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Milan in Europa League, ok al ricorso. Yonghong Li indagato

Il Tas di Losanna ha accettato il ricorso del Milan e invitato l’Uefa a comminare una sanzione più proporzionata – I rossoneri in Europa League l’anno prossimo giocherà l’Europa League partendo dalla fase dei gruppi – L’ex proprietario del Milan indagato a Milano per falso in bilancio

Milan in Europa League, ok al ricorso. Yonghong Li indagato

E’ arrivata la tanto attesa sentenza del Tas di Losanna. Il Tribunale Arbitrale dello Sport salva il Milan, riammettendola in Europa League.

I giudici svizzeri hanno accolto il ricorso del club rossonero sulla durissima squalifica comminata dalla Uefa lo scorso 27 giugno, che aveva escluso il Milan dalle competizioni sportive europee per la stagione 2018-19, per mancato rispetto dei regimi del Fair Play Finanziario nel triennio 2014-2017.

I rossoneri potranno dunque giocare in Europa League, partendo dalla fase a gruppi. Atalanta ai turni preliminari. Resta fuori la Fiorentina.

Il Tas ha anche inviato nuovamente gli atti alla Uefa, invitandola a comminare al Milan una “sanzione proporzionata” alla violazione commessa.

Ma non è l’unica notizia bomba arrivata oggi in casa rossonera. L’ormai ex proprietario del club, il cinese Yonghong Li, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di falso in bilancio. L’inchiesta è nelle mani della Procura di Milano.

Le indagini stanno cercando di vederci chiaro sull’operazione di acquisto del Milan da Fininvest e sulle comunicazioni ufficiali  attraverso cui Li aveva ribadito di poter far fronte ai 740 milioni di euro necessari per l’acquisto della società. Ricordiamo che, due settimane fa il manager cinese non è riuscito a ripagare i 32 milioni di prestito ricevuto dal fondo Elliott che ora ha assunto il controllo del Milan.

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