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L’industria europea spinge il toro. Fca sale, Vivendi vola

Il buon andamento del Pil e i dati positivi dalla manifattura trainano i listini europei. Fiat Chrysler prosegue il trend in rialzo mentre Telecom Italia e Mediaset risentono dell’incertezza sulle scelte azionarie. Balzo di Dada sulla scia dei rumors di vendita. Spread in calo

Avanzano le Borse europee sull’onda del buon andamento della congiuntura. A Milano l’indice Ftse Mib apre settembre in rialzo dello 0,6% , oltre quota 21.800. Fanno meglio Parigi (+0,9%) e Francoforte (+0,7%). Madrid +0,5%, Londra +0,2%.

Balzo del 7% a Stoccolma della la casa automobilistica svedese Volvo, controllata dalla cinese Geely’s, che si avvia a registrare il maggiore guadagno giornaliero in oltre quattro mesi, dopo aver annunciato i nuovi obiettivi finanziari.

A Parigi Vivendi guadagna il 5% circa dopo aver confermato l’outlook, grazie alla crescita dei profitti migliore delle attese. Telecom Italia arretra invece dello 0,8% a quota 0,80 euro. Abbonata al ribasso Mediaset (-0,19%), sempre più vicina a 3 euro.

L’industria italiana ha fatto boom. L’attività manifatturiera è cresciuta ad agosto al ritmo più rapido degli ultimi sei anni e mezzo rendendo più rosee nel breve termine le prospettive per l’economia. L’indice Pmi elaborato da Markit/Adaci è salito il mese scorso a 56,3 da 55,1 di luglio, allontanandosi ulteriormente dalla soglia di 50 che separa prospettive di crescita da prospettive di contrazione e toccando il massimo da febbraio 2011. Il dato è decisamente superiore alle attese degli economisti che in media indicavano 53,3.

Nel secondo trimestre del 2017, secondo l’Istat, il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell’1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016. L’Italia cresce ininterrottamente da dieci trimestri consecutivi.

Accelera anche la Germania: il settore manifatturiero ha registrato una crescita significativa, sostenuta da produzione, nuovi ordini ed esportazioni. L’indice Pmi relativo alla manifattura il mese scorso si è attestato a 59,3, terza migliore performance dall’aprile 2011, in crescita rispetto a 58,1 di luglio.

In Francia il manufacturing ha registrato un massimo da sei anni in agosto con un ulteriore incremento degli ordini dall’estero nonostante la forza dell’euro. L’indice finale Pmi è salito a 55,8, il livello più alto da aprile 2011. Meglio del previsto anche il Pmi del Regno Unito.

Il dollaro torna a rafforzarsi stamattina a 1,188 contro l’euro, da 1,191 della chiusura di ieri sera. Alle 14,30 uscirà il dato sull’andamento dell’occupazione negli Usa ad agosto, un dato chiave per le prossime decisioni della Fed in materia di tassi di interesse.

Il rendimento dei Btp a 10 anni è in calo stamattina a 2,01% da 2,03: il mercato non crede ad una stretta del Qe da arte del direttorio Ue della prossima settimana. Spread con il Bund a 165 punti base (-1 punti base). Petrolio in calo dopo il balzo di ieri: il Brent scivola dello 0,5%, a 52,5 dollari al barile. Ieri ha guadagnato il 3%. Wti a 46,7 dollari (-1%). 

Eni avanza dello 0,6%, Saipem -l’1,1% corregge il prezzo dopo il boom della vigilia (+6%). Bernstein ha ribadito la raccomandazione negativa Underperform, tagliando il prezzo obiettivo a 3,0 euro da 3,12 euro.

Invariata Tenaris. Stamattina Bernstein ha ribadito la raccomandazione Outperform, limando il target price a 19 euro da 20 euro. Gli impianti in Texas del gruppo non hanno riportato danni sostanziali come conseguenza del passaggio dell’uragano Harvey, recita un comunicato della società. 

Prosegue il movimento positivo di Fiat Chrysler (+1,9%), accompagnata dagli altri titoli della scuderia Agnelli. Cnh Industrial +0,5%, Exor +0,9%. Rialzi diffusi fra gli altri titoli industriali: Stm guadagna l’1,1%, Leonardo +0,3%, Brembo +1,8%. Lievi progressi per le banche: Intesa +0,4%, Unicredit +0,1%.

In attesa di tornare in Borsa, Pirelli ha chiuso il primo semestre con ricavi in crescita del 10,6% a 2,685 miliardi di euro (+8% a cambi costanti) ed è tornata in utile. Il risultato netto è stato pari a 67,6 milioni rispetto alla perdita di 6,5 milioni dell’anno precedente. Il piano industriale al 2020 di Pirelli prevede una crescita media ponderata annua dei ricavi pari o superiore al 9% nel periodo 2016/20, dai 4,976 miliardi registrati a fine 2016.

Nel lusso Moncler (+1.59%) apre il mese di settembre ritoccando il record storico di ieri con un prezzo di 24,25 euro. Balzo di Dada (+3,34% a 4,15 euro): Sawiris sta cercando un compratore.

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