Condividi

La Borsa di Milano supera in moderato rialzo (+0,69%) i test Bce e manovra

Giornata positiva a Piazza Affari e in tutta Europa: nessuna novità dalla Bce su tassi e acquisto di titoli di Stato che però “sono di natura temporanea” – Brillano Ubi e Campari – Attesa per il discorso di Obama

La Borsa di Milano supera in moderato rialzo (+0,69%) i test Bce e manovra

Le Borse europee riprendono fiducia e chiudono in rialzo dopo un pomeriggio incerto e nervoso: il Ftse 100 sale dello 0,41% , il Dax dello 0,05%, il Cac dello 0,41% . Allunga rispetto agli altri listini il Ftse Mib che registra un progresso dello 0,69% beneficiando anche dell’approvazione della manovra da parte del presidente della Bce.
I listini europei hanno innescato la retromarcia in territorio negativo nel primo pomeriggio dopo i deludenti dati macro Usa sull’occupazione e l’intervento del presidente della Bce Jean Claude Trichet che ha fotografato nell’Eurozona una situazione di “incertezza particolarmente alta” e “di rischi per la crescita” lasciando il costo del denaro invariato all’1,5%. La Bce ha tagliato le stime di crescita 2011 fra 1,4% e 1,8% (fra 1,5% e 2,3% la ‘forchetta indicata a giugno) e quella 2012 fra 0,4% e 2,2% (contro il precedente 0,6%-2,8%).
Nessuna indicazione però è giunta sul fronte del sostegno all’acquisto dei titoli di Stato italiani e spagnoli. “Come sapete – ha risposto Trichet a una domanda della stampa – la Bce non fa mai alcun commento sul programma di acquisti di titoli di Stato. Si vedranno le cifre ogni lunedi’ quando pubblichiamo i volumi su cui siamo intervenuti”. In ogni caso il presidente della Bce ha ricordato nel suo discorso, come già altre volte, che tutte le misure di sostegno a favore del sistema bancario e di altro tipo “sono di natura temporanea”. Dopo essere risalito a 343 punti base lo spread tra i Btp e i bund si è riportato a 340 punti base, leggermente sopra i 332 di questa mattina. Sul differenziale ha inciso anche la nuova corsa all’acquisto di bund che in giornata hanno visto scendere il rendimento al minimo storico all’1,8%. L’euro ritraccia sotto quota 1,4 a 1,398.
Intanto sul fronte greco la situazione rimane complessa: “La situazione in Grecia e’ seria – ha detto il ministro tedesco delle Finanze, Wolfang Schaeuble nel corso di un intervento in Parlamento – la missione della troika è sospesa. Finche’ questa non confermerà che la Grecia ha rispettato le condizioni, la tranche di aiuti non potrà essere pagata”. Si attende ora l’esito della missione che la settimana prossima Paul Thomsen, Matthias Mors e Claus Mazuch, rappresentanti della troika – Fondo Monetario Internazionale, Unione Europea e Banca Centrale Europea – effettueranno ad Atene per riprendere le trattative con il governo greco sulle riforme strutturali necessarie per risanare l’economia del Paese. Ma per Ilias Mosialos, portavoce del governo ellenico, la Grecia non rischia di dire addio alla Zona Euro rassicurando che l’esecutivo greco riprenderà i colloqui con gli ispettori della troika la prossima settimana.

A WALL STREET MALE L’OCCUPAZIONE
SI ATTENDE IL DISCORSO DI OBAMA SULL’OCCUPAZIONE

Negli Usa le richieste di disoccupazioni sono aumentate di 2mila unità a 414mila contro la previsione degli analisti di un rialzo di 1000 unità. Il dato peggiore delle attese ha fatto girare in territorio al ribasso i listini europei mentre Wall Street è partita in ribasso. Gli indici Usa hanno ripreso poi slancio condizionando anche i mercati europei e ora viaggiano in territorio positivo: il Dow Jones sale dello 0,43% e il Nasdaq dello 0,81% in attesa del discorso di questa notte di Barack Obama sul piano per l’occupazione e la crescita da cui sono attesi tagli e stimoli per 300 miliardi di dollari. Migliora invece il deficit commerciale statunitense che nel mese di luglio è diminuito più del previsto a 44,8 miliardi di dollari dai 51,6 miliardi di dollari (dato rivisto) del mese precedente rispetto alle attese degli economisti a 51 miliardi. Si tratta di un calo del 13,1%, il maggiore dal febbraio 2009. Oltreoceano Microsoft che sale del 2,21%. Secondo gli analisti di Fbr il gruppo potrebbe alzare il dividendo a 0,18-0,2 dollari per azione da 0,16 dello scorso anno e potrebbe annunciare un nuovo programma di buy back.

LA MANOVRA DÀ SPRINT A PIAZZA AFFARI
PER L’OCSE PIL ITALIANO IN FRENATA

Il Ftse Mib riprende vigore dopo la conferma di Trichet alla manovra italiana: “Vorrei sottolineare – ha detto – che abbiamo inviato dei messaggi al governo italiano insieme a Mario Draghi. Abbiamo visto l’impegno del governo, poi è seguito un periodo di complesse discussioni. E il procedimento è ancora in corso. Ma le misure prese confermano una cosa che era molto importante per il consiglio direttivo della Bce e cioè un primo impegno del governo italiano”. Anche per l’Ocse la manovra va nella direzione giusta con diverse misure come l’obbligo costituzionale di tenere il bilancio in pareggio, la parificazione dell’età pensionabile sulle donne e l’abolizione delle province. Ma l’Ocse lancia un nuovo allarme per la crescita italiana: nel terzo trimestre il pil registrerà un -0,1% e nel quarto un +1%. Una dinamica peggiore della media dei paesi G7 che, negli stessi trimestri, è stimata tra +1,6% e +0,2%. Tra i grandi Paesi europei, la Germania vede nel terzo trimestre un Pil a +2,6% e nel quarto trimestre a -1,4%. Il dato Ocse – diffuso oggi con l’Interim Assessment – misura la crescita su base trimestrale annualizzata e l’organizzazione di Parigi si riserva un margine di errore di circa un punto e mezzo percentuale.

A MILANO BRILLANO CAMPARI E UBI
ENI APPROVA L’ACCONTO SUL DIVIDENDO

A Milano tengono le banche: Ubi sale del 3,91%, Intesa Sanpaolo dello 0,97%, dopo che ieri Corrado Passera ha confermato il piano dell’istituto, e Bpm dello 0,83% in attesa del via libera della Consob alla ricapitalizzazione. Dopo il no al rinvio dell’aumento di capitale di Bankitalia, Piazza Meda potrebbe ora rivedere al ribasso l’importo visto le difficili condizioni di mercato. Decisione che insieme a prezzo e calendario dell’operazione verrà presa nel board del 13 settembre. Al momento l’operazione rimane in partenza per il 19 settembre. Sul tavolo poi anche il nodo governance, con l’ipotesi dell’adozione del sistema duale. Sale dello 0,54 Unicredit. Questa mattina il governo provvisorio libico ha reso noto di non avere in programma la riduzione della propria partecipazione in Unicredit e la banca centrale rispetterà le licenze concesse . Buona l’intonazione anche di Mediolanum (+2,47%) mentre Azimut registra un calo dello 0,51% e Banca Generali chiude in positivo dello 0,15%. Campari dopo il tonfo di ieri in controtendenza con il mercato torna a confermare il buon trend del 2011 con un rialzo del 3,61%: il terzo miglior titolo del Fste Mib, dopo Bulgari e Lottomatica, con una performance del 16,22% da inizio anno. In evidenza anche l’energia. Eni sale del 2,06%: oggi il gruppo ha approvato la distribuzione di un acconto sul dividendo 2011 di 0,52 euro per azione. Lo stacco cedola avverrà il 19 settembre mentre il provento sarà messo in pagamento dal 22 settembre. In rialzo anche Enel Green Power del 2,12% Stm sale del 2,57%.

T.I, PER MODDY’S L’OUTLOOK SUL DEBITO È NEGATIVO
MEDIOBANCA TAGLIA MEDIASET

Telecom Italia chiude in leggero rialzo dello 0,44% nonostante Moody’s abbia ridotto l’outlook sul rating da stabile a negativo confermandone il merito di credito a causa crescente competizione sul mercato domestico che rischierebbe di rendere problematico il raggiungimento dei target di rientro del debito. Ma la situazione potrebbe migliorare nel secondo semestre. Mediaset cede l’1,67% dopo che Mediobanca ha tagliato il rating da neutral a outperform e rivisto il prezzo obiettivo da 4,28 euro 2,86 a causa del rapido deterioramento dell’andamento del mercato pubblicitario.

FIAT INDUSTRIAL È OVERWEIGHT
PER MORGAN STANLEY PIRELLI CONFERMA I TARGET

Fiat Industrial chiude in rialzo a 1,59% Il titolo ha beneficiato della decisione di Morgan Stanley di alzare la raccomandazione a overweight da equal weight. Pirelli scivola del l’1,20% nonostante il presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, abbia confermato degli obiettivi 2011 per il gruppo. Ha inoltre aperto all’ingresso nel mercato indiano, ma non da subito.

Commenta