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La Borsa resiste al tonfo della crescita. Avanza Unicredit

Piazza Affari regge alla recessione annunciata e fa meglio degli altri listini europei – Avanzano Leonardo e Pirelli, frena Intesa dopo il balzo di martedì

La Borsa resiste al tonfo della crescita. Avanza Unicredit

Le Borse reggono. Ma le notizie negative si moltiplicano. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda l’indice dell’attività nelle economie europee ad aprile: il dato, relativo sia alla manifattura che ai servizi, è precipitato a 13,6 punti da 29,7. I servizi, in genere più resistenti, precipitano in Italia a 10,2 punti. Un’ecatombe, commenta il capo economista di Ihs Markit Chris Williamson: “i dati economici di aprile dovevano inevitabilmente risultare negativi, ma l’entità del collasso resta comunque impressionante. I dati dell’indagine indicano un pil in calo a un tasso trimestrale di circa il 7,5%, superando di gran lunga la peggior recessione a cui abbiamo assistito durante la crisi finanziaria globale“.

Ma per l’Italia, secondo la Ue, le cose sono destinate a peggiorare. Nelle stime di primavera, diffuse stamane, Bruxelles ha portato a -9,5% la stima sul Pil italiano per l’anno in corso, alzando a +6,5% la stima per il 2021. Per l’Eurozona si prila “un calo storico”: -7,7%.   

I mercati azionari, per ora, resistono. Piazza Affari +0,3%, Francoforte +0,2%. Meglio di tutti Zurigo +0,7%, seguita da Londra +0,6%, entrambe sostenute dai pharma: Astra Zeneca e Novartis guadagnano l’1,5% circa. In pallido rosso Parigi -0,2. Madrid +0,2% 

Lo spread Btp/Bund sale a 245 punti base sotto la pressione della spada di Damocle che pende sullo scudo della Bce dopo la sentenza dei giudici della Corte costituzionale tedesca. Il decennale sfiora 1,90%.

Il petrolio Wti sale del 3,5% a 25,44 dollari, il Brent +1,8% passa di mano sopra 31 dollari il barile. Saipem -0,6% ha siglato un memorandum con Cassa depositi e prestiti per progetti in Italia e all’estero. Eni -0,2%.

In Piazza Affari resiste in terreno positivo Unicredit +0,8% attorno alle 13.  L’istituto ha chiuso il primo trimestre con una perdita di 2,7 miliardi di euro, imputabile per buona parte ai pesanti costi di ristrutturazione, il dato è inferiore alle previsioni degli analisti. Sono in linea con le attese i risultati legati alle entrate, margine di interesse e commissioni. Sotto le stime il Common Equity Tier 1, a 13,4%. Il ceo Jean Paul Mustier ha avvertito che “sarà necessario rivedere il business plan della banca”. Ma nella conference call ha precisato “non ci sono modifiche nella politica dei dividendi sul 2021 e oltre”. Quanto alla cedola 2019, Mustier ha ricordato di aver “sospeso il dividendo e rivedremo la decisione nel quarto trimestre, dopo il primo ottobre, tenendo conto della situazione e delle raccomandazioni della Bce”.

Piatta Intesa dopo il rally di ieri seguito ai dati eccellenti del trimestre.

Generali -0,15% limita i danni dopo che Fitch ha abbassato il rating IFS (Insurer Financial Strength) a ‘A-‘ da ‘A’ e il rating IDR (Issuer Default Rating) a ‘BBB+’ da ‘A-‘ a seguito del downgrade del rating sovrano dell’Italia. La compagnia ha ribadito in una nota la propria solidità patrimoniale e, a proposito dell’esposizione al debito sovrano italiano, ha confermato la stabilità del portafoglio in Btp , “nella quasi totalità a copertura delle riserve tecniche del business italiano”. 

Banca Generali +0,5%. L’autorità di vigilanza ha rilasciato l’autorizzazione alla fusione per incorporazione di Nextam Partners. 

Nel listino milanese si distinguono Amplifon + 4,48%, Pirelli +4,3%, Leonardo +2,75% e Campari +2,2%-

Tim +1,2%. Secondo Bloomberg Tim Brasil e Vivo sono pronti a lanciare un’offerta per gli asset mobile di Oi tra 2-3 mesi.

In pratica invariata Fiat Chrysler a 7,68 euro dopo i conti del trimestre (perdite per 1,7 miliardi di euro). Il flusso di cassa è stato negativo per -5,1 miliardi di euro a fronte di un assorbimento di circolante e ad investimenti superiori alle stime. La cassa netta è ancora abbondante: 18,3 miliardi.

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