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Mattarella su Israele: “La sua reazione può essere ostacolo alla pace”. E la Corte dell’Aja non accoglie le richieste di Netanyahu

Il Capo dello Stato durante la celebrazione del Giorno della Memoria: “Chi ha sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sa che non si può negare il diritto a uno Stato a un altro popolo”. Su Gaza e le accuse di genocidio, ecco cosa ha deciso la Corte internazionale di giustizia dell’Aja

Mattarella su Israele: “La sua reazione può essere ostacolo alla pace”. E la Corte dell’Aja non accoglie le richieste di Netanyahu

“Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno stato”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante la celebrazione del Giorno della Memoria.

Mattarella: “Reazione di Israele può essere ostacolo alla pace”

“Guardiamo a Israele – ha proseguito Mattarella – come Paese a noi vicino e pienamente amico, oggi e in futuro, per condivisione di storia e di valori. Siamo e saremo sempre impegnati per la sua sicurezza. Sentiamo crescere in noi, di giorno in giorno, l’angoscia per gli ostaggi nelle mani crudeli di Hamas”. “L’angoscia – ha aggiunto il Capo dello Stato – sorge anche per le numerose vittime tra la popolazione civile palestinese nella striscia di Gaza. Tante donne e bambini. Anzitutto per l’irrinunziabile rispetto dei diritti umani di ciascuno, ovunque. E anche perché una reazione con così drammatiche conseguenze sui civili, rischia di far sorgere nuove leve di risentimenti e di odio. Può accrescere gli ostacoli per il raggiungimento di una soluzione capace di assicurare pace e prosperità in quella regione, così centrale nella storia dell’umanità e così martoriata”.

Giorno della memoria, le celebrazioni

Si è svolta, infatti, questa mattina al Palazzo del Quirinale, alla presenza di Mattarella, la celebrazione del “Giorno della Memoria” La cerimonia, dedicata a “I Giusti tra le Nazioni”, è stata condotta da Sara Zambotti.

Shoah, Mattarella: “Nuovo crinale apocalittico”

“Il fanatismo, religioso o nazionalista, che, mosso da antistoriche e disumane motivazioni, non tollera non soltanto il diritto ma neppure la presenza dell’altro, del diverso, ritiene di poter imporre la sua visione con la forza, la guerra e la violenza, violando i principi fondamentali del diritto internazionale e della civiltà umana. Siamo di fronte a un nuovo “crinale apocalittico” per usare un’espressione cara a Giorgio La Pira“, ha detto Mattarella celebrando il Giorno della memoria. “In alcune zone del mondo, in un’epoca così travagliata come la nostra, sembra divenuta impossibile non soltanto la convivenza, ma persino la vicinanza”.

Mattarella: “Antisemitismo, il 7 ottobre raccapricciante replica”

“Assistiamo nel mondo – ha detto ancora Mattarella – a un ritorno di antisemitismo che ha assunto, recentemente, la forma della indicibile, feroce strage antisemita di innocenti nell’aggressione di terrorismo che, in quella pagina di vergogna per l’umanità, avvenuta il 7 ottobre, non ha risparmiato nemmeno ragazzi, bambini e persino neonati. Immagine di una raccapricciante replica degli orrori della Shoah”.

Aja, Corte a Israele: “Prevenire genocidio a Gaza”. Ma non chiede il cessate il fuoco

La Corte internazionale di giustizia dell’Aja ordina a Israele di “prendere tutte le misure per prevenire qualunque atto di genocidio a Gaza” ma non chiede il cessate il fuoco. Inoltre la Corte chiede “il rilascio immediato e incondizionato degli ostaggi israeliani a Gaza” nelle sue dichiarazioni in merito alla richiesta di misure urgenti presentata dal Sudafrica. Ma ha anche stabilito che “Israele adotti misure immediate ed efficaci per l’assistenza umanitaria necessari per affrontare le condizioni di vita dei palestinesi nella Striscia di Gaza”.

La Corte ritiene che esista una controversia tra Israele e Sudafrica e attribuisce alla Corte la giurisdizione per pronunciarsi sul caso. Lo ha affermato la giudice americana Joan Donoghue, secondo cui “almeno alcuni atti sembrano in grado di rientrare nella convenzione sul genocidio”, e “la Corte ritiene di non poter accogliere la richiesta di Israele di archiviare il caso”.

Il Sudafrica parla di “vittoria per il diritto” mentre per Hamas quello della Corte è un passo importante che contribuisce ad isolare Israele ed “esporre i suoi crimini a Gaza”. Il ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, secondo la Radio di Israele, definisce la Corte dell’Aja “antisemita”.

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