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Il Tesoro supera la prova asta. E Piazza Affari gira al rialzo

Lo Stato italiano è riuscito a collocare tutti gli otto miliardi di euro di Bot a un anno, registrando un rendimento del 2,767%, di pochissimo superiore a quello del collocamento di luglio – In seguito Piazza Affari ha girato al rialzo: salgono le due banche maggiori, Unicredit e Intesa – Sempre oggi la Germania colloca fino a 4 miliardi di titoli a 6 mesi

Il Tesoro supera la prova asta. E Piazza Affari gira al rialzo

IL TESORO SUPERA LA PROVA DELL’ASTA BOT

PIAZZA AFFARI GIRA AL RIALZO

Dopo l’asta dei Bot a 12 mesi a Borsa di Milano guadagna lo 0,47% , davanti a Londra +0,09 Parigi +0,17% e Francoforte+0,4%.

Il Tesoro ha collocato sul mercato tutti gli 8 miliardi di euro di Bot a un anno, registrando un rendimento medio del 2,767%, di pochissimo superiore al 2,697% dell’asta di luglio. Buona la domanda, che ha superato di 1,69 volte l’importo offerto, in rialzo rispetto all’1,55 del mese scorso. In mattinata era salito a 455 punti base lo spread tra il Btp decennale e l’equivalente Bund tedesco. Il tasso sul titolo del Tesoro è al 5,91%. In rialzo anche il differenziale della Spagna a 552 punti base, col rendimento dei Bonos al 6,88%.

Il debito delle Amministrazioni pubbliche a giugno e’ aumentato di 6,6 miliardi rispetto al mese precedente, raggiungendo un nuovo massimo storico pari a 1.972,9 miliardi, aumento dovuto principalmente all’incremento delle disponibilita’ liquide detenute dal Tesoro (di 10,3 mld, a 46,1 mld) e a scarti di emissione (1,7 mld), che hanno piu’ che compensato l’avanzo di 5,4 mld registrato nel mese. Quest’ultimo, afferma Bankitalia nel Supplemento al Bollettino statistico ‘Finanza pubblica, fabbisogno e debito’, e’ stato ridotto (e di conseguenza il debito accresciuto) per 0,2 mld (1,4 mld nello stesso mese del 2011) dalla quota di pertinenza dell’Italia delle erogazioni effettuate dall’European Financial Stability Facility (Efsf).

Sempre oggi la Germania colloca fino a 4 miliardi di euro di titoli di Stato a 6 mesi. La Francia offre complessivi 7,2 miliardi di euro di governativi con scadenza 84 giorni, 161 giorni e 343 giorni.

L’euro è poco mosso sul dollaro a 1,227 da 1,228 della chiusura di venerdì: la valuta unica europea è al quinto giorno consecutivo di ribasso rispetto al dollaro.

Il petrolio tipo Wti tratta a 92,9 dollari il barile +0,1%, sostenuto da tensioni in Medio Oriente.

A Milano salgono le due banche maggiori. Unicredit +2,34% ed Intesa +1,83%. In rialzo anche Mediobanca +1,32% e Popolare di Milano +1,72%.

Diasorin sale dello 0,6% e Parmalat dello 0,5%.

Mediaset guadagna lo 0,63%, Saipem scende dell’1,1%.

Tra le small cap Saras rimbalza e segna un rialzo dell’1%: Credit Suisse ha alzato il giudizio a neutral da underperform. Bene anche Carraro +2,4% che si spinge sui massimi da inizio maggio. Poltrona Frau +1,7%.

Prelios perde il 3%. La Repubblica di sabato scrive che la società immobiliare potrebbe aver bisogno di lanciare un aumento di capitale fino a 150 milioni di euro per ripianare le perdite generate da un insieme di svalutazioni di attivi. Il quotidiano riporta che Prelios chiuderà il semestre con un rosso di 120 milioni di euro. Intanto il Financial Times segnala che la crisi del settore immobiliare commerciale in Italia è peggiore anche di quella spagnola.

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