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Meeting Rimini, Draghi rilancia l’Agenda Draghi: “Protezionismo e sovranismo non sono l’interesse nazionale”

Accolto da una lunga standing ovation, il premier Mario Draghi ha parlato al Meeting di Rimini con il solito linguaggio della verità: europeismo e atlantismo sì, sovranismo e protezionismo no.

Meeting Rimini, Draghi rilancia l’Agenda Draghi: “Protezionismo e sovranismo non sono l’interesse nazionale”

Mario Draghi torna a parlare dopo la crisi di governo e lo fa al meeting Cl di Rimini. In un discorso lungo 40 minuti, preceduto da una standing ovation e ripetutamente interrotto da scroscianti applausi, il Premier ha aperto il suo intervento rivolgendosi ai giovani, ringraziandoli per il loro entusiasmo e il loro impegno. “Voi giovani vivete la politica come ideali da condividere, impegno sociale per la loro affermazione e la testimonianza di una vita coerente con questi ideali. Voi insieme combattete, sperate e costruire, ecco perchè questo vostro entusiasmo oggi mi colpisce molto, voi siete la speranza della politica“.

Draghi: “Momento difficile, ma l’Italia è un grande Paese”

Dopo aver ricordato il suo precedente intervento al meeting, avvenuto nel 2020 poco prima di approdare a Palazzo Chigi mentre l’Italia affrontava uno dei momenti più duri della sua storia, Draghi non ha nascosto le difficoltà del presente: “Anche oggi siamo in un momento estremamente complesso per l’Italia e la Ue, con il quadro geopolitico in rapida trasformazione con il ritorno della guerra e le tensioni su Taiwan. La congiuntura economica è segnata da una profonda incertezza” e l’inflazione “pesa in modo molto gravoso sui bilanci di famiglie e imprese. Ma l’Italia è un grande Paese“, ha detto il Presidente del Consiglio.

L’ultima volta al meeting, ha ricordato il Draghi, “eravamo in una fase acuta e dolorosa della pandemia e si provava a riflettere su come ricostruire”, con la “necessità di sostenere famiglie e imprese. Dissi di tornare ad una crescita sostenibile”, “parlai di debito buono e debito cattivo. Queste idee hanno ispirato il governo di unità nazionale”.

“Sembravamo avviati verso una ripresa lenta e incerta, a 18 mesi di distanza possiamo dire che non è andata così: gli italiani hanno reagito con coraggio e concretezza e hanno riscritto una storia che sembrava già decisa. Insieme abbiamo dimostrato che l’Italia è un grande Paese che ha tutto quello che serve per superare le difficoltà che la storia ci mette davanti”, ha affermato il Premier. 

Draghi sulle elezioni: “Invito tutti ad andare a votare”

“Tra poche settimane gli italiani sceglieranno il nuovo parlamento. Vi invito tutti ad andare a votare”, ha detto. “Il prossimo governo preservi spirito repubblicano. Sono sicuro che di qualunque colore sarà il governo ce la farà a superare tutte le difficoltà, così come abbiamo fatto noi. L’Italia ce la farà anche questa volta”.

Draghi: “La Russia ha usato il gas come minaccia, non deve accadere più”

Draghi ha poi attaccato la Russia per l’uso politico che ha fatto sulle forniture del gas. “La Russia ha usato il gas come minaccia geopolitica. Non deve accadere mai più“. Poi ha aggiunto: “L’indipendenza dalla Russia nell’autunno 2024 è un obiettivo fondamentale per la sicurezza. Bisogna slegare il costo dell’energia elettrica dal prezzo gas. In pochi mesi è stato fatto un cambio radicale della politica energetica italiana”. 

“Abbiamo trovato nuovi fornitori, abbiamo diversificato le importazioni, ci renderemo presto indipendenti, magari dal 2024, anche in questo settore. Abbiamo fatto il possibile. Nel 2021 il 40% era importato dalla Russia, ora siamo alla metà.

“Le importazioni di gas russo sono sempre meno significative e una loro eventuale interruzione avrebbe un impatto minore, gli stoccaggi sono ormai all’80% in linea con il raggiungimento del 90% entro ottobre”, ha detto il Premier, sottolineando che con i nuovi “rigassificatori l’Italia sarà in grado di essere completamente indipendente dal gas russo dall’autunno 2024. È un obiettivo fondamentale per la sicurezza nazionale”.

I costi del gas, ha poi sottolineato, “hanno raggiunto livelli insostenibili con picchi di più di 10 volte rispetto al valore storico. Abbiamo spinto molto a livello Ue per un tetto massimo al prezzo del gas. Alcuni paesi continuano ad opporsi perché temono blocchi forniture. Ma i limiti di questa posizioni sono evidenti: l’Ue si trova con forniture incerte e costi aumentati. Al prossimo consiglio europeo – ha anticipato il premier – sarà presentata una proposta dalla commissione”. 

Draghi: “Mai aumentato le tasse, tranne quelle sugli extraprofitti”

Passando dall’Energia al Fisco, Draghi ha dichiarato: “L’evasione fiscale non deve essere né tollerata né incoraggiata. Eliminare ingiustizie e opacità non vuol dire aumentare le tasse, questo è lo scopo della riforma del catasto. Con noi c’è stato un +54% di richiesta mutui casa da parte di under 35″.

“In questa fase del ciclo economico era giusto dare e non prendere – ha spiegato Draghi -: non abbiamo mai aumentato tasse, tranne quelle per gli extraprofitti nel settore energetico per chi ha fatto utili senza precedenti”, ha continuato, ribadendo che “È giusto e essenziale che contribuiscano senza ritardare”. 

Draghi: “Il Pnrr è una prova essenziale per la nostra credibilità

Il Presidente del Consiglio ha poi fatto riferimento al Piano Nazionale di ripresa e resilienza, considerato “Una prova essenziale per la nostra credibilità”. “La credibilità interna deve andare di pari passo con quella internazionale – ha aggiunto -. L’Italia è paese fondatore di Ue, protagonista del G7 e della Nato. Protezionismo e isolazionismo non coincidono con il nostro interesse nazionale. Dalle spinte autarchiche al sovranismo che voleva uscire dall’euro, l’italia non è mai stata forte quando voleva fare da sola. 

Draghi ha poi evidenziato che “le erogazioni dei finanziamenti del Pnrr, 191,5 miliardi, dipendono dalla valutazione che la commissione fa del piano e della sua attuazione, dipendono quindi dalla capacità di realizzare le politiche innovative nei tempi stabiliti come fatto finora: abbiamo conseguito tutti gli obiettivi” delle prime due scadenze e “siamo al lavoro per raggiungere il più alto numero possibile di obiettivi prima del cambio di governo”.

L’agenda Draghi

“Saranno gli Italiani a scegliere” il futuro Parlamento e il “programma del futuro esecutivo”, ha detto il Presidente del Consiglio, parlando dell’”agenda Draghi“. “Io posso fare solo una sintesi dei principi, del metodo utilizzato” e dei “risultati conseguiti”. Quindi, Draghi si è soffermato sulle parole “verità” e “speranza”: “Non bisogna tacere le difficoltà ma non è onesto descriverle come calamità che ci rendono inerti. Supereremo questi ostacoli. La fiducia nel futuro sarà la nostra forza”, ha concluso.

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