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Lo spread scende, le banche brillano e la Borsa corre

L’effetto Cernobbio, dove il ministro Tria ha confermato che le riforme del Governo Lega-Cinque Stelle verranno avviate nella manovra ma saranno graduali, abbassa lo spread sotto quota 240 e le banche festeggiano in Borsa con vistosi balzi all’insù – Bene anche Leonardo e Tim – Così Piazza Affari diventa regina d’Europa

Lo spread scende, le banche brillano e la Borsa corre

Prende il volo Piazza Affari, rinfrancata dal calo dello spread, in linea con quanto previsto dal ministro Giovanni Tria. L’indice +2,19% ha superato di slancio quota 20.900 con una performance di gran lunga più vivace degli altri listini, comunque in terreno positivo: Francoforte +0,4, Parigi +0,5, Madrid +1,1%. Londra +0,37%. 

Dazi e mercati emergenti condizionano l’umore degli investitori europei, come emerge dall’indice Sentix che misura la fiducia degli operatori nella zona euro: nel mese di settembre è sceso a 12 da 14,7 di agosto.

Sotto pressione i produttori di chip e fornitori di Apple come Dialog Semiconductor e Ams dopo che il presidente Usa Donald Trump ha detto che il gigante tech dovrebbe spostare la produzione di Iphone in Usa. Stm -0,1%. 

 Il produttore del marchio Cartier, Richemont progredisce dell’1,5% dopo la nomina a ceo di Jerome Lambert e un rialzo del 10% nelle vendite degli ultimi cinque mesi. Sale anche la rivale Swatch +0,8%.

L’Italia beneficia invece degli acquisti sul debito e del parallelo recupero del comparto bancario. Alla vigilia delle aste di metà mese, il Btp tratta ad un rendimento del 2,76%, dieci punti in meno di venerdì. Lo spread è sceso a 236 punti base, sui minimi delle ultime quattro settimane. Un report di Morgan Stanley consiglia di acquistare Bot e Btp in vista dell’annuncio della legge di bilancio. Intanto i credit default swap a 5 anni sul debito italiano scendono sui minimi dell’ultimo mese. Il costo per assicurare il debito italiano dal rischio default è calato a 222 punti base rispetto ai 227 della chiusura di venerdì scorso.

L’euro viaggia a 1,154 su dollaro +0,2%. Il petrolio Brent è in rialzo dello 0,8% a 77,85 dollari il barile.

Eni +0,5%. Con il balzo della produzione annunciata oggi dal giacimento di Zohr l’Egitto diventa il primo Paese produttore di idrocarburi. Tra le utility, Enel  +2,4%, Snam +2%.

In grande effervescenza il settore bancario, grazie anche al calo dello spread. Ma il rialzo è favorito dall’ascesa delle attese di aggregazioni, sia in Italia che a livello continentale. Il settore bancario si giova tra l’altro delle dichiarazioni rese ieri a Bloomberg tv da Josef Ackermann, ex ad di Deutsche Bank , secondo cui l’Europa necessita di merger tra le banche (vedi la stessa Deutsche Bank +0,11%, Commerzbank +2,2%) per creare un colosso regionale. 

A Piazza Affari prende il volo Mediobanca +5,8% nonostante Unicredit +4,8% non sembri intenzionata a dare disdetta anticipata del patto.  Banco Bpm +4,97%. Intesa Sanpaolo +5,08%. Banca Monte Paschi +8%.

Tim +3,2% mentre si scalda il conflitto tra i soci. Stamane Elliott ha replicato all’affondo di Vivendi. “Dopo che Vivendi ha avuto il controllo della società per anni -recita una nota – ora è pronta a sindacare sull’operato del nuovo consiglio dopo appena 4 mesi dalla sua nomina”. “Stiamo portando avanti – si aggiunge – un piano elaborato e promosso da Vivendi” e gestito da Amos Genish, designato a suo tempo dal socio francese. Ma si profila un confronto a tre su Sparkle che l’attuale maggioranza intende cedere contro la linea del governo, appoggiata da Vivendi.  

Fiat Chrysler -0,5%. Procedono le trattative con Kkr per la cessione di Magneti Marelli, che potrebbe avvenire entro fine ottobre.

Vola invece Leonardo +4,2% che ha esercitato il diritto di prelazione sull’acquisto del 98,54% di Vitrociset, società attiva nella fornitura di servizi per la difesa le attività spaziali e infrastrutture sensibili. Non è stato fornito il valore economico dell’accordo. Vitrociset, che ha poco meno di 900 dipendenti, nel 2017 ha fatturato 163 milioni di ricavi. Il 7 agosto scorso l’altra società pubblica coinvolta nelle attività della difesa,

Fincantieri, in rialzo dello 0,9%, aveva annunciato di aver raggiunto un accordo, reso oggi inefficace dall’esercizio di prelazione da parte di Leonardo, per rilevare la partecipazione di Vitrociset insieme a Mer Mec.

Fuori dal paniere principale, Astaldi -3,3%, segna un nuovo minimo storico. Fitch ha tagliato il rating a CCC.

Nell’Aim balzo di Bio-on +5,33%, operatore attivo nella nuova chimica ecosostenibile, che ha trovato un metodo per produrre bioplastica anche dall’olio di frittura.

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