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Marchionne: “Nessuna integrazione di Ferrari con Fiat-Chrysler”

L’ad di Fiat-Chrysler assicura che il Cavallino “è nato e rimarrà italiano” – Montezemolo: “Dopo 23 anni passati molto in fretta oggi rassegno le dimissioni dalla Ferrari. E’ finita un’epoca” – Amedeo Felisa rimane amministratore delegato – Il titolo del Lingotto continua a volare a Piazza Affari.

Marchionne: “Nessuna integrazione di Ferrari con Fiat-Chrysler”

“Non c’è la minima intenzione d’integrare Ferrari in Fiat Chrysler, per non inquinarla in un sistema automobilistico di mass market”. Inoltre, il Cavallino “è nato e morirà italiano”. Lo ha precisato l’amministratore delegato di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, durante la conferenza stampa a Maranello per l’addio di Luca Cordero di Montezemolo all’azienda. 

“E’ un giorno importante – ha detto Montezemolo –, perché dopo 23 anni passati molto in fretta oggi rassegno le dimissioni dalla Ferrari. Le rassegno perché obiettivamente credo che sia finita un’epoca, un ciclo molto importante dell’azienda e grazie ai risultati e alla forza della Ferrari se ne apre un altro che spero e mi auguro possa essere ancora più importante”.

Quanto ad Amedeo Felisa, “rimarrà amministratore delegato di Ferrari”, ha chiarito ancora Montezemolo.

Intanto, a Piazza Affari continua la corsa del titolo Fiat, che all’inizio del pomeriggio continua a guadagnare oltre due punti percentuali, a 7,865 euro. Secondo gli analisti, il marchio Ferrari vale tra i 4 e i 5 miliardi di euro e per alcuni sarebbe sul tavolo l’ipotesi di un maxi-polo del lusso che unisca il Cavallino, Maserati e Alfa. 

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