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Legge Stabilità, novità su banche e rendite finanziarie

Secondo le indiscrezioni, la legge di Stablità che sarà varata oggi dal Cdm prevede l’aumento al 22% dell’aliquota sulle rendite finanziarie e la riduzione del periodo in cui le banche potranno dedurre le svalutazioni e le perdite legate ai crediti – Rebus tagli alla sanità – La service tax si chiamerà Trise – Novità per dipendenti pubblici e pensionati.

Legge Stabilità, novità su banche e rendite finanziarie

Aumento dell’aliquota sulle rendite finanziarie e riduzione del periodo in cui le banche potranno dedurre le svalutazioni e le perdite legate ai crediti. Sotto il profilo finanziario dovrebbero essere queste le due novità principali contenute nella legge di Stabilità da 10-12 miliardi sul 2014 che sarà approvata oggi dal Consiglio dei ministri. Il premier Enrico Letta ha chiesto di aspettare il testo definitivo e di non dare credito alle indiscrezioni. Un’ulteriore smentita alle voci in circolazione è arrivata dal Tesoro. Noi, in attesa del testo definitivo, riportiamo le indiscrezioni come tali. 

RENDITE FINANZIARIE, DA GENNAIO ALIQUOTA AL 22%

Dal primo gennaio dell’anno prossimo, l’aliquota della tassazione sulle rendite finanziarie – compresi i titoli di Stato – dovrebbe salire dal 20 al 22%.

BANCHE, PERDITE SU CREDITI DEDUCIBILI IN 5 ANNI 

Le banche potrebbero dedurre le svalutazioni e le perdite sui crediti alla clientela (anche quelle del 2013) in cinque anni anziché in 18, come avviene oggi. Il Governo confermerebbe così la correzione di rotta promessa all’Abi dal ministro del Tesoro, Fabrizio Saccomanni. Nella bozza del provvedimento si legge che “’le perdite su crediti realizzate mediante cessione a titolo oneroso sono deducibili integralmente nell’esercizio in cui sono rilevate in bilancio”. Le banche attualmente possono dedurre solo lo 0,3% delle perdite in ciascun esercizio. 

TAGLI ALLA SANITA’

“Stiamo lavorando alacremente, ma ancora non abbiamo trovato la quadra. Comunque i tagli saranno meno del previsto”, ha detto il ministro degli Affari Regionali, Graziano Delrio, parlando dei tagli alla sanità previsti dalle prime bozze della legge di stabilità, che ammontano a 2,65 miliardi in tre anni. Per le Regioni potrebbero arrivare inoltre nuovi tetti alla spesa per circa un miliardo nel periodo 2014-2017.

CUNEO FISCALE 

Il cuore della manovra sarà il taglio del cuneo fiscale. Un intervento spalmato su più anni, che dovrebbe ammontare a circa cinque miliardi di euro, di cui tre a favore dei lavoratori. Secondo alcune bozze del provvedimento, sarebbero concesse detrazioni Irap fino a 15 mila euro per ogni assunzione a tempo indeterminato. Potrebbe essere restituita la contribuzione aggiuntiva dell’1,4% pagata dal datore di lavoro nel caso trasformi un contratto a termine in un’assunzione.

ARRIVA LA SERVICE TAX, SI CHIAMERA’ TRISE

Si chiamerà  Trise la service tax che dal 2014 ingloberà Imu sulla prima casa, Tares sui rifiuti e altri prelievi sui servizi comunali. La tassa sarà suddivisa in due componenti: la Tari a copertura dei costi per la gestione dei rifiuti urbani e la Tasi per coprire i costi dei servizi indivisibili dei Comuni, con un’aliquota di base all’uno per mille. Per attenuare la pressione fiscale sarebbe prevista una detrazione base ai lavoratori dipendenti che potrebbe salire da 1.338 a 1.450 euro. Il meccanismo prevede una riduzione dello sconto in proporzione al reddito, con un annullamento intorno ai 55mila euro. Invariato lo sconto per chi non supera gli ottomila euro.

COMUNI, ALLENTAMENTO DEL PATTO DI STABILITA’

Come compensazione in favore dei Comuni sarà concessa una deroga di due miliardi in due anni al patto di stabilità interno. 

DIPENDENTI PUBBLICI

I dipendenti pubblici potrebbero subire un taglio del 10% degli straordinari (5% per la Polizia) e il blocco dei contratti per tutto il 2014. 

PENSIONI

Come annunciato più volte dal ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, arriverà lo stop alla rivalutazione delle pensioni superiori a sei volte il minimo (circa tremila euro). Si parla anche di un contributo di solidarietà per le pensioni d’oro pari al 5% per la parte eccedente i 100mila euro fino a 150 mila euro, al 10% oltre i 150 mila e al 15% oltre i 200 mila.  Cambiano infine  le regole per la buonuscita di chi andrà in pensione: oggi viene versato in un unico importo annuale se l’ammontare complessivo (al lordo) è pari o inferiore a 90 mila euro, ma dal 2014 il limite sarà abbassato a 50 mila e oltre questo importo il Tfr sarà corrisposto in due tranche.

CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA

Per gli ammortizzatori in deroga in arrivo 600 milioni di euro, molto meno del miliardo chiesto da Regioni e parti sociali. 

BANDA LARGA

Per il completamento del piano nazionale banda larga dovrebbe essere autorizzata la spesa di 20,75 milioni di euro per il 2014.

SOCIAL CARD

Il Fondo per la social card potrebbe essere incrementato di 250 milioni di euro per il 2014. La carta acquisti dovrebbe essere concessa a “cittadini italiani o comunitari ovvero familiari di cittadini italiani o comunitari non aventi la cittadinanza di uno Stato membro che siano titolari del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero cittadini stranieri in possesso di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo”.

FONDO PER L’EDITORIA

In arrivo un fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria con dotazione di 50 milioni di euro per il 2014, 40 milioni di euro per il 2015 e 30 milioni di euro per il 2016.

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