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Mutui: direttiva UE mette a rischio estinzioni e surroghe

Fra meno di un anno l’Italia dovrà rendere operative le misure contenute nella direttiva UE recepita pochi giorni fa. L’armonizzazione con la legislazione europea rischia di far tornare le penali su surroghe ed estinzioni anticipate.

Mutui: direttiva UE mette a rischio estinzioni e surroghe

Surroghe ed estinzioni anticipate rischiano di diventare nuovamente un tabù. Lo scorso 2 luglio l’Italia ha infatti recepito la Direttiva europea sui mutui, le cui misure dovranno essere rese operative entro il 21 marzo 2016.

A quel punto il pericolo è che il nostro Paese reintroduca la penale sull’estinzione anticipata, mettendo parallelamente in crisi il mercato delle surroghe che negli ultimi tempi è stato protagonista di un vero e proprio boom.

In altre parole, le misure stabilite dal decreto Bersani del 2007 potrebbero essere mandate in soffitta allo scopo di armonizzare la legislazione italiana a quella comunitaria. Otto anni fa infatti, l’allora ministro dello Sviluppo Economico cancellò in maniera graduale la penale che i clienti pagavano per estinguere anticipatamente i loro mutui, considerata un ostacolo alla concorrenza e alla mobilità dei clienti stessi che, per passare da una banca all’altra, potevano dover rinunciare fino al 6% del capitale residuo per i contratti a tasso fisso. 

La Direttiva UE prevede invece che “gli Stati membri possono prevedere che il creditore abbia diritto, laddove giustificato, a un indennizzo equo e obiettivo per gli eventuali costi direttamente connessi al rimborso anticipato” .

In parole povere, la penale rischia di ritornare in vigore. A questo si aggiunge il fatto che il suddetto testo afferma che le banche possano collegare al mutuo richieste di apertura di conti correnti, conto di deposito, prodotto di investimento o piani pensionistici che avranno lo scopo di garantire gli istituti sul rimborso del mutuo. 

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