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Le Borse festeggiano la pace Usa-Cina sui dazi

Tutto pronto per la firma dell’accordo Usa-Cina di mercoledì – Stamattina i listini asiatici toccano i massimi da 19 mesi e il dollaro sale sullo yen – In arrivo le trimestrali americane

Le Borse festeggiano la pace Usa-Cina sui dazi

Tutto pronto per il grande accordo sui dazi tra Cina e Usa che verrà firmato mercoledì a Washington. In attesa di leggere le 86 pagine della prima intesa sui dazi, i mercati prendono atto con soddisfazione che le due superpotenze hanno deciso di inaugurare un forum permanente di confronto sull’economia, secondo il modello già adottato ai tempi di Obama. Intanto, il primo accordo sui dazi prevede il taglio del 50% delle tariffe sull’import da Pechino, che s’impegna ad acquistare merci Usa per 200 miliardi di dollari. La notizia ha dato nuovo alimento alla corsa del Toro, deciso a macinare nuovi record.

ASIA AI MASSIMI DA 19 MESI

I listini asiatici toccano stamane i massimi da 19 mesi. Guidano la corsa il Kospi coreano e Hong Kong, entrambe +0,7%. Nell’ex colonia britannica, dove continuano le proteste, oggi si tiene un’importante riunione finanziaria alla presenza, tra l’altro, di Janet Yellen. Positiva anche Taiwan (+0,6%) dopo l’affermazione della presidente uscente Tsai-Ing-Wen contro il candidato gradito a Pechino.

Rialzo più modesto per Shanghai, che ha festeggiato la sesta settimana consecutiva positiva. Chiusa stamane Tokyo, dove oggi si celebra la festa della maggiore età: 1,22 milioni di giapponesi compiono quest’anno i vent’anni, l’età legale per poter fumare e bere alcoolici.

Il dollaro perde quota nei confronti dello yuan per il terzo giorno consecutivo, a 6,89: il cross rivede i livelli di quattro mesi fa.

IL DOLLARO SALE SOLO SULLO YEN

La valuta Usa, come capita nei giorni di rialzo dei mercati azionari, si rafforza nei confronti dello yen, a 109,6. Prosegue invece la rimonta delle monete dell’Asia e dei paesi emergenti. Il cross dollaro-rupia indonesiana scende sui minimi dall’aprile del 2018, a 13.670. La rupia indiana si apprezza per il quinto giorno consecutivo, a 70,8. Sale sui massimi di periodo anche il ringgit della Malesia.

Euro dollaro a 1,129, in lieve rialzo, dal -0,4% della scorsa settimana.

Oro in calo a 1.555 dollari l’oncia, -0,4%. Tra i metalli preziosi, siamo in prossimità dei record per il palladio, scambiato a 2.118 dollari: la scorsa settimana il rialzo è stato del 6,5%.

Poco mosso il petrolio: Brent a 65 dollari il barile. Il calo del 5,3% della scorsa settimana è il più ampio degli ultimi tre mesi.

IN SALITA I FUTURE DEL DOLLARO SOLO SULLO YEN

A confermare l’impostazione positiva per gli investimenti di rischio è l’andamento dei future: +0,28% per i contratti sull’S&P, che stamane toccano il massimo di sempre.

A giustificare l’ottimismo c’è anche l’evoluzione della crisi iraniana. Anche perché si accompagna ad altri successi di Donald Trump. Teheran, in particolare, è alle prese con le proteste popolari per il drammatico pasticcio che ha provocato l’abbattimento di un 737 sui cieli iraniani e per le menzogne successive.

AL VIA LE TRIMESTRALI USA: SI PARTE CON JP MORGAN

I dati sul mercato del lavoro Usa di venerdì (+139 mila posti contro i 153 mila attesi) giustificano intanto l’attuale politica espansiva della Fed alla vigilia dell’avvio della campagna delle trimestrali. Ad aprire le danze sarà domani JP Morgan (+12% la stima degli analisti) assieme a Wells Fargo. Mercoledì, prima dell’apertura, toccherà a Goldman Sachs (previsto un aumento degli utili del 13%) seguita da BlackRock e Citigroup. Giovedì sarà la volta di Morgan Stanley (+37% le previsioni).

Tra i vertici delle banche centrali figurano le riunioni di Turchia, Sud Africa ed Egitto.

IN ARRIVO I DATI SULLA CRESCITA DI GERMANIA E UK

L’euforia di Wall Street sostiene anche i mercati europei, alle prese con due test impegnativi: i dati sulla crescita della Germania nel 2019, prevista in forte calo (+0,5% contro 1,5% nel 2018) e quelli del Regno Unito, che serviranno a misurare i costi della battaglia sulla Brexit.

Giovedì saranno rese note le minute dell’ultima riunione del 2019 della Bce. Tra i vertici in settimana delle banche centrali figurano le riunioni di Turchia, Sud Africa ed Egitto.

Da seguire la sfida sulle pensioni in Francia dopo la parziale la marcia indietro di Emmanuel Macron, costretto a rinunciare all’innalzamento dell’età pensionabile da 62 a 64 anni dopo un mese di scioperi.

ALITALIA E AUTOSTRADE NELL’AGENDA ITALIANA

In Italia, dove stamane sarà annunciato l’andamento delle vendite al dettaglio, la settimana si caratterizza, oltre che per la marcia di avvicinamento al voto in Emilia-Romagna, per il via libera al decreto-legge Alitalia e per il bollettino economico delle Banca d’Italia. Giovedì ci sarà la presentazione del piano industriale di Autostrade per l’Italia.

La Borsa italiana riapre i battenti dopo aver segnato venerdì i massimi dal maggio 2018.

SI STRINGE L’ASSE FCA-PEUGEOT, DE MEO IN RENAULT

Grande animazione nel comparto auto. Accelerano i tempi dell’integrazione tra Fiat-Chrysler e Psa. In un’intervista a un quotidiano francese, Jean-Philippe Peugeot ha spiegato che la famiglia punta a incrementare la sua partecipazione il prima possibile nel nuovo gruppo che nascerà dopo la fusione tra Fca e Psa. La famiglia avrà in mano il 6,2% del nuovo gruppo automobilistico.

La cinese Geely, proprietaria di Volvo e secondo azionista di Daimler, ha annunciato lo sbarco con una quota di minoranza in Aston Martin.

Sempre in prima pagina Renault-Nissan. I giapponesi, scrive il Financial Times, hanno messo a punto un piano per porre fine all’alleanza con la casa francese a partire dai nuovi investimenti, mentre prosegue lo scontro giudiziario con Carlos Ghosn. Oggi la Régie annuncerà la nomina nel nuovo direttore generale: sarà Luca De Meo, già braccio destro di Sergio Marchionne, reduce dal prodigioso successo in Seat.

SOTTO I RIFLETTORI IL TITOLO JUVENTUS

Sugli scudi il titolo Juventus dopo la vittoria contro la Roma che ha consentito al club (+12% nell’ultimo anno) di conquistare il titolo di campione d’inverno. La società ha appena completato con successo un aumento di capitale da 300 milioni di euro. L’azionista di maggioranza Exor ha sottoscritto e versato integralmente la quota di propria spettanza dell’aumento di capitale (pari al 63,8% del capitale sociale di Juventus), per un importo complessivo di circa 191,2 milioni di euro.

All’esame di Piazza Affari oggi l’affermazione di Fininvest, che ha prevalso nell’assemblea Mediaset su Vivendi, che ha già fatto sapere che continuerà la sua battaglia per fermare il varo di Mef, la holding europea promossa dal Biscione, sia nei tribunali spagnoli che in Olanda.

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