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La Cina stringe su Hong Kong, l’Italia ringrazia il Bot people

Il nuovo giro di vite di Pechino fa precipitare la Borsa di Hong Kong e solleva nuove tensioni internazionali – Trump: “La nostra risposta sarà molto forte” – Argentina di nuovo in default – A Piazza Affari aria di nozze per Nexi

La Cina stringe su Hong Kong, l’Italia ringrazia il Bot people

Altro che cooperazione. Ormai sulla pandemia e le misure economiche per uscire dalla crisi è scontro aperto tra Cina e Stati Uniti. E i mercati frenano, temendo nuovi colpi di testa dei due grandi. A farne le spese stamane è la Borsa di Hong Kong (l’indice Hang Seng in chiusura segna una flessione del 5,56%, a 22.930,14 punti), colpita a freddo dalla notizia che Pechino intende imporre alle autorità l’obbligo di varare una legge che permetta di perseguire penalmente i reati di sovversione e sedizione. La notizia, emersa durante i lavori del Congresso del Popolo, ha suscitato l’immediata reazione di Trump, ieri in visita (senza mascherina) a una fabbrica Ford: “La nostra risposta sarà molto, molto forte”. È in questa cornice che l’economia globale tenta di avviare una ripartenza davvero difficile.

LA CINA NON FA PREVISIONI SUL PIL, MILLE MILIARDI DI BOND

Perdono colpi le Borse asiatiche. L’indice Shanghai Composite cede l’1,5%. Il governo cinese, nella sua presentazione di stanotte del nuovo piano quinquennale, ha per la prima volta dal 1990 evitato di indicare gli obiettivi del Pil dell’anno in corso: dopo il -6,8% del primo trimestre, gli esperti prevedono che la crescita a fine anno dovrebbe risalire al massimo a +3%.

Il premier Li Keqiang ha annunciato un piano di sostegno che all’economia che prevede un aumento del deficit a 3,6% del Pil, più un innalzamento del tetto dei bond che le amministrazioni locali possono emettere a 3750 miliardi di yuan, dai 2.100 miliardi dello scorso anno. Per la prima volta nella storia, il Tesoro della Cina emetterà sue obbligazioni, per un valore di 1.000 miliardi di dollari.

Tokyo – 0,7%. In Giappone, l’inflazione, dopo tre anni, è tornata a valori sottozero: la Banca centrale ha annunciato un nuovo piano di finanziamento rivolto alle piccole aziende da 30mila miliardi di yen (280 miliardi di dollari).

112 MILIONI DI DISOCCUPATI IN INDIA, DEFAULT IN ARGENTINA

Mumbai -0,4%. La Banca centrale ha tagliato i tassi al 4% per fronteggiare la caduta drammatica dell’economia, precipitata ieri in terreno negativo: Goldman Sachs anticipa per il periodo aprile-giugno un calo del Pil del 45%, con 112 milioni di persone senza lavoro in aprile.

In questo clima oggi l’Argentina dichiarerà default per la nona vola in 200 anno.

In Brasile l’indice Bovespa ha chiuso in rialzo del 2%, sui massimi dell’ultimo mese dopo il via libera politico alla proposta di congelamento degli stipendi dei funzionari pubblici.

ANCHE I MERCATI USA IN ROSSO, INIZIA IL WEEKEND LUNGO

In rosso ieri le Borse Usa: Dow Jones -0,41%, S&P 500 -0,78%. Frena anche il Nasdaq (-0,97%), comunque sotto solo del 5% rispetto ai massimi di febbraio.

Il future dell’indice S&P500 di Wall Street è in ribasso dello 0,7%. Oggi una parte dei mercati finanziaria chiude prima, in vista del weekend lungo di tre giorni: lunedì è il memorial day.

OGGI I VERBALI BCE, VERSO IL DUELLO CON I “QUATTRO FRUGALI”

Oggi l’attenzione dell’Eurozona sarà concentrata sull’uscita dei verbali dell’ultima riunione della Bce, in attesa del confronto di mercoledì sul Recovery Fund; da una parte c’è il progetto Merkel/Macron di sostegno alle economie più fragili, dall’altra il blocco dei “quattro frugali” (Austria, Danimarca, Olanda e Svezia) contrari a qualsiasi aiuto se non sulla base di prestiti condizionati. Il vicesegretario della Lega Giancarlo Giorgetti ha dichiarato di “non avere pregiudizi contro i piano francotedesco”.

Intanto, dopo esser precipitato ad aprile ai minimi da 22 anni a 13,6 punti, l’indice Pmi è rimbalzato a quota 30,5, comunque ben lontano dalla soglia di 50 punti che separa la crescita dalla contrazione. Ma il capo economista Chris Williamson invita a guardare al bicchiere mezzo pieno: “I dati dell’indagine mostrano che la crisi probabilmente ha toccato il fondo ad aprile”, ha detto Chris Williamson, capo economista aziendale di Ihs Markit, aggiungendo peraltro che “è ancora probabile che il Pil diminuisca a un ritmo senza precedenti nel secondo trimestre, in calo di circa il 10%, ma la recessione dovrebbe continuare a rallentare”.

BORSE EUROPEE IN ALTALENA. MILANO -0,73%

Piazza Affari in altalena ieri per tutta la seduta: avvio in discesa fino a 16.950 punti, per poi rimbalzare a rimorchio dei mercati Usa. Nel finale di nuovo in calo: l’indice chiude a -0,73%, comunque sopra la barriera dei 17 mila punti (17.087 punti).

Hanno fatto peggio gli altri listini, con l’eccezione di Madrid (+0,07%), in una giornata di scambi ridotti per la festività dell’Ascensione. Francoforte -1,44%, ma si mette in luce Lufthansa (+2,70%), in trattative con il governo per un accordo di salvataggio per un valore di massimo 9 miliardi di euro, che include anche una quota del 20% per lo Stato.

Parigi -1,15%. Crolla Altice (-13,75%): la trimestrale della capofila del gruppo di Patrick Drahi ha deluso le attese.

Londra -0,86%. Easyjet guadagna il 4,5% dopo aver annunciato il ripristino di un numero limitato di voli a partire dal 15 giugno.

BTP ITALIA RECORD: RACCOLTI 22,3 MILIARDI

Anche gli investitori istituzionali hanno contribuito al record storico del nuovo Btp Italia a 5 anni, con la sottoscrizione di titoli per altri 8,3 miliardi di euro. In questo modo si è raggiunta una raccolta totale i quasi 22,3 miliardi di euro, infrangendo il primato di 22 miliardi che reggeva dal 2013. La precedente edizione del Btp Italia, lo scorso ottobre, aveva raccolto 6,75 miliardi con un titolo a otto anni. Si ribalta così, con il contribuito del ritrovato Bot people, la tendenza dei mesi scorsi emersa dai dati della Banca d’Italia sulla bilancia dei pagamenti per il mese di marzo da cui risultava il deflusso netti degli investitori stranieri dai titoli di Stato italiani: 51 miliardi di euro, il dato più massiccio dal 2002. Il successo conforta le aspettative del Tesoro, che punta a raddoppiare nei prossimi anni la quota del debito in mano ai piccoli risparmiatori italiani, a 160 miliardi dagli attuali 80.

SCENDE LO SPREAD, DECENNALI ALL’1,63%

“Il successo dell’offerta ha ridato supporto ai titoli di Stato italiani”, ha scritto Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners. Nel finale il Btp a 10 anni è sceso ad un rendimento dell’1,63% da 1,65%, spread a quota 214.

In serata il Tesoro ha annunciato l’offerta di 4 miliardi di Ctz e di un miliardo di Btpei all’asta del 26 maggio.

ANCHE MADRID ALZA L’ASTICELLA: OFFERTE PER 130 MILIARDI

In movimento anche il Tesoro spagnolo, che ieri ha collocato circa 7 miliardi di Bonos su varie scadenze a medio-lungo.

Nel pomeriggio Madrid ha annunciato che quest’anno le emissioni nette aumenteranno a 130 miliardi per far fronte alla crisi nata dalla pandemia.

TORNA A VOLARE NEXI. ARIA DI NOZZE CON SIA

A Piazza Affari è tornata a volare Nexi (+7,68%). La società, secondo Bloomberg, la società sta intensificando i colloqui con Sia (controllata da Cdp) per arrivare a una fusione volta a creare il big europeo nei sistemi di pagamento. L’indiscrezione circola da tempo. In più, fonti vicine alla vicenda riportano che i manager dei due gruppi si sono incontrati nelle ultime settimane richiedendo poi agli adviser di esaminare le sinergie per determinare una valutazione di Sia. L’obiettivo è prendere una decisione al più presto anche se le valutazioni restano distanti.

ELKANN RILANCIA EXOR, GENERALI SOTTO TONO

Si è distinta Exor (+1,93%) su cui Kepler Cheuvreux ha ribadito la raccomandazione buy e la conferma del dividendo straordinario. Perdono colpi tra gli industriali Leonardo (-3,57%) e Stm (-2,76%).

In rosso Generali, -2,98%. La compagnia ha registrato nel primo trimestre un calo dell’85% dell’utile netto rispetto all’anno precedente, dopo 655 milioni di euro di svalutazioni dovute all’impatto di Covid-19. Generali prevede un utile operativo “resiliente” per il 2020, anche se probabilmente inferiore al dato del 2019, e un impatto negativo della crisi di Covid-19 sull’utile netto. Il Solvency ratio a fine marzo scende a 196% da 224% di fine 2019. Kepler Cheuvreux ha confermato il rating hold.

Banca Mediolanum +2,71%; Equita Sim ha alzato del 3% il prezzo obiettivo, portandolo a 6,3 euro con raccomandazione hold.

LO SCOPERTO FRENA LE EX POPOLARI, GIÙ L’OIL

In perdita il comparto bancario, ancora sotto pressione dopo la reintroduzione delle vendite allo scoperto: Bpm -3,38%, Ubi -2,46%, Bper -1,9%. Arretrano anche Mediobanca (-1,4%), Unicredit (-1,23%) e Intesa (-1,18%).

Pesanti le società oil: Tenaris -4,92%, Saipem -3,94% ed Eni -2,46%.

AUTOGRILL RIALZA LA TESTA

Autogrlll +3,23%: al 30 aprile la società ha realizzato ricavi per 963 milioni di euro, contro i 1.455 milioni registrati alla stessa data dello scorso anno. Campari -2,1%. Il 4% circa dei soci hanno esercitato il diritto di recesso nell’ambito dell’operazione di trasferimento della sede legale in Olanda.

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