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La Juve dei record contro il cuore Toro: è il fascino della stracittadina

DERBY DI TORINO – I numeri dicono Juve ma i campioni d’Italia temono l’imprevedibilità del derby e non abbassano la guardia contro la squadra di Ventura che cercherà di pungere con l’ex Quagliarella – Tra i bianconeri, che vogliono consolidare il primato mettendo pressione alla Roma, rientra Evra – Allegri: “Questa partita è diversa da tutte le altre”

La Juve dei record contro il cuore Toro: è il fascino della stracittadina

“Nulla è scontato”. Juventus e Torino, seppur da prospettive diametralmente opposte, ripetono il concetto come un mantra in vista del derby di questa sera (ore 18). Se poi ci credano realmente o vogliamo soltanto tenere alta la tensione lo capiremo tra qualche ora, quando le squadre, sul prato dello Stadium, si giocheranno la supremazia cittadina. Dei numeri schiaccianti pro Juve abbiamo già abbondantemente parlato ieri, così come del proverbiale “cuore Toro”, sempre restio ad arrendersi di fronte alla nemica di sempre, è chiaro però che questo derby, almeno sulla carta, vede nella Signora la grande favorita. 

“Questa è una partita diversa da tutte le altre, indipendentemente dai valori tecnici – ha ribattuto Massimiliano Allegri in conferenza stampa. – Si parte dallo 0-0, loro ci daranno battaglia, non sarà semplice anche perché il Toro è in un buon momento”. I numeri (rieccoli!) non sembrano però dare ragione al tecnico bianconero: Europa League a parte, i granata arrivano da due sconfitte consecutive (Roma e Sassuolo) e non vincono da oltre un mese (1-0 sul Parma). 

“Ma possiamo mettere in difficoltà chiunque – il pensiero di Emiliano Moretti, presentatosi in conferenza stampa al posto di Ventura. – La Juve è una grande squadra, forse anche più dell’anno scorso. Noi però ce la giocheremo, se ci sacrificheremo tutti possiamo provarci”. La Signora non potrà fare sconti e questo indipendentemente dalla rivalità cittadina. Vincere darebbe un bello scossone alla classifica e metterebbe ulteriore pressione sulla Roma, impegnata poco dopo contro l’Inter. 

“Per noi è una partita fondamentale – ha ammesso Allegri. – Non so come Ventura farà giocare i suoi, credo faranno una buona gara ma noi dovremo essere più bravi. Temo El Kaddouri e Quagliarella, ci faremo trovare pronti”. Il tecnico bianconero, dopo la trasferta di Malmoe, potrebbe fare un po’ di turnover ma in questo senso non ci sono certezze. L’unico cambio certo è quello di Evra per lo squalificato Padoin, per il resto ballottaggio aperto tra Vidal (favorito) e Pereyra. 

“Ha bisogno di giocare – l’indizio dato da Allegri in conferenza. – E’ un po’ indietro rispetto agli altri per i problemi fisici che tutti conoscete, credo però abbia fatto buone partite ultimamente. Dall’esterno viene criticato ogni volta che non segna, ma gioca bene anche quando non fa gol”. Sembrerebbe un’investitura ma le ottime condizioni dell’argentino tengono vivo il duello. Nessun dubbio invece sul modulo, quel 4-3-1-2 che, sin qui, ha dato risultati davvero ottimi. 

In difesa, davanti a Buffon, ci saranno Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini ed Evra, a centrocampo Marchisio, Pirlo e Pogba, sulla trequarti Vidal, alle spalle del duo Tevez-Llorente. Il Torino risponderà con un 3-5-1-1 piuttosto difensivo, nel quale spicca l’ex Quagliarella, desideroso di rivincita dopo essere stato scaricato in estate (solo panchina invece per Amauri). 

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