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La battaglia su Bankitalia fa i conti con la Borsa

Il duello tra il Pd di Renzi e il Quirinale sulla sostituzione o meno del Governatore Visco investe anche i mercati finanziari in un momento in cui le banche italiane restano sotto tiro e Trump pensa a un falco per la Fed – Il Toro saluta il Congresso del Partito comunista cinese mentre il Dow Jones macina record su record – Contro-Opa spagnola in arrivo su Abertis

La battaglia su Bankitalia fa i conti con la Borsa

La campagna elettorale, nei fatti già in corso, non risparmia la Banca d’Italia.  La mozione del Pd in cui si punta alla “discontinuità” in via Nazionale, pur ammorbidita dopo l’intervento del presidente Mattarella, ha comunque minato la credibilità di Ignazio Visco, già bersaglio delle mozioni di sfiducia di M5 stelle e Lega. E’ possibile che i siluri scagliati dall’ammiraglia di Matteo Renzi (che curiosamente fa sapere di “non c’entrare niente”) non colpiscano il bersaglio.
Di sicuro, però, la credibilità del sistema risulta indebolita in un momento delicato, in cui si profilano nuovi problemi per le banche sul fronte dei mercati (vedi report di Moody’s) e cambiano le regole del Qe. E’ un inquietante prologo a quel che ci aspetta nei prossimi mesi.

XI JINGPING: VERSO UN MUOVO SOCIALISMO

I riflettori dei mercati non guardano però alle turbolenze del Bel Paese. Poche ore fa il presidente Xi Jingping ha aperto il Congresso del Partito Comunista Cinese. “Dopo un lungo periodo di duro lavoro – ha detto – siamo entrati in una nuova era. L’obiettivo è di dar vita ad un moderno di sistema socialista, adeguato ai nuovi tempi”. Un discorso che conferma l’intenzione di accelerare le riforme orientati al mercato, liberalizzare i servizi ed aprire ai capitali stranieri anche sul fronte dei mercati. La Borsa ha reagito con un cauto ottimismo: l’indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen, sale dello 0,5%. Quasi tutte le Borse dell’Asia sono piatte: indice Nikkei di Tokyo invariato, indice Hang Seng di Hong Kong in calo dello 0,1%, indice BSE Sensex di Mumbai -0,1%.    

DOLLARO ANCORA SU’.  TAYLOR, UN FALCO PER LA FED

Wall Street ha per ora solo sfiorato l’ennesimo record storico. L’indice Dow Jones +0,18% ha chiuso a quota 22.997 punti, dopo aver superato nel corso della seduta la barriera dei 23 mila punti. In ascesa S&P 500 +0,07%. Debole il Nasdaq 0,01%.

Il dollaro è arrivato al quarto giorno consecutivo di apprezzamento su euro: crosso a 1,176 da 1,179 del giorno prima. A sostenere la valuta degli Stati Uniti hanno contribuito le indiscrezioni del Wall Street Journal sul possibile cambio al vertice della Federal Reserve. Il presidente Donald Trump, che venerdì incontrerà Janet Yellen, sarebbe intenzionato a nominare John Taylor, professore di economia della Stanford University con visioni di politica monetaria molto diverse da quelle dell’attuale vertice. Taylor ritiene che negli Stati Uniti i tassi dovrebbero essere ben sopra il 3%.

BRILLA IBM +3% NEL DOPO BORSA

Nel listino hanno brillato i bancari. Ibm, che ha annunciato i risultati nel dopo Borsa è in crescita grazie all’andamento dei servizi cloud. Il titolo avanza del 3% circa a 151 dollari.    

In ascesa il prezzo del petrolio: il greggio tipo Brent, sale dello 0,52% a 58,3 dollari il barile, quarto giorno consecutivo di rialzo. Il prezzo del petrolio è influenzato in questi giorni dai timori di una guerra civile in Iraq, dove l’esercito, composto soprattutto da milizie sciite provenienti dal Sud del Paese, ha occupato un’ampia parte del Kurdistan.

In ribasso a Piazza Affari Saipem -1,63% e Eni -0,71%.

RIMBALZA MADRID, HEDGE ALL’ASSALTO DEL CREDIT SUISSE

  • Chiusura in calo per Piazza Affari, -0,4%, 22.337 punti, appesantita da qualche presa di beneficio e dal giudizio negativo di Moody’s sul sistema bancario italiano
  • Velocità diverse per gli altri listini europei. Rimbalza Madrid, +0,59%: il governo catalano non intende rinunciare alla causa della secessione e giovedì darà al governo centrale la stessa risposta fornita lunedì. A favorire il rialzo della Borsa madrilena l’interesse del fondo australiano Macquarie per la società di costruzioni Ohl: il titolo è esploso al rialzo con un balzo del 43,69%.
  • Piatte Parigi -0,03% e Francoforte -0,07%; poco distante Londra -0,1%.
  • A Zurigo si apre la battaglia del Crédit Suisse: l‘investitore attivista Rbr Capital Advisors ha lanciato la sua campagna per chiedere lo spezzatino dell’istituto. Un portavoce dell‘hedge fund svizzero ha confermato a Reuters di essere in contatto con il management dell‘istituto puntando alla creazione di tre divisioni.

BTP AL 2%, SPREAD 163 PUNTI

  • Chiusura in rialzo per il secondario italiano. Il Btp ha recuperato posizioni sul Bund, così lo spread si è ridotto fino a 163,6 punti base, ai minimi dallo scorso 22 settembre.
  • Il decennale ha toccato il 2,00%, continuando a muoversi attorno a questo livello per il corso della seduta.
  • Si mantiene alto lo spread nei confronti della Spagna. A ridosso della chiusura, lo spread fra i tassi dei decennali di riferimento italiano e spagnolo si attesta a 47 punti base, da una chiusura precedente a 49.
  • Il Tesoro si prepara ad annunciare il Btp Italia per novembre ha commentato un analista.

BANCO BPM DA’ L’ESCLUSIVA A CATTOLICA

A Borse chiuse è stato annunciato che il Banco Bpm -1,59%  ha deliberato di concedere a Cattolica Assicurazioni +1,83% un periodo di esclusiva della durata di due settimane dalla data odierna, finalizzato alla negoziazione e definizione dei termini e delle condizioni del potenziale acquisto da parte di Cattolica Assicurazioni di una partecipazione di maggioranza rispettivamente in Avipop Assicurazioni e Popolare Vita con l’avvio di una partnership di lungo periodo nel bancassurance Danni e Vita sulla rete ex Banco Popolare.

Da segnalare il calo di Banca Carige -1,8%. partita bene sulle indiscrezioni di stampa riguardanti un allargamento del consorzio per l‘aumento di capitale, il titolo della banca ligure ha progressivamente cambiato direzione.

Il paniere delle banche ha terminato con un ribasso dello 0,44%. A condizionare l’andamento del listino è stato il giudizio di Moody’s che ha confermato l’outlook negativo sul sistema bancario italiano, a causa della persistente pressione sulle banche per ridurre lo stock di sofferenze, in un contesto difficile: limitate capacità di raccolta di capitali, persistente debolezza della redditività e significativa esposizione di credito nei confronti del Governo. Un giudizio ingeneroso e datato, secondo il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.

Debole anche il risparmio gestito: Banca Generali -2,88%, Finecobank -1,95%. Tra le assicurazioni Generali -1,1%, Ugf -1,45% e Unipolsai -0,97%.

ACS IN CAMPO PER ABERTIS. BLACKROCK SALE IN ATLANTIA

Il calo dei tassi di interessi si è immediatamente riflesso sulle utilities. Chiudono con il segno più le utilities: Enel +0,68%, Italgas +0,13% e A2A +0,77% e i classici difensivi Terna +0,24% e Snam +0,05%.

Tutto è pronto per la battaglia per il controllo di Abertis. Oggi Florentino Perez, presidente del Real Madrid, approverà nelle vesti di leader di Acs la controfferta spagnola per la società autostradale da opporre all’offerta di Atlantia -0,44%. Dalle comunicazioni alla Consob sulle partecipazioni rilevanti pubblicate oggi emerge che dallo scorso 11 ottobre Blackrock Inc. detiene una partecipazione del 5,122% nel capitale

SALE STM, FRENATA DI MEDIASET

Tra le altre blue chips:

Stm +0,76%, sulla scia della buona performance di Infineon a Francoforte e nell’attesa dei risultati del terzo trimestre 2017 in agenda per il 26 ottobre.

Il rallentamento delle vendite a livello europeo si è riflesso in un ribasso di Fiat Chrysler -1,47%. Avanza invece Ferrari +0,41%

Poco mossa Telecom Italia -0,2%. Il mercato resta in attesa del Cda sui contenuti della Joint venture con Vivendi e dell’incontro tra l’ad Amos Genish e il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Entrambi gli eventi sono in agenda per venerdì. Per il titolo il catalizzatore resta lo spin-off della rete. Frenata di Mediaset -2,32%.

Tra i titoli del lusso Moncler ha guadagnato lo 0,28% a 24,68 euro. JPMorgan ha alzato sul titolo il prezzo obiettivo a 25,5 da 24 euro, confermando la raccomandazione overweight in attesa delle vendite del terzo trimestre che saranno pubblicate il 24 ottobre.

In negativo Ynap -1,19%, gruppo nato dalla fusione tra Yoox e Net-A-Porter: il titolo ha pagato prese di profitto dopo i risultati del concorrente Asos che hanno deluso il consenso sul fronte dei ricavi.

INTERPUMP SUPERSTAR. BRILLA LA LAZIO

Tra le medium cap spiccano:  

Interpump +4,93% tra i migliori titoli del listino: Kepler Cheuvreux ne ha alzato il target price a 29,5 da 28 euro e ha confermato il giudizio ‘buy’ in attesa di “forti” risultati trimestrali.

Ancora in evidenza Dobank+3,24% che  ha annunciato un accordo preliminare per la gestione di un portafoglio di sofferenze di Mps: il gruppo potrà ricevere l’incarico per la gestione, in qualità di special servicer, di crediti in sofferenza pari a circa 8 miliardi di euro.

Vola sulle stelle la Lazio +12,24% dopo aver sconfitto, sabato scorso, la Juventus in ripresa +1,88%.

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