro: 300 milioni da Kering e Lvmh

I big del lusso francese annunciano donazioni milionarie per la ricostruzione della cattedrale devastata dalle fiamme – In campo anche Total e Capgemini

Notre-Dame, il Lusso per il restauro: 300 milioni da Kering e Lvmh

I colossi del lusso francese non hanno intenzione di stare a guardare mentre Parigi piange la catastrofe di Notre-Dame, bruciata ieri da un devastante incendio che ha distrutto il tetto e la guglia ottocentesca, mettendo a repentaglio la stabilità strutturale della cattedrale.

Passano meno di 24 ore e la Francia ha già voltato pagina. A Parigi è già il momento di pensare alla ricostruzione e i big del lusso faranno la loro parte. 300 milioni di euro. Questo il totale che Lvmh e Kering hanno annunciato di voler stanziare per il restauro e la ricostruzione del monumento patrimonio dell’umanità.

Lvmh e i suoi proprietari, la famiglia Arnault, hanno già parlato di una donazione da 200 milioni di euro. “La famiglia Arnault e il gruppo Lvmh vorrebbero mostrare la loro solidarietà in questo momento di tragedia nazionale e si associano alla ricostruzione di questa straordinaria cattedrale, che è un simbolo della Francia, del suo patrimonio e della sua unità” si legge in una nota della società che controlla maison come Fendi, Bulgari, Christian Dior, Bulgari, DKNY, Ce’line, Guerlain, Givenchy, Kenzo, Loro Piana e Louis Vuitton.

Una decisione che segue di poche ore quella già annunciata dagli “acerrimi rivali”, i Pinault, proprietari del gruppo Kering (che a sua volta controlla marchi come Gucci, Saint Laurent, Balenciaga, Alexander McQueen, Bottega Veneta, Boucheron, Brioni, Pomellato) che doneranno 100 milioni di euro tramite la società d’investimento di famiglia, Artemis: “Questa tragedia colpisce tutti i francesi e di gran lunga al di là di coloro che sono legati da valori spirituali. Di fronte a una simile tragedia, tutti vogliono far rivivere al più presto questo gioiello del nostro patrimonio”, ha spiegato il presidente della holding di famiglia.

Una donazione a 50 milioni è già stata annunciata dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, mentre l’Ile de France, la regione di Parigi, ha stanziato 10 milioni di euro.

Dopo la discesa in campo dei big del lusso anche altre società francesi hanno annunciato la loro volontà di contribuire alla ricostruzione di Notre-Dame, facendo delle cospicue donazioni. La compagnia petrolifera Total ha annunciato che devolverà 100 milioni di euro.

1 milione di euro arriverà invece dalla società parigina Capgemini: “Siamo molto scossi da questo terribile incendio. Come azienda internazionale nata in Francia, abbiamo voluto essere solidali e supportare lo sforzo che la nazione sta facendo per ricostruire questo capolavoro del patrimonio dell’umanità”, ha commentato il numero uno di Capgemini Group, Paul Hermelin.

(Ultimo aggiornamento: ore 15.20 del 16 aprile).

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