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Manovra 2024, dal taglio del cuneo fiscale al bonus rette asili nido: ecco le principali misure sul lavoro

Novità anche sui premi di produttività, fringe benefit e sgravi alle mamme lavoratrici con figli: sono diversi i temi legati al lavoro toccati dalla legge di Bilancio 2024. Ecco tutti i dettagli

Manovra 2024, dal taglio del cuneo fiscale al bonus rette asili nido: ecco le principali misure sul lavoro

La legge di Bilancio 2024, appena approvata, introduce significative novità nel settore lavorativo, delineando un quadro di cambiamenti e misure che influenzeranno diversi aspetti dell’occupazione e della tutela dei lavoratori. Dal taglio al cuneo fiscale-contributivo per redditi medio-bassi alle nuove disposizioni sui premi di produttività, fringe benefit, congedi, apprendistato e rinnovi contrattuali nel pubblico impiego. Un focus particolare è posto sulla tutela della famiglia, evidenziato dalle disposizioni sui congedi e gli asili nido. Vediamo allora quali sono le misure sul lavoro approvate con la Manovra 2024.

Taglio al cuneo fiscale-contributivo

Questa esenzione dai contributi previdenziali, con limiti ben definiti, mira a sostenere le fasce di reddito più basse e a favorire una distribuzione più equa del carico fiscale. Le regole, le stesse del 2023, prevedono un’esenzione dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori dipendenti pubblici e privati. L’esenzione è del 7% per retribuzioni mensili inferiori a 1.923 euro (25.000 euro annui lordi) e del 6% per importi fino a 2.692 euro mensili (35.000 euro annui lordi). La base di calcolo considera tredici mensilità e l’esenzione non incide sulla tredicesima né sulle aliquote delle prestazioni pensionistiche.

Premi di produttività

La Manovra interviene anche sui premi di produttività: prevista per il 2024 una tassazione agevolata pari al 5% e non più al 10%. La misura vale per somme incentivanti che arrivano fino a 3mila euro a vantaggio di lavoratori con retribuzioni fino a 80mila euro. Questo limite include premi e utili, al lordo della ritenuta del 5-10%, e al netto delle trattenute previdenziali e assistenziali obbligatorie.

Fringe benefit

Nel 2024, i fringe benefits non contribuiranno a formare il reddito da lavoro dipendente. L’esonero è fino a 2.000 euro per i dipendenti con figli a carico e fino a 1.000 euro per i lavoratori dipendenti in generale. La soglia è stata aumentata dagli 258 euro previsti dalla normativa fiscale “ordinaria” per i dipendenti senza figli.

All’interno di questa categoria rientrano, tra l’altro, le somme erogate o rimborsate dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, oltre che le spese per affitto o mutuo per la prima casa.

Sgravi per lavoratrici con figli

Busta paga più pesante per le mamme lavoratrici con tre figli o più: per le titolari di contratto a tempo indeterminato è previsto un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali a carico del lavoratore per il triennio 2024-26 fino al 18esimo anno di età del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3mila euro, riparametrato su base mensile. Per le lavoratrici madri con due figli per il solo 2024 è previsto lo stesso sgravio fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Questa agevolazione mira a favorire la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.

Riscatto periodi non retribuiti

Introdotta poi la possibilità per i lavoratori di riscattare i periodi non coperti da retribuzione, antecedenti il 1° gennaio 2024: possono riscattare fino a cinque anni anche non continuativi. Questo incentivo può essere particolarmente vantaggioso per coloro che sono stati inattivi nel mercato del lavoro per un periodo limitato.

Rifinanziamento della Cigs

Il governo ha messo sul tavolo circa 300 milioni di euro per il rifinanziamento della Cigs. I fondi includono 10 milioni per i dipendenti di call center, 30 milioni per l’indennità onnicomprensiva nella pesca, 70 milioni per le imprese in aree di crisi industriale complessa. Si proroga il sostegno al reddito per i lavoratori sospesi o a orario ridotto in aziende sequestrate, confiscate o in amministrazione giudiziaria. Altri 50 milioni sono stanziati per gli ammortizzatori sociali in situazioni di crisi aziendale post-pandemia e crisi energetica. Ci sono anche 19 milioni per l’integrazione salariale legata alle bonifiche dell’Ilva. Inoltre, 63,3 milioni sono destinati a imprese strategiche nazionali per la cassa integrazione salariale straordinaria fino al 31 dicembre 2024, coinvolgendo circa 2.500 lavoratori di Ilva-ArcelorMittal a Taranto. Infine, altri 50 milioni sono aggiunti per la proroga degli ammortizzatori sociali nel 2024 per riorganizzazione o crisi aziendale.

Congedi parentali

Previste nuove norme anche per quanto riguarda i congedi parentali: sono stati modificati i criteri di calcolo dell’indennità di cui si fruisce fino al sesto anno di vita del bambino. Alla misura specifica già prevista per un solo mese, pari all’80% della retribuzione, si aggiunge una misura specifica, pari al 60% della retribuzione, per un altro mese, la quale è ulteriormente elevata all’80% per il 2024.

Apprendistato formativo e scuola-lavoro

In Manovra sono state incrementate le risorse destinate all’apprendistato e ai percorsi formativi. Nel dettaglio, è previsto un incremento di 50 milioni di euro per il 2024 delle risorse destinate al finanziamento dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro) e all’apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore.

Lotta all’evasione nel lavoro domestico

La legge di Bilancio prevede la completa interoperabilità delle banche dati tra Agenzia delle Entrate e Inps, con l’obiettivo di facilitare lo scambio e l’analisi di dati volti a contrastare l’evasione nel lavoro domestico. Inoltre, entrambi gli enti saranno impegnati in analisi e controlli con interventi mirati a garantire un’accurata ricostruzione delle posizioni reddituali e contributive.

Bonus rette asili nido

L’incremento del buono per il pagamento delle rette degli asili nido è una risposta alle esigenze delle famiglie con figli piccoli. Nel dettaglio è previsto un incremento del buono per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido, pubblici e privati, e per forme di supporto domiciliare per bambini aventi meno di tre anni di età e affetti da gravi patologie croniche. La misura interesserà soltanto i nuclei familiari con figli nati dopo il 1° gennaio 2024, a condizione che nel nucleo sia presente almeno un altro figlio, di età inferiore a 10 anni, e che il medesimo nucleo abbia un valore di Isee non superiore a 40 mila euro.

Rinnovi Ccnl pubblico impiego

Stanziati risorse significative per la contrattazione collettiva nazionale del pubblico impiego: 3 miliardi di euro per il 2024 e 5 miliardi di euro dal 2025. A decorrere dal 2024 l’indennità di vacanza contrattuale prevista a favore del personale destinatario dei contratti pubblici è incrementata di un importo pari a 6,7 volte il suo valore annuale. Tale incremento, per un valore complessivo di 2 miliardi, è stato già pagato, nel mese di dicembre 2023, come anticipazione al personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato dipendente dalle amministrazioni statali.

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