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La Borsa dribbla l’effetto Moody’s e chiude in rialzo (+1,4%) come i maggiori listini europei

Il taglio delle stime sul Pil italiano e la previsione di una moderata recessione nel 2014 da parte di Moody’s non frenano Piazza Affari (+1,4%) anche grazie a Wall Street – Rally di Banco Popolare ma Mps, Mediobanca e Ubi soffrono – Buone le performance di Yoox, Atlantia e Prysmian – Flessione di Telecom e Mediaset – Via libera a Gtech in Usa

La Borsa dribbla l’effetto Moody’s e chiude in rialzo (+1,4%) come i maggiori listini europei

Le Borse europee trovano nuovo slancio e rimbalzano dopo la drammatica settimana di inizio agosto segnata dalle tensioni geopolitiche e dai deludenti dati macroeconomici tra cui il dato negativo sul Pil italiano. E anche Piazza Affari riesce a chiudere in territorio positivo con un netto rialzo dell’1,39%. Lo spread Btp-Bund chiude in calo a 172 punti base. 

I mercati non hanno risentito delle nuove stime di Moody’s, che ha rivisto al ribasso le attese sull’Italia: l’agenzia di rating stima che il Pil 2014 sarà in contrazione dello 0,1% contro il +0,5% stimato in precedenza. Non solo, il Paese mancherà entrambi gli obiettivi governativi di deficit/Pil arrivando al 2,7% quest’anno e il prossimo con rischi significativi di sforare ulteriormente. Tuttavia, ha precisato anche che è “ancora presto” per vedere l’effetto sull’economia degli 80 euro in busta paga. Il bonus di cui hanno beneficiato i dipendenti a basso reddito “è una misura importante”, ma essendo entrata in vigore a giugno ha influito solo su uno dei tre mesi del secondo trimestre, ha spiegato Moody’s .

La luna di miele con gli investitori pare però essere finita. Secondo JP Morgan è in corso un cambiamento nei flussi d’investimento. Se all’inizio dell’anno la periferia della zona euro e l’Italia apparivano tra le top pick, ora la preferenza va ai Paesi emergenti.

Chiudono in rialzo anche gli altri principali listini europei: Parigi +1,2%, Madrid +0,88%, Francoforte +1,9% e Londra +1%. Sale anche la Borsa russa, il Micex chiude a +1,8%. I mercati beneficiano dell’allentarsi delle tensioni politiche in Ucraina con la Russia che ha fermato le esercitazioni militari al confine. 

Sul fronte macroeconomico, oggi l’Ocse ha rilevato che la crescita nell’eurozona conferma “uno slancio stabile” ma in Germania continuano i segni di una perdita di slancio, mentre per l’Italia si delinea una fase positiva. Il superindice Ocse di giugno per l’eurozona è stabile (-0,04%),per la Germania vede un calo dello 0,23% su base sequenziale e per l’Italia un aumento dello 0,1%.

Notizie positive dal Giappone dove Tokyo ha chiuso in rialzo del 2,38%. La fiducia dei consumatori è risultata in rialzo anche al luglio. L’indice ha registrato un rimbalzo di 0,4 punti rispetto a giugno, attestandosi a 41,5 punti contro i 41,1 punti di un mese prima. L’incremento è il terzo consecutivo da aprile, quando l’indice di fiducia dei consumatori era a 37 punti, il risultato peggiore dopo l’introduzione del nuovo metodo di calcolo della primavera del 2013.

Negli Usa, in assenza di indicatori macro rilevanti i mercati sembrano rincuorati dalle parole del vicepresidente della Federal Reserve, Stanley Fischer, che ha detto che la ripresa negli Stati Uniti e nelle economia globali è stata fino ad ora “deludente”, indicando che la banca centrale americana non opterà per una stretta monetaria nell’immediato. Wall Street ha aperto in rialzo. Alla chiusura dell’Europa il Dow Jones sale dello 0,46%, l’S&P500 dello 0,59% e il Nasdaq dello 0,92%. Corre Tesla dopo che Deutsche Bank ha alzato il giudizio a buy da hold. L’euro rimane sostanzialmente invariato sul dollaro a 1,3383 mentre il petrolio Wti è in rialzo a 98,26 dollari al barile.

A Piazza Affari vola Banco Popolare (+8,24%) dopo i dati diffusi nella serata di venerdì. Tre gli aspetti positivi (margine di interesse, costi e coefficienti di patrimoniali) segnalati da Mediobanca dopo i conti contro uno negativo (aumento dei crediti deteriorati). Dopo il calo del titolo negli ultimi tre mesi, Banca Akros e Kepler hanno alzato il rating, rispettivamente ad accumulate e a hold. 

Ancora acquisti sulla Bpm (+3,36%) che venerdì ha annunciato il probabile ritorno al dividendo. Bene anche Intesa (+1,03%) e Unicredit (+0,33%). In rosso invece Ubi (-0,97%), Mediobanca (-0,91%) e Bmps (-1,81%) in attesa dei risultati della riunione della deputazione di oggi chiamata a nominare il nuovo presidente dopo l’addio di Antonella Mansi. Da domani tornano le vendite allo scoperto sul titolo che erano state vietate venerdì scorso dalla Consob.

Tra i titoli in evidenza sul Ftse Mib Yoox (+4,29%), Prysmian (+3,82%) e Atlantia (+3,57%), che a settembre accelererà nella ricerca di un socio di minoranza per aeroporti di Roma con il fondo di Abu Dhabi Adia in pole position. Bene anche Wdf +2,28% dopo che Fidelity è entrato con il 2%. 

Fiat sale del 3,10%. La società prevede di comunicare i dati sugli azionisti che hanno esercitato il diritto di recesso nella prima settimana di settembre. Una nota Fiat, emessa su richiesta Consob ricorda che gli azionisti che eserciteranno il diritto di recesso riceveranno 7,727 euro per azione e che per farlo dovranno inviare una raccomandata entro il 20 agosto. Il Lingotto ribadisce che non ci sarà alcun impatto per gli azionisti se non verrà perfezionata la fusione tra Fiat e Chrysler. 

Gtech sale del +2,61% dopo il via libera dell’antitrust Usa all’acquisizione di Igt. Tra i titoli minori, l’As Roma balza del 13,6% sulle indiscrezioni che danno per imminente la cessione della quota di Unicredit agli americani guidati da James Pallotta e riuniti nel veicolo As Roma Spv.

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