Condividi

Il Sud guida la crescita dell’export

Nel secondo trimestre, secondo i dati Istat, il miglioramento delle esportazioni è stato più significativo al Sud (+5,7%) che nel resto del Paese – Decollano le vendite all’estero della Basilicata (+129,6%), ma il contributo più rilevante in termini assoluti lo danno Piemonte (+9,6%), Veneto (+7,3%), Lombardia (+2,6%), Lazio (+14,4%) e Emilia-Romagna (+4,4%)

Cresce l’export italiano e i miglioramenti più significativi si registrano nel Mezzogiorno. Secondo i dati Istat diffusi questa mattina, nel secondo trimestre dell’anno, rispetto al periodo gennaio-marzo, il Sud e le isole hanno visto salire del 5,7% le vendite sui mercati esteri, contro il +5% del Centro e il +2,1% del Nordovest. Negativo il saldo del Nordest (-1,5%).  

Tuttavia, fra le regioni che forniscono un contributo rilevante alla crescita tendenziale dell’export nazionale nel primo semestre del 2015 si segnalano Piemonte (+9,6%), Veneto (+7,3%), Lombardia (+2,6%), Lazio (+14,4%) ed Emilia-Romagna (+4,4%).

Decollano le vendite all’estero della Basilicata (+129,6%) e risultano in forte crescita anche quelle di Friuli-Venezia Giulia (+7,6%), Liguria (+7,0%), Sardegna (+7,1%) e Bolzano (+7,6%). 

Sull’altro versante della graduatoria, il calo delle vendite all’estero di Sicilia (-8,2%), Marche (-2,8%) e Molise (-3,3%) rallenta la crescita dell’export nazionale.

Quanto alle singole province, le migliori sono quelle di Torino (+11,9%), Potenza (+173,4%), Vicenza (+8,0%), Latina (+23,7%), Treviso (+9,5%), Trieste (+60,0%), Bologna (+7,0%), Roma (+9,3%), Firenze (+7,3%) e Brescia (+4,9%).

Secondo l’Istat, altre province che presentano una dinamica positiva particolarmente sostenuta delle esportazioni sono Cuneo (+10,2%), Alessandria (+10,5%), Frosinone (+11,9%), Belluno (+13,2%), Lucca (+12,2%), La Spezia (+42,4%) e Savona (+17,1%).

Tra le province che presentano invece una diminuzione delle vendite all’estero, associata a un importante impatto negativo sulla dinamica dell’export nazionale, si segnalano Ascoli Piceno (-10,8%), Pavia (-9,3%), Siracusa (-12,9%) e Massa-Carrara (-44,8%).

Commenta