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Napoli-Juve non è più la partita scudetto ma è una bella sfida

Il big match di stasera non sposta gli equilibri in chiave scudetto per il vantaggio troppo ampio della Juve (13 punti) ma fa ritrovare CR7 davanti ad Ancelotti ed è un test per i bianconeri in vista del ritorno di Champions contro l’Atletico e per il Napoli in funzione dell’Europa League.

Napoli-Juve non è più la partita scudetto ma è una bella sfida

Doveva essere la partita dello scudetto, invece sarà “semplicemente” Napoli-Juventus. Il posticipo di questa 26esima giornata (ore 20.30) probabilmente non sposterà nulla in chiave titolo, di certo però non passerà senza lasciare tracce in questo campionato. Il dominio bianconero, certificato da 24 vittorie e 2 pareggi in 26 partite (record assoluto in tutti i principali tornei d’Europa), non cancella le critiche per un gioco decisamente sottotono e, soprattutto, per la sconfitta di Madrid, ancora caldissima nonostante le (quasi) due settimane trascorse. Il ritorno è nella testa (e nel cuore) di tutto il popolo juventino, ragion per cui questo, più che uno scontro scudetto (la Juve ha 13 punti di vantaggio), sa tanto di test anticipato in vista della gara del 12 marzo, serata senz’appello per stabilire se questa potrà essere una stagione trionfale oppure quella del “solito” scudetto.

Avremo il Napoli, l’Udinese e l’Atletico, poi parleremo di come è andata l’annata e del futuro – ha glissato Allegri.  Si erano create troppe aspettative su questa Juve in maniera sbagliata, si pensava che andassimo a vincere 3-0 contro gli spagnoli. Non parlerei però di ‘test-Champions’, sono due cose diverse: col Napoli vale molto per lo scudetto, in caso di vittoria il divario diventerebbe molto ampio e la nostre probabilità di vittoria aumenterebbero molto”. Ma al di là dei meri ragionamenti di classifica, è evidente come la sfida del San Paolo possa dare indicazioni piuttosto importanti in chiave Atletico, se non altro sullo stato di forma di una squadra apparsa sulle gambe (e, quel che è peggio, a corto di idee) anche nell’ultima vittoria contro il Bologna. Discorso simile, pur con i dovuti distinguo, anche per il Napoli, che “userà” la partita di stasera per mantenere alta la tensione in vista del Salisburgo, prossimo avversario in quell’Europa League rimasta ormai l’unico vero obiettivo da raggiungere. Certo, gli stimoli per battere la Signora, dalle parti di Fuorigrottaci sono a prescindere ma è evidente che non sono paragonabili a quelli della scorsa stagione, quando lo 0-1 firmato Koulibaly fece sognare lo scudetto a una città intera.

Non è che possiamo fare tanti discorsi – ha ammesso Ancelotti.  Vincere ci mantiene viva la possibilità di restare in lotta, altro risultato indirizza il pensiero verso altre cose. Ci giochiamo una partita di campionato che forse è la più importante perché contro la più forte. Abbiamo la voglia di giocare al meglio delle nostre possibilità, cercare di vincere e dimostrare di essere competitivi contro una squadra molto forte”. Entrambe le squadre, al netto degli infortuni, scenderanno in campo con le migliori formazioni possibili, a dimostrazione che questo Napoli-Juve, al di là della classifica, non vuole perderlo proprio nessuno. Ancelotti confermerà il 4-4-2 di Parma con Meret in porta, Malcuit, MaksimovicKoulibaly e Ghoulam in difesa, Callejon, Allan, Fabian Ruiz e Zielinski a centrocampo, Milik e Insigne in attacco. Classico 4-3-3 anche per Allegri, che risponderà con Szczesny tra i pali, Cancelo, Bonucci, Chiellini e Alex Sandro nel reparto arretrato, Bentancur, Pjanic e Matuidi in mediana, Dybala, Mandzukic e Ronaldo nel tridente offensivo. San Paolo di nuovo pieno dopo tanto tempo e entusiasmo alle stelle: perché Napoli-Juventus può essere entusiasmante a prescindere dalla posta in palio. 

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