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Nasce Italy Export Credit, nuova frontiera del trade finance

Il nuovo fondo creato da CO.MO.I., gruppo privato indipendente, investirà in obbligazioni rilasciate dalle banche dei Paesi importatori per rendere il Made in Italy più aggressivo sul piano finanziario e dunque più competitivo all’estero.

È nato Italy Export Credit, il nuovo fondo di investimento specializzato finalizzato al sostegno delle esportazioni italiane, il primo in assoluto di questa tipologia in Europa. Lo ha creato CO.MO.I., gruppo privato indipendente attivo in Italia, Svizzera e Lussemburgo nei servizi finanziari e nella consulenza alle imprese. Il nuovo fondo, nato come comparto di COMOI FUND S.C.A. SIF SICAV è destinato esclusivamente ai grandi investitori istituzionali: fondi pensione, compagnie di assicurazione, fondazioni. Investirà in obbligazioni di pagamento rilasciate dalle banche dei Paesi importatori che intervengono nelle transazioni commerciali con i partner italiani esportatori, che potranno così smobilizzare i propri crediti liberandosi del rischio. L’obiettivo di raccolta è 500 milioni di euro. L’obiettivo è quello di aprire una nuova frontiera nel rapporto tra investitori ed economia reale, sostenendo il sistema produttivo e la ripresa del Paese. Le esportazioni, vero motore dell’Italia negli anni peggiori della crisi, raggiungeranno nel 2015 i 600 miliardi di euro. In questo senso Italy Export Credit si pone come vero e proprio “fondo di sistema”, uno strumento per rendere le imprese esportatrici italiane più aggressivo sul piano finanziario e dunque più competitivo nei mercati internazionali in uno scenario di difficoltà e onerosità di accesso al credito bancario, la cui offerta non copre l’orizzonte temporale necessario alle imprese per questo tipo di operazioni.

Italy Export Credit investirà nei trade finance receivable, obbligazioni di pagamento come lettere di credito e/o promissory notes avallate rilasciate dalle banche dei Paesi importatori che intervengono nelle transazioni commerciali. Queste operazioni sono basate sulla definizione di dilazioni di pagamento a beneficio dell’importatore, della durata tra 2 e 8 anni, rimborsabili su base semestrale per capitale ed interessi. Il fondo acquisterà tali obbligazioni di pagamento calcolando all’atto dell’acquisto un ricavo netto in base agli elementi caratteristici dell’operazione di esportazione: durata, importo, rischio Paese, rischio di credito, garanzie, e così via. L’esportatore smobilizzerà il proprio intero credito liberandosi dal rischio, mentre i flussi di pagamento delle obbligazioni acquistate dal fondo genereranno nel tempo il rendimento del fondo stesso.

Per caratteristiche, orizzonte temporale e buon rapporto rischio/rendimento si ritiene che questa iniziativa rappresenti una novità interessante nel panorama degli strumenti finanziari. La durata media massima degli investimenti di Italy Export Credit sarà di 4,25 anni, con un rating medio di controparte pari a BBB nella scala Standard & Poor’s, categoria “investment grade” dunque con valutazione di solvibilità medio-alta. Sul fronte del rendimento, le caratteristiche delle obbligazioni sottoscritte dal fondo si traducono in una redditività generalmente superiore a quella dei titoli obbligazionari comparabili. La costanza dei flussi di pagamento e il fatto che i titoli vengono tutti portati a scadenza, senza alcuna attività di trading, determinano infine una volatilità inferiore alla media.

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