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Lo spread Btp-Bund ai massimi in attesa dell’aumento dei tassi Bce e delle parole di Trichet

di Ugo Bertone – Borsa quasi piatta in attesa della Banca centrale europea – Sale Enel Green Power – Oggi il riassetto in Edison – Istituti di credito sulle montagne russe – Fonsai in altalena – Upa: crescita zero per la pubblicità

Lo spread Btp-Bund ai massimi in attesa dell’aumento dei tassi Bce e delle parole di Trichet

AL MASSIMO STORICO LO SPREAD BTP/BUND
BORSA QUASI PIATTA IN ATTESA DI TRICHET

Il tentativo di rimbalzo della Borsa milanese ha avuto vita breve. Dopo la prima ora di contrattazione l’indice Ftse Mib ha perso forza: -0,25 a quota 19.733. A Parigi il Cac segna +0,43% al pari di Francoforte. In attesa della conferenza stampa di Jean-Claude Trichet, a conclusione del meeting della Bce che aumenterà i tassi di un quarto di punto, si infittiscono le vendite sui titoli di Stato dei paesi periferici, Italia compresa. Il rendimento del Btp decennale sale oggi di altri 5 punti base al 5,15%. Lo spread con il Bund tedesco ha segnato stamattina il nuovo massimo storico a 225 punti base. “Il contesto, negativo, non è cambiato rispetto ai giorni scorsi, in più oggi ci sono le aste spagnole a 3 e 5 anni il cui peso si va ad aggiungere sul segmento periferico”, spiega un trader da Milano. L’euro scende nettamente nei confronti del dollaro (1,429 da 1,4319 di ieri sera) e soprattutto nei confronti del franco svizzero, salito a 1,1971 da 1,2017.

Una volta tanto non saranno i tassi di interesse il tema clou dell’incontro stampa con Trichet, a quattro mesi dalla prossima uscita di scena del banchiere centrale. I mercati vogliono sapere, in particolare, l’atteggiamento della Bce nei confronti dei titoli greci, nel caso che S&P’s o un’altra agenzia di rating decreti il default di Atene. Davvero la Bce rifiuterà gli Hellenic bond come collaterali, assumendosi la responsabilità di far uscire in pratica la Grecia dall’area euro? Oppure escogiterà un artificio diplomatico per evitare la resa dei conti, anche a costo di compromettere la credibilità dell’istituzione? Stamane, intanto, Il ministro delle Finanze greco Evangelos Venizelos si è incontrato con il governatore della Bce Jean-Claude Trichet. Lo ha reso noto la segreteria del ministro. “Hanno parlato del programma di privatizzazioni e del sistema bancario in vista dell’Eurogruppo”, ha detto a Reuters un portavoce del ministero.

ENEL GREEN POWER DA’ LA SCOSSA A PIAZZA AFFARI
OGGI VIA LIBERA DEL CDA DI A2A A EDF IN EDISON

Enel Green Power sale dell’1,6% sostenuta dalla raccomandazione positiva di JP Morgan che ha alzato il tp a 2,33 da 2,05 euro, anche perché il broker ritiene che ci sia ancora spazio per un aumento della capacità produttiva del gruppo a fronte di una previsione di maggiori investimenti. Di Enel Green Power, Jp Morgan apprezza il basso profilo di rischio dovuto alla diversificazione geografica e tecnologica del business. Edison sale dell’1,2%. Si terranno oggi i Consigli di Gestione e Sorveglianza di A2A (-1,04%), con all’ordine del giorno lo spinoso tema del riassetto Edison.

Ricordiamo che nei giorni scorsi l’operazione sembrerebbe aver ricevuto un nuovo appoggio politico, come testimoniato dalle parole del sottosegretario allo sviluppo economico Stefano Saglia, che ha affermato che ‘Edison resterà italiana anche quando avrà un azionista di riferimento francese’. Saglia ha poi aggiunto di aver già comunicato a Edf che “le strategie internazionali di Edison andranno preventivamente concordate assieme al governo italiano”. Sul piatto c’è la cessione della maggioranza di Transalpina di Energia, holding che controlla Edison, ai francesi di Edf. Le trattative proseguono ormai da tempo ma sembra che le parti non siano lontane da un accordo. In caso di cambio di maggioranza, è probabile che Edf sia costretta a lanciare un’Opa su Edison.

Altra notizia sul fronte delle energie rinnovabili, uno dei pochi in movimento. Pirelli rileverà una quota del 16% di Gwm Renewable Energy II, una società di investimento di proprietà delle famiglie Pallavicini-Diaz e Rovati che opera nel segmento della produzione di energie da fonti rinnovabili. L’esborso previsto è di 25 milioni di euro. Pirelli Ambiente, controllata al 51% da Pirelli e al 49% da Camfin, secondo indiscrezioni di stampa avrebbe in programma un riassetto delle attività svolte. In particolare, l’acquisto del 16% di Gwm Renewable Energy II (veicolo che controlla le attività delle energie rinnovabili del gruppo Gwm), investendo 10 milioni e vendendo alla stessa Gwm la quota della joint venture Gp Energia . “Il deal, sebbene piccolo – spiega Equita nella nota odierna – serve a ripulire ulteriormente il perimetro delle attività non appartenenti al settore pneumatici e a valorizzare un asset di limitata visibilità, a beneficio soprattutto di Camfin”, conclude il broker, mantenendo la raccomandazione buy sul titolo Pirelli con target price a 8,5 euro.

Intanto, dopo aver cercato senza successo fino all’ultimo di inserire la riforma all’interno della legge finanziaria, la Lega Nord fa sapere che presenterà a breve in Parlamento la stessa proposta di un taglio degli incentivi alle rinnovabili. Numerose le società che sarebbero impattate negativamente da un taglio del 30%, secondo le proiezioni di Intermonte. In particolare: Enel Green Power (-10% a livello di utile per azione), Edison (-9,9% a livello di utile per azione), Iren (-8,5% a livello di utile per azione), Erg (-13% a livello di utile per azione) e Falck Renewables (-61% a livello di utile per azione).

BANCHE ITALIANE SULLE MONTAGNE RUSSE
FONSAI SI PRIPRENDE POI TORNA IN ROSSO

In Piazza Affari sono molto volatili le banche. Moody’s ha svolto gli stress test sulle 91 banche europee selezionate dall’EBA, l’Autorità bancaria europea. Secondo le proiezioni dell’agenzia di rating, 26 istituti non avrebbero superato lo stress test. Tutte le banche italiane avrebbero passato il test interno di Moody’s mentre tra le banche bocciate vi sarebbero banche greche, portoghesi, spagnole, irlandesi, austriache, tedesche. Unicredit -0,1%, Intesa -0,1%, Pop.Milano -0,7%. Restano positive MontePaschi +1,5% e Ubi +0,2%. Avvio positivo per Piazza Affari e le altre Borse europee. A Milano l’indice FtseMib sale dello 0,2% con timidi rimbalzi diffusi su tutto il listino. Ieri le banche hanno accusato forti perdite, ma oggi non sono le banche a guidare il recupero. Intesa, dopo un primo rimbalzo torna sotto (-1,29% alle 12), Unicredit segna -1,43%, Ubi invariata. MontePaschi segna +0,19%.

Fra le assicurazioni, Fonsai prima recupera (+3,2%) poi, dopo le 11, ripiomba in terreno negativo (-5,70% alle 12). Il tutto all’indomani del cda che ha deliberato di mettere in vendita un altro dei gioielli di famiglia: casa Settala, palazzo storico in via Pantano, nel centro di Milano. L’immobile è stato messo sul mercato a 60 milioni di euro, 14 milioni di euro in più rispetto al valore di carico. Altre indiscrezioni, riportate anche da Il Messaggero, riferiscono che Unicredit avrebbe concluso la selezione dei propri rappresentanti che andranno a occupare tre posti nel consiglio di amministrazione di Fondiaria Sai. La banca ha scelto Ranieri de Marchis (capo dell’audit di Unicredit), Roberto Cappelli (presidente della As Roma) e Salvatore Militello (docente di statistica assicurativa all’Università Bicocca di Milano ed ex dirigente della Ras).

L’UPA PREVEDE CRESCITA ZERO PER LA PUBBLICITA’ 2011
ADREANI (MEDIASET): NEI PROSSIMI MESI ANDRA’ MEGLIO

Nel corso dell’assemblea l’Upa, Utenti Pubblicità Associati, ha detto di prevedere un mercato della pubblicità in Italia a crescita zero nel 2011. A fine anno l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari dovrebbe essere vicino a 9,3 miliardi di euro: la radio dovrebbe calare del 7,1%, la tv dell’1,5% (secondo Nielsen nei primi 4 mesi Mediaset ha perso lo 0,5%, la RAI l’8%), i quotidiani del 3%; l’unica a crescere è internet + 18%. Giuliano Adreani, ad di Mediaset Pubblicità, resta però ottimista sulla ripresa della raccolta nel secondo semestre dell’anno. “Ho la sensazione che nella seconda parte dell’anno ci potrebbe essere una ripresa degli investimenti”.

IMPREGILO PROMOSSA DA EQUITA
CASTELLI (LEGA) A FIANCO DI ATLANTIA

Impregilo all’attenzione di Equita, che conferma la raccomandazione d’acquisto (“buy”) sul titolo con target price a 3,95 euro. Le risorse derivanti dalla manovra finanziaria varata dal governo, serviranno a sbloccare i lavori per il terzo valico Milano-Genova, il cui general contractor è il Cociv. “Ricordiamo che il Cociv – spiega la sim milanese nella nota odierna – è il consorzio di imprese guidato da Impregilo, con una quota del 50%, e in cui figura anche Maire Tecnimont, in quota 20%, che ha in portafoglio l’opera del valore complessivo pari a circa cinque miliardi”. La firma dell’accordo tra le controparti (Cociv e Ferrovie dello Stato) sarebbe molto vicino e i lavori dovrebbero partire a breve. “Il nostro modello e la valutazione di Impregilo non include il contributo di tale contratto”, concludono gli analisti. Bene il titolo a Piazza Affari.

Positivi gli industriali da Fiat a Tenaris.

Marcia indietro fra le “mid cap” di Telecom Italia Media che scende del 3,3%. Il vice ministro alle Infrastrutture Roberto Castelli dice che la maggioranza è pronta a presentare in Parlamento emendamenti alla norma sugli ammortamenti delle concessionarie, comprese quelle autostradali. Castelli è intervenuto all’assemblea dell’Aiscat, rispondendo al duro intervento di critica alla manovra da parte del presidente dell’associazione delle concessionarie autostradali Fabrizio Palenzona. “Sono ottimista che la norma possa essere modificata in Parlamento. Mi aspetto emendamenti di maggioranza in nessuna contrapposizione con il governo”, ha detto Castelli. Il viceministro leghista ha poi aggiunto, rivolto ai concessionari autostradali: “Siamo al vostro fianco come siamo al fianco del ministro Tremonti per la tenuta dei conti pubblici”.

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