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Le Borse si rianimano con le parole di Xi Jinping: brilla il Nasdaq, ma resta alta la volatilità

Le Borse europee chiudono una giornata e una settimana di forti oscillazioni. Sale il Nasdaq. A Milano corre Atlantia, giù Iveco ed Eni

Le Borse si rianimano con le parole di Xi Jinping: brilla il Nasdaq, ma resta alta la volatilità

Con uno scattino finale le Borse europee chiudono in lieve rialzo, in scia ai guadagni di Wall Street trascinata a sua volta dalle big tech e dal Nasdaq (+1,3%). Per tutti si chiude (in Europa) o si sta chiudendo (a New York) la miglior settimana da novembre, soprattutto grazie al balzo compiuto dai listini lunedì, dopo notizie di un possibile piano per la pace in Ucraina che pure, al momento, non ha fatto grandi passi avanti. 

A infondere un po’ di ottimismo oggi, a metà giornata, sono state le notizie relative alla videotelefonata di circa due ore tra il leader cinese Xi Jinping e il presidente Usa Joe Biden. Le parole riferite dalla stampa cinese sembrano una sentenza dei Ching, il famoso classico del Celeste Impero, considerato da Confucio libro di saggezza e utilizzato a livello popolare a scopo divinatorio, ma tanto basta a riaccendere la speranza sui mercati.

Xi avrebbe detto a Biden che i conflitti e gli scontri come quello in corso in Ucraina non sono nell’interesse di nessuno. “Pace e sicurezza sono i tesori più preziosi della comunità internazionale”. Stati Uniti e Cina devono non solo “guidare lo sviluppo delle relazioni bilaterali sulla strada giusta, ma anche assumersi le dovute responsabilità internazionali per compiere gli sforzi per la pace e la tranquillità nel mondo”. Biden avrebbe chiesto al suo omologo cinese di usare la sua influenza su Vladimir Putin per porre fine alla guerra.

Il colloquio è caduto nel 23esimo giorno di guerra e nell’anniversario dell’annessione della Crimea alla Russia, celebrato con una certa solennità da Mosca.

La volatilità resta dunque in agguato e oggi potrebbe riaffacciarsi oltreoceano poiché è anche il giorno delle tre streghe, occasione in cui gli investitori chiudono le posizioni in futures e contratti di opzione prima che giungano a scadenza, il che spesso porta ampi e inattesi movimenti del mercato.

Tra le materie prime sono poco mossi i future del petrolio. Dopo l’ampia risalita di ieri, il Brent guadagna un ulteriore 0,5%, 107,91 dollari al barile; Wti, +0,91%, 103,98 dollari al barile. 

Nel valutario si rafforza il dollaro: l’euro perde circa lo 0,5%, con il cross intorno a 1,102. 

Borse europee incerte

Si chiude bene dunque questa seduta all’insegna dell’incertezza sui mercati europei. Il dato finale è moderatamente positivo per Piazza Affari, +0,41%, a 24.222 punti base, Parigi +0,12%, Francoforte +0,15%, Londra +0,29%. È piatta Madrid, mentre è nettamente più convinta Amsterdam, +1,26% grazie ai titoli tecnologici.

Mosca non ha ancora riaperto i battenti, ma oggi la governatrice della banca centrale Elvira Nabiullina ha annunciato che lunedì riprenderanno le negoziazioni dei titoli di stato Ofz in rubli.

La governatrice, proposta da Putin per il terzo mandato, ha deciso inoltre di mantenere invariato il tasso di riferimento al 20%.

Ha portato poi un certo sollievo sui mercati il fatto che la Russia abbia pagato i 117 milioni di interessi su due obbligazioni in dollari sovrani, alleviando i dubbi sulla sua capacità di onorare il debito estero dopo le dure sanzioni imposte dall’Occidente.

S&P ha però tagliato il rating del paese da “CCC-” a “CC”, due livelli sopra il default.

Atlantia regina a Piazza Affari, male Eni e Iveco

Tra le blue chip peggiori di Milano oggi si distingue Eni, -2,91%, in secca perdita dopo la presentazione del piano 2022-25. Evidentemente strategie industriali e target finanziari annunciati non hanno molto convinto, poiché a partire da queste le quotazioni del titolo hanno cominciato a scendere. Il piano prevede una generazione di cassa operativa da 14 miliardi, la distribuzione di un dividendo annuale di 0,88 euro per azione, un programma di acquisto di azioni proprie per 1,1 miliardi e investimenti medi annui per 7 miliardi con focus su nuove energie e mobilità sostenibile. In fondo al listino sono Iveco -2,96%; Azimut -1,17%; A2a -0,83%; Unicredit -0,79%.

Guida i rialzi Atlantia, +3,61%, dopo che ieri la Corte dei conti ha dato il via libera agli atti propedeutici alla cessione di Autostrade per l’Italia al consorzio guidato da Cdp. Tra i titoli migliori Inwit +3,01; Stm +2,94%; Mediobanca +2,22%.

Enel sale dello 0,7%, alla luce dei risultati 2021 resi noti ieri. Equita conferma la view positiva sul titolo e sostiene che il profilo Enel è “attractive” dopo “buone indicazioni per il 2022”.

Poste perde lo 0,3%, nel giorno della firma di un accordo vincolante con Opus, interamente posseduta dalla famiglia Marconi, e il private equity Siparex per l’acquisizione di una quota di maggioranza della società di logistica sanitaria Plurima.

Spread stabile

È poco mosso lo spread: 151 punti base (+0,19%) con un tasso del decennale italiano di +1,87% e di +0,36% per il Bund di pari durata.

Il quadro invita alla cautela anche sull’obbligazionario. Negli Usa i prezzi dei T-Bond sono contrastati e la curva dei rendimenti si appiattisce. Si ricorda che un’inversione della curva viene letta come presagio di imminente recessione. Il rendimento del decennale è in ribasso dal 2,192% di ieri al 2,169% di stamani; cinque settimane fa, aveva superato il 2% per la prima volta dall’agosto 2019; il 2021 è stato chiuso intorno all’1,51%. Il rendimento del titolo Usa a tre mesi è in rialzo allo 0,401%.

Intanto i banchieri della Fed si esprimono sulla scelta di Jerome Powell di contenere il rialzo dei tassi a 25 base, pur annunciando una massiccia serie di interventi successivi. Secondo il presidente della Fed di Saint Louis, James Bullard, ciò non basta: si dovrebbe mirare a portare il tasso di riferimento al di sopra del 3% quest’anno, per un totale di 12 aumenti dei tassi nel 2022. Per Bullard “il Comitato dovrà agire rapidamente per affrontare questa situazione o rischia di perdere credibilità sul suo obiettivo sull’inflazione”.

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