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Londra 2012, la solita scherma salva la domenica nera dell’Italia: fioretto oro, beffa Cagnotto

Nel torneo di scherma l’Italia chiude come aveva cominciato: dopo la storica tripletta nella prova di fioretto individuale femminile, è toccato a Cassarà, Baldini, Aspromonte e Avola vincere l’oro nella gara a squadre – Dalla pedana sono arrivati 3 ori e 7 medaglie, la metà di quelle totali azzurre – Atroce beffa per Tania Cagnotto: quarta per 20 centesimi!

Londra 2012, la solita scherma salva la domenica nera dell’Italia: fioretto oro, beffa Cagnotto

La domenica delle grandi delusioni, risollevata solo dalla solita scherma. Nell’ultima gara sulle pedane dell’Excel Center l’Italia chiude come aveva cominciato: dopo la storica tripletta di sabato 28 agosto nella prova di fioretto individuale femminile, è toccato agli uomini riscattare l’opaca prestazione nella gara da singoli e portare alla spedizione azzurra la sesta medaglia d’oro, quattordicesima in totale.

Andrea Baldini, Valerio Aspromonte, Andrea Cassarà e Giorgio Avola hanno vinto in finale contro i sorprendenti giapponesi per 45-39 e hanno così fatto calare il sipario sul torneo di scherma con un bilancio più che lusinghiero: 3 ori, 2 argenti e 2 bronzi. Totale 7 medaglie, ovvero esattamente la metà di tutte quelle ottenute finora dalla pattuglia azzurra.

Eppure ne sarebbero potute arrivare anche altre nel piovoso pomeriggio londinese, se per esempio Elia Viviani, nel ciclismo su pista specialità Omnium avesse confermato il primo posto ex aequo al termine delle prime cinque prove, salvo poi finire nono nell’ultima e solo sesto nella classifica finale della gara vinta dal danese Hansen. Oppure se Alberto Busnari, nella ginnastica artistica (specialità cavallo) non fosse stato forse un po’ penalizzato dai giudici “casalinghi” nel premiare l’idolo locale Max Whitlock, relegando il nostro atleta al quarto posto per soli due decimi. O ancora se le ragazze del beach volley, strepitose fin qui, non avessero abdicato di fronte alla coppia americana perdendo l’occasione di una storica semifinale, quasi sinonimo di medaglia.

Ma soprattutto quelli che fanno più male sono i 20 centesimi di punto che hanno privato ancora una volta Tania Cagnotto di una medaglia olimpica nei tuffi, dal trampolino da tre metri. Scontato che oro e argento andassero alle due cinesi, mentre invece il terzo posto della messicana Sanchez ai danni dell’azzurra, ottenuto a dir poco per il rotto della cuffia, lascia davvero l’amaro in bocca. La deliziosa Tania si è lasciata andare in lacrime davanti alle telecamere, consolata come sempre dal papà allenatore Giorgio. E così, come nella prova del sincro in coppia con Francesca Dellapè, arriva per lei e per i tuffi azzurri un’altra medaglia di legno.

Senza contare poi le sconfitte del Setterosa (eliminato) e del volley femminile contro la Russia, che non dovrebbe però compromettere la qualificazione ai quarti di finale. Le uniche note liete della giornata arrivano dal tiro a segno (pistola 50 metri) con il sorprendente quinto posto di Giuseppe Giordano, dalla vela con la vittoria in regata e il quarto posto nella classifica generale della classe 470 di Giovanna Conti e Giulia Micol, ora in corsa per quella che potrebbe essere l’unica medaglia della vela azzurra, e dai brillanti turni di qualificazione di Massimo Fabbrizi nel tiro a volo, fossa olimpica, al secondo posto provvisorio con 74 piattelli centrati su 75. La finale è in programma lunedì.

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