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Le startup sfidano i cambiamenti climatici a colpi di investimenti. Il 2023 boom dell’equity

Le startup non sono da meno negli investimenti per la transizione ecologica. Da un incontro all’Università Bocconi segnali di fiducia.

Le startup sfidano i cambiamenti climatici a colpi di investimenti. Il 2023 boom dell’equity

Ci sono giovani che vedono nei cambiamenti climatici e nelle politiche di sostenibilità occasioni di lavoro, progetti originali, soprattutto. Non sbagliamo se annotiamo che la tendenza mondiale per questi progetti appartiene alle grandi società o a cluster organizzati con buone credenziali finanziarie. L’Italia, però, ogni tanto sorprende per certe iniziative.

COREangels Climate, una holding di investimento specializzata in tecnologie climatiche, ha dato vita alla seconda edizione di ITs’Climate, un think tank per buone pratiche e investimenti nel climate tech. All’Università Bocconi, insieme all’hub imprenditoriale B4i- Bocconi for innovation- si sono ritrovati aspiranti founder, studenti universitari ed esperti di fondi europei. Ma che aspettative di successo hanno questi incontri ? Nella fattispecie “l’obiettivo di IT’s Climate- dice Silvia Costantino co-organizzatrice dell’evento- è di evidenziare e sostenere la vitalità delle startup climate tech in Italia, un fenomeno in costante ascesa”.

Tendenza positiva

L’ecosistema italiano, secondo le tendenze attuali, mostra un buon impegno verso l’innovazione sostenibile, con un numero significativo di startup che attraggono investimenti. Beh, gli orizzonti sono vasti e le startup nel 2023 hanno raggiunto la cifra di 241 milioni di euro di investimenti. Solo l’anno prima c’è stata una fase di minor intensità con 132 milioni investiti. I dati sono stati forniti dalla piattaforma Net Zero Inisghts che ha presentato un quadro, tutto sommato, positivo.

Detto in altre parole, l’aggressività dei fenomeni climatici non indebolisce il risiko finanziario. Considerata anche la natura giovane delle piccole aggregazioni aziendali bisogna valutare positivamente incontri come quello della Bocconi. C’è fiducia nell’ambito delle climate tech, da parte della comunità investitrice, sostengono gli organizzatori. “Di particolare rilevanza, è l’incremento degli investimenti in equity, passati da 79 milioni nel 2022 a 215 nel 2023”. Cosa vuol dire ? La conferma degli investitori verso iniziative di innovazione e sviluppo sostenibile nel campo delle tecnologie.

Sulla parte pubblica ricade la responsabilità di definire la cornice entro la quale gli investimenti devono generare profitti. Se il contesto è incerto e la pubblica amministrazione non stabilisce limiti e regole, gli investimenti volano altrove. A Milano la MITO Technology è stata partner dell’incontro, mentre i rappresentanti di investitori come European Investment Fund, Net Zero Ventures, Axon Partners Group, Inclimo e EIT Innoenergy, hanno spiegato le dinamiche in un settore cupo della società. Le attività di queste organizzazioni, gestite con rettitudine e senza artifizi incomprensibili, possono arrivare al punto da dissimulare i cambiamenti climatici, di non classificarli solo come tragedie e lutti. È una strada aperta.

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