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Ligresti/Premafin: chiusa l’indagine di Milano sui trust esteri

La procura di Milano ha concluso l’inchiesta sull’acquisto di azioni della società attraverso cui i Ligresti controllavano Fondiaria-Sai – Per l’accusa di una manipolazione del mercato finalizzata a tenere alto il prezzo dei titoli – Le operazioni realizzate tramite due trust delle Bahamas riconducibili a Salvatore Ligresti

Ligresti/Premafin: chiusa l’indagine di Milano sui trust esteri

L’inchiesta è chiusa. Ultimo capitolo dunque per le indagini della procura di Milano, che aveva metto sotto la lente di ingrandimento gli aquisti di azioni Premafin, la holding attraverso la quale la famiglia Ligresti controllava Fondiaria-Sai, fatti tra il 2 novembre209 e il 16 settembre 2010. Secondo l’accusa, si tratta di una manipolazione del mercato finalizzata a tenere alto il prezzo delle azioni della società quotata a Piazza Affari, di cui ora Unipol detiene oltre l’80%.

Le operazioni sarebbero state realizzate attraverso due trust con sede alle Bahamas (Ever Green e Heritage). Giancarlo De Filippo risulta essere il trustee del fondo Heritage (che detiene ancora il 2,3% di Premafin, stando ai dati della Consob) e l’asset manager di The EverGreen Security Trust. Secondo la Consob, dietro ai duetrust c’era Salvatore Ligresti. Niccolò Lucchini, invece, avrebbe ricevuto il mandato a operare sul titolo Premafin. 

In base all’ipotesi formulata dal pm Luigi Orsi, titolare del fascicolo, le società che fanno capo ai due trust tra il 2novembre 2009 e il 16 settembre 2010, hanno comprato azioni Premafin in chiusura di Borsa in modo tale da condizionare l’andamento del titolo. I beneficiari dell’operazione, per l’accusa, sarebbero stati i Ligresti e le loro società, inparticolare Imco e Sinergia, che in questo modo non si erano trovate nelle condizioni di dare garanzie aggiuntive alle banche a cui avevano dato in pegno le azioni Premafin essendo stato il titolo tenuto alto, questo il sospetto, in modo artificioso.

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