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Milano giù con auto e utility: è la peggior Borsa d’Europa

Piazza Affari perde l’1% e torna sotto i 21mila punti, azzerando i guadagni di ieri – Contrastati i titoli finanziari ma continua a salire Intesa Sanpaolo dopo l’affare venete – Il rendimento del Btp 10 anni torna oltre la soglia del 2%, sale lo spread – A Wall Street scivola Alphabet dopo la maxi multa inflitta a Google.

Milano lascia sul terreno i guadagni di ieri, con gli interessi, -1,01%, e si ferma a 20.790 punti, peggior piazza in Europa. Banca Intesa resta in spolvero, +1,77%, ma le altre banche rallentano; inoltre utility e auto appesantiscono il listino. Chiusura in rosso anche per le altre piazze continentali, prive del sostegno di Wall Street, debole in apertura. Al momento il  Dow è in parità e il Nasdaq in calo, in attesa del discorso di Janet Yellen stasera e di nuove indicazioni sulla politica monetaria. Si muovono al ribasso i titoli tecnologici, Apple e Microsfot, ma anche Alphabet e la controllata Google, dopo la multa dal 2,42 miliardi inflitta dalla Ue. Fra i listini europei Francoforte perde lo 0,78%; Parigi -0,7%; Madrid -0,46%, Londra: -0,17%.

Dopo una lunga scia positiva, l’obbligazionario italiano risulta in forte calo: il rendimento del Btp 10 anni torna oltre la soglia del 2% (2,03) e lo spread col Bund sale a 167.20 punti base, +1,83%. L’euro si rafforza sul dollaro, +0,99%, 1,1294. Movimenti che hanno a che vedere con le parole di Mario Draghi, a Sindra, in Portogallo. Secondo il presidente della Bce i rischi di deflazione sono ormai alle spalle e la crescita nell’Eurozona è sopra il trend. Anche se “dobbiamo persistere nella nostra politica monetaria” e serve “prudenza” con un aggiustamento graduale dello stimolo, man mano che l’economia accelererà. Insomma, con i piedi di piombo, ma il 2018 si avvicina e potrebbe portare novità. 

Seduta alla riscossa per il petrolio, in attesa del dato Eia sulle scorte settimanali Usa, in calendario domani. Brent +2,25%, 46,86 dollari al barile; Wti +2,03%, 44,26 dollari. In Piazza Affari le vendite più consistenti nel settore energia investono EItalgas -3,16%, Enel, -3,03%, A2a -2,24%; Snam -2,99%; Terna -2,87%. L’automotive è trascinato al ribasso dal taglio delle stime di Gm sul mercato auto Usa nel 2017. A pagare il prezzo più alto è Exor, -3,53% (il peggior titolo del Ftse Mib oggi), con Ferrari -2,08% e Fiat -1,19%. Giù anche Brembo -2,37% e Cnh -2,04%.

Seduta negativa per Recordati -3,07% Prysmian -2,48%; Luxottica -1,95%; Mediaset -1,38%;  Buzzi -1,43%. Giù Atlantia -1,89%, con il traffico debole a maggio sugli scali romani. Velocità diverse per i finanziari. Insieme a Intesa brillano Ubi +1,02% e Unicredit +0,56%. Giù Azimut -1,37% e Generali -1,24%. Ynap consolida i forti guadagni di ieri +0,47%. Arretrano Ferragamo -1,84% e Moncler -1,27%. Il rally del greggio scalda solo Saipem +0,93%. Piatta Tenaris; in rosso Eni -0,59%.

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