La manovra 2018 è legge. Il governo, dopo aver incassato la fiducia alla Camera e il via libera dell’Aula di Montecitorio, sabato mattina ha ottenuto l’approvazione definitiva dal Senato, che ha rinnovato la fiducia con 140 voti favorevoli e 97 contrari.
Proprio perché si tratta dell’ultimo provvedimento della legislatura, quest’anno l’assalto alla diligenza della legge di bilancio è stato particolarmente intenso. Nei prossimi mesi di campagna elettorale il governo si limiterà all’ordinaria amministrazione, perciò la manovra costituiva l’ultima occasione di far passare proroghe o stanziamenti necessari (almeno) per la prima parte del 2018. Risultato: il valore lordo del testo è salito a 27,8 miliardi, per un totale di 1.247 commi.
Ecco le misure più significative.
STOP ALL’AUMENTO DELL’IVA
Manovra e decreto fiscale bloccano l’aumento dell’Iva da 15,7 miliardi di euro che sarebbe scattato a gennaio in applicazione della clausola di salvaguardia ereditata dagli anni precedenti. Da sola, questa misura assorbe più del 70% delle risorse della legge di Bilancio. Anche stavolta però si tratta di un rinvio. Se l’anno prossimo non arriverà un intervento analogo, l’aliquota Iva al 10% salirà dell’1,5% dal gennaio 2019 e poi di ulteriori 1,5 punti dal 2020, mentre quella del 22% salirà del 2,2% dal 2019, poi di altri 0,7 punti dal 2020 e di un ulteriore 0,1% dal 2021.
DECONTRIBUZIONE
Dal primo gennaio 2018 riparte la decontribuzione triennale per le imprese che assumono giovani. Il primo anno i contributi saranno dimezzati, con un tetto massimo di 3 mila euro, per le assunzioni di giovani al di sotto dei 35 anni di età. Dall’anno successivo, il 2019, l’età massima per accedere allo sgravio scenderà a 29 anni. La norma è permanente: significa che potranno beneficiarne anche gli under 30 dei prossimi anni.
Lo sconto contributivo potrà salire il primo anno fino al 100% con il Bonus Sud, pensato per l’assunzione dei residenti in una delle otto regioni meridionali (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna), sia under sia over35, purché privi di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.
SALTANO I RITOCCHI AI CONTRATTI A TEMPO
Si era parlato di alcuni ritocchi al decreto Poletti del 2014 sul lavoro a tempo determinato. In particolare, le modifiche previste prevedevano la riduzione della durata massima dei contratti da 36 a 24 mesi e delle proroghe possibili da cinque a tre. Alla fine, però, queste correzioni sono saltate.
FIGLI A CARICO
Sale da 2.840 euro a 4.000 euro la soglia di reddito annuo che consente ai figli di restare a carico dei genitori.
PENSIONI
Dal 2019 stop all’aumento dell’età pensionabile a 67 anni per 14.600 lavoratori impegnati in 15 attività gravose. Per gli scatti futuri, inoltre, sarà modificato il meccanismo di adeguamento all’aspettativa di vita. Arriva infine una nuova disciplina per la previdenza complementare dei dipendenti pubblici.
È passato anche l’emendamento alla manovra che fa saltare l’entrata in vigore della riforma che stabiliva il pagamento delle pensioni il secondo giorno bancabile del mese.
APE SOCIAL
Via libera anche all’emendamento del governo che estende la platea dell’Ape social a quattro categorie in più di lavoratori impegnati in attività gravose (braccianti, siderurgici, marittimi e pescatori), gli stessi per cui, oltre alle altre 11 categorie già comprese, non scatterà dal 2019 l’aumento dell’età pensionabile a 67 anni. L’emendamento prevede anche un aumento dello sconto contributivo per le mamme lavoratrici da sei mesi a un anno per figlio, fino a un massimo di due anni.
BONUS BEBÈ
Alla fine, il bonus bebè ci sarà solo per il primo anno di vita del bambino e solo per i nati nel 2018. La commissione Bilancio della Camera ha eliminato gli stanziamenti previsti per il 2020, cancellando la stabilizzazione dell’intervento.
Via anche il tetto massimo di 480 euro all’anno ma resta il budget totale stanziato per il 2018 (185 milioni): l’assegno per i bambini nati nel 2018 raddoppia, rispetto alla quota fissata dal Senato, e sale a 960 euro.
SUPERTICKET
I soggetti vulnerabili con redditi bassi, quelli con patologie gravi e le fasce protette anziani e bambini beneficeranno di un alleggerimento del superticket sanitario da 10 euro sulla diagnostica e la specialistica. Viene istituito un Fondo con una dotazione di 60 milioni di euro annui.
FATTURA ELETTRONICA
La fatturazione elettronica diventerà obbligatoria anche fra privati, ma solo nel 2019. Solo per le fatture dei sub-appalti pubblici e per la vendita di carburante l’obbligo scatterà dal primo luglio 2018.
WEB TAX
L’imposta sulle transazioni digitali passa dal 6% fissato al Senato al 3%. Inoltre, diversamente da quanto ipotizzato all’inizio, non viene allargata all’e-commerce. La Web Tax, sotto forma di ritenuta alla fonte, colpisce solo i soggetti che fanno oltre 3.000 transazioni nell‘anno solare. L’entrata in vigore resta il primo gennaio 2019, ma, in base a cifre aggiornate, la stima di gettito sale a 190 milioni l’anno. Un incremento di gettito rispetto ai 112 previsti nella versione uscita dal Senato.
SUPER E IPER-AMMORTAMENTO
Confermato il super-ammortamento, che passa però dal 140 al 130% e viene esteso a parchi veicoli pubblici e privati. Prorogato anche l’iper-ammortamento, cioè la supervalutazione del 250% degli investimenti in beni materiali nuovi, dispositivi e tecnologie abilitanti la trasformazione in chiave 4.0 acquistati o in leasing. In arrivo anche il nuovo credito d’imposta al 50% per la formazione 4.0.
EQUO COMPENSO
Le parcelle dei professionisti saranno valide solo se “proporzionali alla quantità e alla qualità del lavoro svolto”. La norma riguarda 4 milioni e mezzo di persone: non solo gli avvocati (com’era previsto nella prima versione del decreto), ma anche architetti, commercialisti, geometri o infermieri. Rientrano nel perimetro delle nuove regole tutti i professionisti, che siano iscritti a un ordine professionale, a un collegio o a un’associazione.
REDDITO DI INCLUSIONE
La manovra ha aumentato di 470milioni i fondi per il reddito di inclusione. Da oggi, primo dicembre 2017, è possibile fare le domande per ottenere il Rei. La misura prevede un progetto personalizzato per aiutare il nucleo familiare ad uscire dallo stato di bisogno. L’assegno arriva fino a 187 euro al mese nel caso di componente unico della famiglia e fino a 485 euro al mese per le famiglie con almeno cinque persone.
SCUOLA, STABILIZZAZIONE DEI PRECARI
La manovra stanzia 50 milioni nel 2018 e altri 150 l’anno dal 2019 per consentire la stabilizzazione di 18mila insegnanti precari. Posto fisso in arrivo anche per 813 ex Lsu assimilati a personale Ata (amministrativo, tecnico e ausiliario): in questo caso il costo è di 16 milioni. Dopo la stabilizzazione di 15.100 precari avvenuta la scorsa primavera, oggi i posti “di fatto” sono 18.762 (il numero di queste cattedre varia ogni anno a seconda del numero di studenti). Grazie alle nuove risorse saranno stabilizzati nel tempo questi 18mila posti precari, valorizzando la continuità didattica.
FONDO SALVA-RISPARMIATORI RADDOPPIATO
Le risorse del fondo per i risparmiatori danneggiati dai dissesti bancari sale da 50 a 100 milioni nel biennio 2019-2020.
CREDITO D’IMPOSTA PER LA PLASTICA RICICLATA
Dal 2018 al 2020 scatterà un credito d’imposta del 36% per le imprese che acquistano prodotti riciclati da plastiche miste. Il limite massimo è di 20mila euro per ciascun beneficiario.
STOP AL PAGAMENTO DEGLI STIPENDI IN CONTANTI
“I datori di lavoro avranno l’obbligo di pagare lo stipendio tramite strumenti tracciabili: sarà così impedito ogni abuso futuro attraverso la prevenzione”, ha reso noto Titti Di Salvo, vicepresidente dei deputati del Partito Democratico e prima firmataria dell’emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio.
CASSE PREVIDENZIALI TUTELATE
Approvata anche l’esclusione delle casse previdenziali dal bail in (ossia, le norme che prevedono la responsabilità diretta dei risparmiatori) e spending review.
ASSUNZIONI IN RAI
Rai potrà continuare ad assumere personale, seppure a stipendio ridotto, attingendo alla graduatoria del 2015.
FONDI PER POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO
In arrivo 50 milioni nel 2018 e 250 milioni nel biennio successivo per integrare il trattamento accessorio e gli straordinari di Polizia e Vigili del fuoco.
PIÙ SGRAVI A COOP CHE ASSUMONO RIFUGIATI
Un contributo, fino a tre anni, per ridurre gli sgravi dei contributi previdenziali e assistenziali per le coop sociali che assumono nel 2018 a tempo indeterminato «persone a cui è stata riconosciuta protezione internazionale a partire dal primo gennaio 2016». Lo prevede un emendamento approvato in commissione alla Camera. La proposta prevede l’erogazione di «un contributo entro il limite di spesa di 500mila euro annui a riduzione dello sgravio delle aliquote per l’assicurazione obbligatoria previdenziale e assistenziale».
PIÙ FONDI ALLE VITTIME DELL’AMIANTO
Nei prossimi tre anni aumenterà di 81 milioni il Fondo vittime dell’amianto.
ADDIO AI COTTON FIOC NON BIODEGRADABILI
Dal primo gennaio 2019 scatterà il divieto di commercializzare e produrre in Italia cotton fioc non biodegrabili, e dal 1 gennaio 2020, il divieto verrà esteso ai prodotti cosmetici da risciacquo ad azione esfoliante o detergente contenenti microplastiche.
A questi due provvedimenti se ne aggiunge un terzo, varato ad agosto ma in vigore dal primo gennaio 2018: tutte le buste di plastica – anche i sacchetti per la spesa – dovranno essere biodegradabili e compostabili.
DIRETTIVA BOLKESTEIN PER IL COMMERCIO AMBULANTE
Un emendamento dell’ultima ora alla manovra rinvia l’entrata in vigore della direttiva Bolkestein sul commercio ambulante. La correzione prevede che “al fine di garantire che le procedure per l’assegnazione delle concessioni del commercio su aree pubbliche siano realizzate in un contesto temporale e regolatorio omogeneo; il termine delle concessioni in essere alla data di entrata in vigore della presente disposizione e con scadenza anteriore al 31 dicembre è prorogato fino a tale data”. Se ne riparlerà quindi nel 2020.