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Ischia: la ricostruzione affidata a Legnini. Passa il decreto da 85 milioni di euro contro il dissesto

La Camera approva il provvedimento che avvia la ricostruzione dei due Comuni più colpiti. Potenziata la struttura commissariale e quella per i piani di protezione idrogeologica

Ischia: la ricostruzione affidata a Legnini. Passa il decreto da 85 milioni di euro contro il dissesto

L’isola di Ischia avrà un piano di protezione ambientale. Il decreto legge approvato dalla Camera contiene misure per contrastare il dissesto idrogeologico all’origine della sciagura del 26 novembre scorso. Il provvedimento vale 85,4 milioni di euro suddivisi tra poteri commissariali, interventi tecnici , stanziamenti per il Fondo regionale di Protezione civile e slittamenti tributari a carico dei residenti. I comuni interessati sono Casamicciola e Lacco Ameno. Fino al 30 giugno di quest’anno per i residenti nei due Comuni colpiti, sono sospesi i tributi con scadenza 26 novembre 2022. Sospesi anche i termini processuali e, per gli imprenditori, il versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali. Questi ultimi potranno essere effettuati senza sanzioni fino a un massimo di sessanta rate mensili con scadenza il 16 di ciascun mese, a partire dal 16 settembre 2023. Una bocca d’ossigeno per le attività economiche che hanno fatto da sfondo alla tragedia di novembre costata la vita a 12 persone.

Sul decreto le opposizioni si sono astenute

Giovanni Legnini viene confermato commissario di Governo all’emergenza idrogeologica, ma curerà anche tutto ciò che riguarda la ricostruzione post terremoto del 2017. Il risanamento idrogeologico e la tutela del territorio restano i punti cardine del provvedimento che alla Camera non è stato votato dalle opposizioni. Nessuna obiezione sulla volontà di ricostruire, ma critiche alle risorse. «Il Pd si è astenuto – ha spiegato Piero De Luca – perché le finalità del decreto sono condivisibili, ma non lo sono le risorse a disposizione». La struttura del Commissario straordinario viene, intanto, integrata con altri tecnici, mentre 90 persone saranno assunte a tempo indeterminato presso l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino meridionale per elaborare progetti contro il rischio idrogeologico. La Regione Campania non è del tutto soddisfatta del decreto. Il giudizio del Presidente Vincenzo De Luca – padre dell’ On. Piero – è netto: “Dovremo continuare la battaglia per sensibilizzare il governo, per spiegare che se vogliamo affrontare seriamente i problemi dell’isola c’è bisogno di avere misure adeguate e oggi non le troviamo». L’isola resta sorvegliata per tutte le implicazioni ambientali e geologiche e la Regione, evidentemente, non può chiamarsi fuori. Lo sforzo di ricostruzione di tutela deve essere collettivo

Nessun condono per gli abusi edilizi.

La tragedia di novembre ha riproposto il tema dell’abusivismo edilizio con gli effetti di un decreto del 2018 approvato dal governo Conte circa sanatorie o condoni per le abitazioni non in regola. Ad agosto 2017 c’era stato il terremoto con altre 2 vittime e centina di di abitazioni inagibili o distrutte. Il decreto del 2018 è stato ripreso e contestato in occasione dell’evento di novembre scorso. Così come la cancellazione della struttura Italia Sicura. A chi giovano le polemiche con l’isola ancora in ginocchio per allerte-meteo a ripetizione? Interviene Gianpiero Zinzi, della Lega e relatore del decreto in Commissione ambiente alla Camera: “Quella di Ischia è una vera e propria tragedia sulla quale non si può speculare o fare propaganda. Questo decreto è un primo stanziamento per arginare l’emergenza, in vista di altro”. Accanto alle misure per la ricostruzione il Ministero del Turismo sta valutando il lancio di una campagna promozionale straordinaria per riportare in tranquillità i turisti sull’ “isola verde”. Ma la ricostruzione dovrà andare di pari passo con la prevenzione di tutti i fenomeni naturali che da sempre interessano Ischia.

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