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Letta si è dimesso, Napolitano: fra oggi e domani consultazioni lampo

Negato il passaggio parlamentare chiesto dalle opposizioni – Le consultazioni del Capo dello Stato con i gruppi inizieranno oggi pomeriggio alle 17 e dovrebbero chiudersi entro domani sera – Il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord hanno già fatto sapere che non parteciperanno – Il nuovo governo Renzi potrebbe giurare già all’inizio della prossima settimana.

Letta si è dimesso, Napolitano: fra oggi e domani consultazioni lampo

“Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto oggi al Quirinale il presidente del Consiglio dei ministri onorevole Enrico Letta, accompagnato dal sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Filippo Patroni Griffi, che gli ha rassegnato le dimissioni irrevocabili dell’Esecutivo da lui presieduto”. E’ quanto si legge in una nota del Quirinale. 

Non è previsto alcun passaggio parlamentare (chiesto invece dalle opposizioni). Le consultazioni del Capo dello Stato con i gruppi parlamentari inizieranno oggi pomeriggio alle 17 e dovrebbero chiudersi entro domani sera. All’inizio della prossima settimana potrebbe dunque giurare il nuovo governo guidato dal segretario del Pd, Matteo Renzi. Il Movimento 5 Stelle e la Lega Nord hanno già fatto sapere che non parteciperanno alle consultazioni. 

Le dimissioni di Letta “conseguono necessariamente al deliberato assunto ieri, in forma pubblica e con l’espresso consenso dei Presidenti dei rispettivi gruppi parlamentari, dalla direzione del Partito Democratico a favore di un mutamento della compagine governativa – prosegue la nota –. Essendogli così venuto meno il determinante sostegno della principale componente della maggioranza di governo, il Presidente del Consiglio ritiene che a questo punto un formale passaggio parlamentare non potrebbe offrire elementi tali da indurlo a soprassedere dalle dimissioni, anche perché egli non sarebbe comunque disponibile a presiedere governi sostenuti da ipotetiche maggioranze diverse”. 

Il Capo dello Stato prende atto “della posizione espressa dal Presidente del Consiglio: il Parlamento potrà comunque esprimersi sulle origini e le motivazioni della crisi allorché sarà chiamato a dare la fiducia al nuovo Governo. La stessa procedura si è del resto seguita allorché le dimissioni dei rispettivi governi furono presentate al Capo dello Stato, senza alcuna previa comunicazione alle Camere, dal Presidente Berlusconi e dal Presidente Monti durante la scorsa legislatura”. 

Da parte sua, il Presidente della Repubblica “svolgerà nel più breve tempo possibile le consultazioni dei Gruppi parlamentari – conclude la nota del Colle – al fine di avviare la complessa fase successiva che dovrà condurre a una efficace soluzione della crisi, quanto mai opportuna nella delicata fase economica che il paese attraversa e per affrontare al più presto l’esame della nuova legge elettorale e delle riforme istituzionali ritenute più urgenti. Le consultazioni inizieranno oggi pomeriggio e si concluderanno nella giornata di domani”.

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