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Mobilità dolce: ciclovie, arrivano i fondi

Ripartite le risorse (137,2 milioni di cui 87,1 al Sud e 45,9 al Nord) per favorire la mobilità su due ruote in attesa del Piano generale della mobilità ciclistica.

Mobilità dolce: ciclovie, arrivano i fondi

Chi ha comprato una bici nuova attende ancora il bonus del governo, ma ai Sindaci stanno per arrivare i fondi per le ciclovie. Governo e Regioni hanno firmato l’intesa per la distribuzione di 137,2 milioni di euro per organizzare quest’altro pezzo di mobilità sostenibile. I soldi vedono il Nord in vantaggio sul Sud con 87,1 milioni di euro rispetto a 45,9 milioni. Qualcosa a piccoli passi avanza nella rivisitazione dei modelli sociali delle aree metropolitane, soprattutto dopo l’epidemia Covid 19. Se si parte dalla circolarità urbana bisogna considerare i livelli di negatività accumulati per spostamenti urbani ed extraurbani a bordo di auto a gasolio e benzine. Il momento come ci confermano le analisi di Legambiente, Enea e medici ambientali è da cogliere al volo. 

La conferenza Stato Regioni ha sancito l’operatività di un decreto dei Ministri delle Infrastrutture dei Beni culturali per sviluppare il sistema delle ciclovie turistiche. I Sindaci in concreto dovranno progettare e realizzare corsie urbane, ciclostazioni e tutti gli interventi utili alla sicurezza della circolazione cittadina. Un po’ lentamente, insomma, ma anche le città italiane vanno verso standard di mobilità ecosostenibile divenute vere eccellenze in Francia, Danimarca, Svezia, Olanda.  

La ripartizione dei fondi prevede l’assegnazione di 51,4 milioni per il 2020 e 85,8 milioni per il 2021. Il contesto è quello tracciato dal Decreto Rilancio che, come dicevamo, ha previsto incentivi per l’acquisto di biciclette e monopattini. I fondi spettano alle Città Metropolitane, ai Comuni capoluogo di Città Metropolitana, Provincia o Regione, e ai Comuni con popolazione residente superiore a 50mila abitanti. Un criterio tecnico per ottenerli è anche l’aver predisposto un PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile).  

In più c’è una quota di altri 4,2 milioni di euro a favore di Comuni dove ha sede legale un’istituzione universitaria, ciò per favorire l’intermodalità dei collegamenti tra i poli universitari e stazioni ferroviarie. Nel complesso i soldi sono un assaggio del Piano Generale della Mobilità Ciclistica che il Ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli deve varare.

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