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L’occupazione Usa ridà slancio alle Borse: a Milano (+1%) brillano Fiat e banche

Piazza Affari (+1%) e tutti gli altri listini superano l’esame dopo i tracolli e i dubbi di ieri sul trend dei mercati – E’ il lavoro americano che ridà fiducia alle Borse – A Milano spiccano la Fita e Intesa che guadagna il 3% – Bene anche Mediolanum, Autogrill e Mediobanca – Lo spread Btp-Bund si attesta a quota 265 pb

L’occupazione Usa ridà slancio alle Borse: a  Milano (+1%) brillano Fiat e banche

FINALE TORO DOPO I DATI SULL’OCCUPAZIONE AMERICANA
MARCHIONNE RILANCIA FIAT, PIACE LO SPIN OFF AUTOGRILL

In maggio in Usa sono stati creati 175.000 nuovi posti di lavoro (esclusi gli addetti del settore agricolo), in rialzo dai 149.000 creati in aprile (dato rivisto da 165.000). Meglio di quanto atteso dagli economisti (163.000) ma il tasso di disoccupazione è salito al 7,6% dal precedente 7,5%.

Le reazioni? Il dato, migliore del previsto, alimenta le aspettative di un ridimensionamento del QE e di riflesso sostiene il dollaro sull’euro (1,322 da 1,324) ma è anche la miglior medicina per il mercato azionario: l’economi cresce abbastanza da scacciare i fanasmi della ricaduta in recessione, ma non inmmanira così convincente da anticipare la fine degli stimoli.

Di qui l’avvio in rialzo di Wall Street: indice Dow Jones +0,53%, S&P500 +0,85%, invariato il Nasdaq. In evdenza Wal Mart che ha confermto il programma di buy bacl per 15 miliardi di dollari.

Le buone nuove da oltre Oceano hanno riportato l’ ottimismo nei listini europei.

A Milano l’indice Ftse Mib chiude a +1% a quota 16691 recuperando parte delle perdite del giovedì nero.

Viaggiano attorno alla parità Francoforte -0,1% e Parigi +0,11%. Londra +0,02%.

Sul mercato dei titoli di Stato recupera il Btp, il titolo a 10 anni è scambiato a un rendimento del 4,26% (+10 punti base), spread a quota 272 (-12).

Fra le blue chip milanesi si mette in evidenza Autogrill +3.09%, dopo che la famiglia Benetton ha detto che potrebbe scendere sotto il 50% per favorire la crescita del gruppo con acquisizioni. Non sono escluse secondo il mercato operazioni di consolidamento con altri operatori, una possibilità rafforzata dalla disponibilità dei Benetton a scendere sotto il 50%. Citi alza il target price a 12 euro.

Recuperi diffusi nel settore bancario, dopo l’alluvione della vigiia.

A Piazza Affari le banche sono in ordine sparso. MontePaschi -0,54% non si risolleva dopo la caduta di ieri (-8%). Unicreditè in ribasso dell0,73%.

Sprint di Intesa che risale del 3.1%, In terreno positivo anche Banco Popolare +0,98%, Ubi +0,67%.

Debole Generali, in calo dello 0,2%, Fondiaria-Sai perde il 2%.

Ingrana la sesta Fiat +3,13% dopo le dichiarazioni di Sergio Mrchionne. “Non so quando arriveremo ad un accordo, neppure se ci arriveremo. Dipende da loro”, ha dichiarato Sergio Marchionne a proposito delle trattative con il fondo Veba sulla quota Chrysler in mano al sindacato. “Fiat – ha ribadito a margine del Workshop del Consiglio per le Relazioni tra Italia e Stati Uniti – non ha alcun bisogno di un aumento di capitale” perché “il gruppo ha sufficiente liquidità, oltre 21 miliardi cash”.

In ripresa anche Pirelli +1,87%.

Finmeccanica -0,97%, Fiat Industrial -0,25%.

Positiva Telecom Italia +1,04%. L’agenzia Reuter, citando una fonte “vicina al dossier” anticipa le valutazioni della società sulla rete di accesso della linea fissa, prossima allo spin off. Si prevede che la mewco possa generare ricavi annui pari a quasi 4 miliardi di euro con un margine sull’Ebitda del 50% circa.

Sono in progresso Enel +0,65% ed Eni +1,76%.

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