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La Zes unica per il Sud c’è. La sua eredità? Duecento pratiche accumulate dai commissari: ora vanno tutte smaltite

Dal 1° marzo è operativo lo sportello unico e sono arrivate nuove domande per iniziative industriali. La pesante eredità delle zone precedenti

La Zes unica per il Sud c’è. La sua eredità? Duecento pratiche accumulate dai commissari: ora vanno tutte smaltite

C’è chi come il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha definito la Zes unica per il Mezzogiorno l’ennesimo pasticcio del governo. De Luca da mesi ha come nemici giurati la premier Giorgia Meloni e il ministro Raffaele Fitto, denunciato due giorni fa per diffamazione in merito al ritardo dei Fondi di coesione alla Campania. De Luca è diventato il più forte oppositore al governo, conduce battaglie anche solitarie dentro e fuori il Pd, ma intanto la Zes (Zone economiche speciali) è partita.

Il governo intende accelerare gli investimenti al Sud e raccordarli al Pnrr. Si passa così dalle 8 precedenti zone speciali a una sola che riunisce Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna e la non trascurabile cifra di 2.500 Comuni. La struttura unica è stata concepita per avere un quadro unitario delle iniziative industriali nelle Regioni. I numeri delle 8 zone precedenti non sono certo lusinghieri. Duecento pratiche accumulate dai commissari vengono ora trasferite alla struttura ubicata a Roma.

Il 1° marzo è stato inaugurato lo sportello unico per le domande gestito dalla Struttura di missione presso la presidenza del Consiglio. È la prima pietra di un percorso non breve.

L’interesse degli imprenditori

Nel primo giorno di attività allo sportello sono arrivate 18 domande. Il numero crescerà, ma il valore aggiunto dello sportello dovrebbero essere le autorizzazioni uniche preliminari alle attività. De Luca ha anche definito la Zes unica un’operazione clientelare, ma dalla sua Regione il 1° marzo sono arrivate 5 domande; le altre sono giunte da Abruzzo, Molise e Sicilia.

“Finalmente tutti gli imprenditori interessati a investire in qualsiasi area del Sud potranno usufruire delle autorizzazioni uniche attraverso uno strumento semplificato”, ha commentato Fitto. Secondo il sito Fasi.it, specializzato in strategie industriali e finanziarie, la mancanza del decreto attuativo della Tax credit e soprattutto “il mancato varo del Piano strategico” rischiano di sminuire l’efficacia della nuova organizzazione.

Per le 200 pratiche eredità dalle precedenti Zes è stata prevista una verifica istruttoria con una sospensione dei termini per la conclusione dei procedimenti.

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