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Le Borse salgono nell’attesa della Fed, rally del petrolio, Bot sottozero, exploit Saipem

Borse toniche in attesa della Fed – Petrolio in rally – A Piazza Affari (+1,41%) fanno bene la crescita del Pil e della fiducia – Saipem, dopo l’ingresso di Fsi-Cdp, guadagna più del 10% – Ok anche Mps, Tenaris e Yoox – Fca dimezza le perdite (-2,3%) sulla scia dei conti – Unipol e Stm ancora in rosso – Bot semestrali per la prima volta con tassi sotto zero.

Le Borse salgono nell’attesa della Fed, rally del petrolio, Bot sottozero, exploit Saipem

Nella seduta si è consolidato il rialzo dei principali listini europei che chiudono con guadagni per lo più superiori all’1%. Il Ftse Mib è l’indice migliore con un rialzo dell’1,41%, Londra sale dell’1,14%, Francoforte dell’1,31%. Solo Parigi si ferma a +0,9%.

Bene anche lo spread Btp-bund che chiude in lieve calo sotto i 100 punti base e rendimento che aggiorna il minimo da sei mesi all’1,415 in una giornata favorevole per il debito italiano. Il Tesoro ha collocato questa mattina 6 miliardi di Bot a sei mesi con un rendimento medio ponderato in negativo. Così, dopo il caso di ieri con il collocamento dei Ctz con scadenza all’agosto 2017 a tassi negativi, anche nell’asta odierna il Mef ha può festeggiare dopo aver collocato Bot con un tasso medio ponderato pari a -0,055%La domanda è stata pari a 2,12 volte l’offerta e, dunque, superiore ai 12 miliardi di euro. Per il tasso minimo del Bot a 6 mesi vi era già stato un tasso negativo (-0,011%) ad aprile. I titoli di Stato italiani stanno già beneficiando delle attese per una politica monetaria che si conferma espansiva ancora per lungo tempo.

Inoltre, l’Istat ha reso noto che il clima di fiducia di consumatori e imprese sta migliorando. Nel mese di ottobre l’indice composito relativo alle aziende italiane è salito a 107,5 da 106,1 di settembre, mentre quello riguardante i consumatori è cresciuto a 116,9 da 113. Per entrambi i dati si tratta di risultati storici: la fiducia delle imprese ha toccato il livello massimo dall’ottobre del 2007, mentre quella dei consumatori addirittura da febbraio 2002.

La spinta è arrivata nel pomeriggio dal balzo del petrolio Wti+5,7% a 45,49 dollari al barile dopo il dato sulle scorte Usa inferiori alle previsioni. Oltre al petrolio, i buoni conti di Apple, grazie all’iPhone, hanno aiutato Wall Street. Alla chiusura dell’europa il Dow Jones saliva dello 0,53% e l’S&P500 dello 0,62%. I mercati sono però in attesa della riunione del Fomc da cui si attendono indicazioni sulla politica monetaria sperando in una conferma della politica prudente sull’aumento dei tassi. L’euro dollaro sale dello 0,17% a 1,1070%.

Gli acquisti sul Ftse Mib sono guidati dal rally di Saipem che vola del 10,89% con tanto di sospensioni in asta di volatilità dopo la notizia che il Fondo strategico italiano comprerà il 12,5% da Eni (domani mattina è attesa anche la pubblicazione dei conti del Cane a sei zampe). Inoltre, il presidente Paolo Colombo ha prospettato un possibile ritorno alla cedola sul 2017 se verranno centrati gli obiettivi del piano industriale. Tra i titoli legati al petrolio sale anche Tenaris +3,22%. In evidenza anche Bmps +4,26%, Yoox +3,5% e Cnh Industrial +3,16%.

A Piazza Affari precipita Fca dopo i conti trimestrali in rosso per gli accantonamenti. In chiusura il titolo riduce le perdite a -2,18% dopo essere arrivato a perdere oltre il 5%. Sergio Marchionne parlando agli analisti in occasione della conference call sui conti del terzo trimestre del gruppo ha rassicurato confermando i target al 2018. Giornata difficile anche per Ferrari che a New York dopo essere arrivato a cedere il 7% ha ridotto le perdite a -1,9% recuperando la soglia dei 52 dollari corrispondente al prezzo di collocamento, soglia che già ieri nel durante era stata rotta al ribasso. Tra i peggiori del Ftse Mib anche Unipolsai -1,36%, Prysmian -0,86%, Moncler -0,61% e Stm -0,61%.

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