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Le colline del Prosecco patrimonio Unesco: si decide il 7 luglio

L’organo consultivo dell’Unesco che si occupa dei siti protetti ha ufficialmente “raccomandato” che le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene siano iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale come Paesaggio culturale – Decisione tra un mese a Baku.

Icomos (International Council on Monuments and Sites), l’organo consultivo dell’Unesco che si occupa dei siti protetti nel mondo, ha ufficialmente “raccomandato” che le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, in Veneto, siano iscritte nella Lista del Patrimonio Mondiale come Paesaggio culturale. Ora la palla passa al World Heritage Committee dell’Onu, che si riunirà il 7 luglio a Baku (Azerbaijan) per esaminare e – presumibilmente – promuovere la candidatura espressa dal Governo italiano.

C’è quindi la concreta possibilità che questa volta, dopo il rinvio deciso un anno fa nella riunione svoltasi a Manama (Bahrain), le colline del trevigiano, dove vengono prodotte le famose bollicine, possano finalmente ottenere il prestigioso riconoscimento mondiale. La località italiana raggiungerebbe così luoghi dal fascino riconosciuto a livello mondiale, come il Grand Canyon, il Taj Mahal, il Monte Fuji in Giappone, la grande barriera corallina australiana, o ancora la piana della Piramidi d’Egitto. Icomos ha riconosciuto che gli approfondimenti al dossier richiesti dai membri Unesco “sono stati effettuati e sono positivi”.

I tecnici del Veneto avevano infatti condotto nuove ricerche bibliografiche e di archivio, in particolare in relazione ai ‘ciglioni’, all’aspetto a mosaico dei vigneti e al sistema ‘bellussera’ nell’allevamento delle viti. Una ricerca che aveva sottolineato come i cambiamenti nelle tecniche di coltivazione del terreno delle zone “tampone” (buffer zones) non abbiano influenzato le caratteristiche dell’area, che conserva caratteri rimasti relativamente stabili negli ultimi due secoli.

“Questa è la realizzazione di un sogno che sto inseguendo da 10 anni”, ha commentato il governatore del Veneto, Luca Zaia, tra i fautori della candidatura che però premia non solo il Veneto ma tutta l’Italia. “Il riconoscimento del Patrimonio dell’Umanità consacra e premia il lavoro di tante persone che, negli anni, si sono spaccate la schiena per donarci il meraviglioso paesaggio delle Colline del Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene”.

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