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Lavoro: 560mila assunzioni previste per giugno. In flessione manifatturiero e costruzioni

Secondo l’analisi di Unioncamere numeri più elevati rispetto a maggio, grazie alla ripresa di turismo, commercio e servizi. Ma si conferma il rallentamento del manifatturiero e costruzioni

Lavoro: 560mila assunzioni previste per giugno. In flessione manifatturiero e costruzioni

A giugno le imprese prevedono circa 560mila assunzioni, soprattutto nel commercio, turismo e servizi alle persone che insieme concentrano oltre 300mila richieste. Tiene, dunque, la domanda di lavoro nonostante l’indebolimento della performance economica a causa della guerra in Ucraina ed alla conseguente crisi energetica e delle materie prime. A risentirne di più sono due settori: manifatturiero e costruzioni che evidenziano livelli di assunzioni inferiori (entrambi -19,7%), con un picco per le industrie della lavorazione dei minerali non metalliferi ed estrattive (-37,1%). Mentre sono in crescita tutti i settori economici dell’industria e dei servizi (+25,9% rispetto al mese precedente). Si conferma però la difficoltà di reperimento del personale che si attesta a 39,2%, circa 9 punti in più rispetto a giugno 2021.

A delineare questo scenario è consueto Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e da Anpal sulle assunzioni di lavoro previste per il mese corrente.

Lavoro: a guidare la domanda commercio, turismo e servizi

L’industria programma a giugno 131mila entrate (32mila assunzioni in più rispetto maggio, ma -32mila rispetto a quanto previsto a giugno 2021) e 328mila nel trimestre giugno-agosto; sono circa 428mila i contratti di lavoro che si intendono attivare nel settore dei servizi (+83mila assunzioni rispetto ad un mese fa) e oltre 1milione quelli previsti per il trimestre giugno-agosto. Si conferma il prevalente ricorso ai contratti a tempo determinato, proposti in oltre il 60% dei casi; i contratti a tempo indeterminato raggiungono il 14,2%, seguono i contratti di somministrazione (9,6%), quelli di apprendistato (5%) e le altre tipologie contrattuali (11%).

A guidare la domanda di lavoro in questo mese sono i principali comparti dei servizi: la filiera turistica ha programmato per l’inizio del periodo estivo 157mila assunzioni (+50,1% su maggio), seguono i servizi alle persone con 74mila assunzioni ed il commercio con 70mila assunzioni (rispettivamente +10,2% e +34,6% rispetto ad un mese fa).

Previsioni positive anche per i servizi dei media e della comunicazione e per quelli assicurativi e finanziari (rispettivamente +77,5% e +51,5%). Per quanto concerne, invece, i settori manifatturieri i flussi di assunzione più elevati sono previsti dalle industrie meccaniche ed elettroniche (21mila entrate), dalle industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (17mila entrate) e dalle industrie alimentari (13mila entrate), con variazioni positive rispetto al mese scorso, ma negative rispetto ai livelli segnalati un anno fa. Simile dinamica per le costruzioni con 46mila assunzioni programmate (+39,3% su maggio, ma -19,7% rispetto a un anno fa). 

Difficoltà a reperire i profili ricercati soprattutto al Nord Est

Il mismatch si conferma più elevato tra gli operai specializzati (53,1%), le professioni tecniche (48,3%) e tra i dirigenti e le professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione (46,9%).

Tra i profili più difficili da reperire si segnalano, come riportato nel Bollettino, gli specialisti in scienze della vita (il 76,1% è di difficile reperimento), gli specialisti in scienze matematiche, informatiche e scientifiche (55,2%), i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (64,2%), i tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni (58,9%), i tecnici della salute (57,1%) e i tecnici in campo ingegneristico (56,0%). Tra gli operai specializzati spiccano i valori di difficoltà di reperimento per fonditori e saldatori (67,0%), fabbri ferrai e costruttori di utensili (63,1%), operai addetti alle rifiniture delle costruzioni (62,9%) e meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (62,1%).

A livello territoriale sono le imprese del Nord Est ad incontrare le maggiori difficoltà di reperimento (sono difficili da reperire il 44,5% delle figure ricercate), seguite da quelle del Nord Ovest (41,2%), Centro (37,7%) e Sud e Isole (33,8%).

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