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Il tecnopolo Eni 2050 lab apre le porte al Gazometro alla Maker Faire Rome 2022

Il tecnopolo Eni 2050 lab apre al Gazometro in occasione del Maker Faire Rome 2022, la fiera dell’innovazione dal 7 al 9 ottobre. Il gruppo ha investito 7 miliardi in ricerca

Il tecnopolo Eni 2050 lab apre le porte al Gazometro alla Maker Faire Rome 2022

Eni apre le porte di Eni 2050 lab, il nuovo tecnopolo situato nell’area del Gazometro di Roma Ostiense. L’occasione è l’apertura della Maker Faire Rome – The European Edition, la manifestazione dedicata all’innovazione e all’ingegno creativo che Eni ospita nei propri spazi all’interno dell’ex Gazometro nel quartiere Ostiense a Roma e di cui è mainpartner per il nono anno consecutivo.

Eni e l’innovazione: 7 miliardi investiti, ora nasce il nuovo tecnopolo

Il tecnologo Eni 2050 lab, dedicato all’innovazione e alla ricerca, è ospitato nell’Edificio 30 nell’area del Gazometro Ostiense, dove Eni sta procedendo al progressivo recupero delle aree industriali con l’obiettivo di creare un vero e proprio “Distretto dell’Innovazione” aperto, tramite aree dedicate allo sviluppo e alla sperimentazione per l’innovazione nel campo delle nuove energie, anche con la partecipazione di altre imprese, start up, università e centri di ricerca, come annuncia un comunicato del gruppo.

Scendendo più nel dettaglio, Eni 2050 lab è dotato di uno spazio espositivo e di un laboratorio a vista, costituito da apparecchiature predisposte all’interno di un sistema ipertecnologico, arricchito da un’area di monitoraggio delle tecnologie e da un’area di visualizzazione immersiva di modellistica avanzata facente leva sulla potenza di calcolo di HPC4, HPC5.  Al suo interno, sarà possibile approfondire alcune delle tecnologie di Eni per la decarbonizzazione, attive sulle principali 3 piattaforme di ricerca aziendali: rinnovabili e nuove energie, soluzioni per la decarbonizzazione, prodotti circolari e bio.

L’innovazione è nel Dna di Eni e il colosso nazionale dell’energia ha investito oltre 7 miliardi di euro – negli ultimi 6 anni – in tecnologie e ricerca, rafforzando i 7 centri ricerche dell’azienda e stringendo solide collaborazioni con più di 70 università e centri di ricerca nazionali e internazionali, facendo leva su oltre 7000 brevetti attivi al 2021 e 400 progetti R&D in corso.

Maker Faire Rome 2022: dieci anni di innovazione

Maker Faire Rome festeggia quest’anno la decima edizione. Eni si conferma Main Partner per il nono anno consecutivo e rinnova la propria presenza ospitando la manifestazione nei propri spazi dell’ex Gazometro al quartiere Ostiense di Roma dal 7 al 9 ottobre.

Maker Faire Rome – The European Edition (MFR) è la più grande manifestazione del genere al di fuori degli Stati Uniti. La decima edizione, un’edizione speciale vista la ricorrenza del decennale, è accompagnata da una serie di iniziative fisiche e digitali anche oltre la durata dell’evento.

Foto Cecilia Fabiano /LaPresse. Nella foto: installazione Eni all’Ostiense per Maker Faire Rome 2022

Oltre a ospitare la manifestazione, Eni sarà presente con due spazi interattivi aperti al pubblico. Il primo consiste in una installazione realizzata in collaborazione con CRA – Carlo Ratti Associati e Italo Rota, volta a raccontare ai visitatori la fusione a confinamento magnetico, la tecnologia che renderà possibile l’energia da fusione, e consentirà di produrre grandi quantità di energia in modo sicuro, pulito e virtualmente illimitato. Si tratta dello stesso processo con cui anche il Sole e le stelle generano la propria. 

Leggi anche: Fusione nucleare:riuscito il primo test di Eni con Mid

Eni e l’innovazione: il Tokamak per la fusione nucleare

Il progetto riprende “metaforicamente” la forma del tokamak, prototipo di reattore, componente fondamentale del processo di fusione a confinamento magnetico, una tecnologia “game changer” che potrebbe offrire una nuova forma di energia più pulita, più sicura e virtualmente illimitata.

In questo ambito di ricerca, Eni è tra i principali investitori del CFS (Commonwealth Fusion Systems), società spin-out del Massachusetts Institute of Technology (MIT).

La struttura dell’installazione a firma di Carlo Ratti e Italo Rota, è di un acceso color rosso, si inserisce all’interno del Gazometro, uno dei più piccoli dell’area, e instaura un rapporto sia con il contesto che con l’atmosfera dell’evento. Una volta giunti all’interno dell’installazione, i visitatori potranno camminare lungo un percorso multimediale con pannelli led che raccontano il funzionamento, gli usi e il potenziale di questa tecnologia breakthrough. Attraverso contenuti audio-visivi, il pubblico potrà godere di una esperienza immersiva e diventare più consapevole delle notevoli potenzialità di questa nuova forma di energia.

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