La fiducia delle imprese italiane continua a diminuire. A febbraio l’indice composito è calato a 77,4 punti, dagli 80 di gennaio. Lo ha comunicato l’Istat, specificando che la flessione è stata determinata soprattutto dalle imprese dei servizi di mercato e del commercio al dettaglio.
L’indice relativo alle imprese manifatturiere, invece, è aumentato lievemente, passando da 88,3 a 88,5 punti. Migliorati i giudizi sugli ordini (da -43 a -42), quelli sulle scorte di magazzino (da 0 a 1) e quelli sulle attese di produzione (da -5 a -4).
L’analisi per raggruppamenti principali di industrie (Rpi) fa emergere un miglioramento delle attese di produzione nei beni intermedi (da -7 a -5) e un peggioramento nei beni strumentali (da -2 a -3). L’indice delle imprese di costruzione è aumentato da 80,4 di gennaio a 81,6. Male i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (da -50 a -51, il saldo), mentre sono risalite le attese sull’occupazione (da -15 a -13 il saldo).
Il dato relativo ai servizi di mercato è sceso da 78,7 a 73,8: peggiorati i giudizi (da -20 a -26) e le attese sugli ordini (da -12 a -13). In calo anche le attese sull’andamento dell’economia in generale (da -41 a -49). Nel commercio al dettaglio, l’indice del clima di fiducia è diminuito da 77,4 a 76,0 punti, mentre nella grande distribuzione è risalito da 62,5 a 63,7.
